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Quattro chiacchiere con Enrico Gianassi


"Chiuso" finora da colleghi più esperti, nel Sarzana sta dimostrando il suo valore tecnico. Agile come un gatto nonostante la "stazza", dà sicurezza ai compagni. Prima degli allenamenti prepara i giovani portieri sarzanesi.

Scritto da Hockey Sarzana - Pubblicato il 13/02/2007
Con lui la porta sembra davvero più piccola e non solo perché la domina dal suo 1,93 di altezza. Enrico Gianassi in quello spazio ristretto sta a meraviglia e dopo due anni di panchina ha trovato all’Hockey Sarzana il suo trampolino di lancio. Un buon portiere, giovane (è nato nel 1985) e da anni inserito in ottime formazioni ma sempre chiuso da giocatori di maggior esperienza. E’arrivato a Sarzana dopo due stagioni a Novara in serie A1 nelle quali ha giocato soltanto una partita da titolare.
"Mi sono sempre allenato con grandi portieri e non ho mai perso la voglia – spiega – ed ora a Sarzana è arrivata la possibilità di mettermi in evidenza. Grazie alla fiducia dei compagni, allenatore e dirigenti ho trovato immediatamente la condizione adattandomi ad una pista davvero difficile. Sembra un flipper e la pallina è sempre davanti a me".
Intanto a Sarzana sta mettendo in fila una serie di parate super, soprattutto è diventato insuperabile nelle punizioni di prima e rigori. Da inizio stagione, compresa la Coppa di Lega, per 19 volte su 21 ha vinto il duello nell’uno contro uno con l’avversario.
Toscano di Prato ha giocato nelle giovanili della squadra cittadina sino ad entrare nella rosa della serie A1. Poi la stagione a Viareggio in A2 il ritorno a Prato quindi due campionati a Novara con una gara da titolare, la sfida play-off scudetto contro Viareggio persa 4 a 3. Nel frattempo un Europeo Under 16 in Portogallo insieme al Sarzanese Alessio Cuppari.
"Conoscevo Sarzana per averci giocato tantissimo da avversario sia nelle giovanili che nel Viareggio. E’ un ambiente particolare, caldo e molto vicino all’Hockey. Questa pista è un’arma a doppio taglio perché è molto scivolosa e gli avversari non la conoscono e inizialmente ha creato guai anche a noi, essendo tutti nuovi quindi poco abituati. Però siamo cresciuti e stiamo venendo fuori. Abbiamo tutto il ritorno per guadagnare terreno e soprattutto raggiungere la quota salvezza poi non si può mai sapere...La squadra è buona e l’ambiente ideale credo quindi che ci siano i presupposti per crescere ancora".
Gianassi vive a Sarzana e come è accaduto a tanti suoi compagni (soprattutto gli argentini Vega, Goransky e Scanio prima, Ramirez e Pintos ora) si alterna nel ruolo di giocatore e tecnico: prima di iniziare il suo allenamento prepara i giovani portieri del settore giovanile.
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