Cerca in hockeypista.it


Archivio completo delle notizie

Problemi di ordine pubblico, la coppa da Valdagno a Lodi


Il Valdagno ha rinunciato ad organizzare la semifinale di Coppa Italia dopo che i Carabinieri della città laniera avevano evidenziato l'impossibilità di garantire l'ordine pubblico al di fuori della pista Lido. Il concentramento è stato spostato a Lodi dove la logistica consente una migliore gestione di tifoserie piuttosto calde e 'nemiche'.

Scritto da Hockey Valdagno - Pubblicato il 03/10/2007
Salta il concentramento di semifinale a Valdagno, il girone B si disputerà venerdì e sabato a Lodi. La clamorosa svolta è maturata nel tardo pomeriggio di ieri, dopo un contatto fra i vertici della società biancoceleste e i carabinieri. A determinare la spiacevole novità, in sintesi, è stata la mancata garanzia di un adeguato ordine pubblico.
Andiamo per ordine dei fatti. Entro ieri la Toyota Marcante doveva spedire in Lega il bonifico utile per sancire l’appannaggio del girone B. Tutto era già pronto per l’invio, ma nel tardo pomeriggio alla sede della società biancoceleste si sono presentati i carabinieri per definire le questioni di ordine pubblico legate alle semifinali valdagnesi.
- Presidente Repele, cosa ne è emerso?
“E’ sorto un problema circa l’ordine pubblico. Non tanto per l’ospitalità che potevamo dare alle altre tre società (ndr, Amatori Lodi, Ash Lodi e Castiglione), ma in particolare per la vigilanza da effettuare sull’intera città”.
Il motivo è presto detto ed è strettamente legato a pericolose ruggini fra tifoserie con una serie di precedenti poco edificanti. Anche nel recente passato fra lodigiani e valdagnesi, ma anche fra lombardi e castiglionesi. Secondo il programma dovevano essere due le partite per venerdì, quattro invece sabato. Una squadra tra una partita e la successiva aveva un intervallo di circa quattro ore. Come le avrebbero impiegate certe tifoserie turbolente c’è ben da immaginarselo. Insomma l’ordine dentro la pista, ma soprattutto in tutta la città era messo a serio rischio. I carabinieri in sostanza hanno assicurato il controllo dentro la pista Lido (ndr, è a due passi dal centro storico) per il resto del territorio si sarebbe invece valutato cosa si poteva fare. Una decisione che non poteva essere presa in tempi stretti, e che quindi non si conciliava con l’urgenza di dire sì alla Lega che aveva stabilito l’invio del bonifico entro ieri".
“Non è stato possibile –ha sottolineato Repele- avere certezze sufficienti che, entro breve tempo, ci sarebbe stato un adeguato supporto. L’ipotesi di giocare a porte chiuse? Non avrebbe avuto senso in quanto si sarebbero penalizzati anche i nostri tifosi. Un vero peccato, a questa semifinale ci tenevamo moltissimo. Anche per una questione di immagine per la società e tutti gli sponsor”.
“La preoccupazione unità al senso di responsabilità –prosegue il presidente Repele- mi ha fatto propendere per la non organizzazione del girone B qui a Valdagno visto che non c’erano certezze di un ordine pubblico adeguato su tutto il territorio. Sotto il profilo della responsabilità ho ritenuto molto rischioso organizzare questa manifestazione. L’impianto del Lido fra l’altro è piccolo e gestire tifoserie così conflittuali non è semplice”.
Musi lunghi e amarezza ieri sera nella sede di via C. Colombo. Sulla svolta negativa il tecnico Alberto Lodi ha risposto solo “No comment”. Rabbia e delusione fra i tifosi. Qualcuno è sbottato dicendo che gli organi preposti potevano benissimo prendere una decisione, come successo per altri casi, per costringere le tifoserie turbolente a restarsene a casa. A Lodi c’è una Questura, ma c’è da credere che non sarà ugualmente week end tranquillo.
© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.