Approfittando del giorno festivo, l'hockey italiano smaltisce uno dei tanti turni infrasettimanali necessari per terminare la stagione entro maggio, così da lasciare alla nazionale il tempo necessario per preparare i campionati europei che saranno, forse, in Italia a metà luglio.
E la quarta giornata non è certo un turno di transizione perchè le partite in programma costituiscono un menù decisamente appetitoso. La gran portata di questa abbuffata di hockey infrasettimanale è lo scontro diretto tra Prato e Bassano, riedizione riveduta e corretta della semifinale scudetto dello scorso anno finita in un mare di polemiche dopo 40 interminabili rigori, ma anche rivincita della semifinali di Coppa Italia di quest'anno che ha premiato i toscani proprio a danno dei veneti.
Fino a sabato scorso questa sarebbe stata comunque una gara in tono minore, buona soltanto per decidere la prima squadra umana da piazzare alle spalle del Follonica pigliatutto. Invece, la finale di coppa Italia prima e ancor di più la partita con il Lodi, ci restituiscono un Follonica dal volto più umano, una squadra fallibile e quindi battibile (anche se, giova ricordarlo, le due partite in questione i campioni d'Italia le hanno portate entrambe a casa). Però, come è noto, quando il re da segni di malattia, anche lieve, gli eredi al trono si agitano e sgomitano.
Prato-Bassano va letta appunto in quest'ottica: la sfida tra due squadre che sanno di essere inferiori al Follonica, così come sanno che il mese di maggio è lontano e, da oggi ad allora, tante cose possono accadere ed è bene essere preparati a cogliere anche il più insperato dei frutti.
Rispetto alla gara di coppa Italia vinta dai toscani, i ruoli si sono in parte ribaltati. Il Prato fluido di allora si è inceppato ad inizio stagione: un pari scialbo a Breganze, una vittoria di misura in casa con il Modena, un successo risicato a Novara con il Roller. E in tutto questo un nervosismo ingiustificato e ingiustificabile di cui ha fatto le spese prima di tutto mister Bernardini, destinatario di una squalifica lunga sei mesi: quasi l'intero campionato.
Il Bassano, al contrario, in campionato sembra aver trovato il passo giusto, anche se ancora non brilla per qualità del gioco. Quel che più conta, Carlos Dantas ha ritrovato alcuni dei suoi campioni che si erano smarriti (Orlandi, Rigo e Cunegatti, per citare i più noti), mentre sta ancora aspettando di vedere il vero volto di Pereira e di Viana che avrebbero dovuto fare la differenza, ma ancora non ci sono riusciti.
Prato-Bassano è la partita dei tanti ex e uno in particolare ha il dente avvelenatissimo. E' Massimo Tataranni, in pratica cacciato da Bassano per manifesta incapacità di inserirsi nel gioco di Dantas, ma ben integrato nel gioco toscano dove è già stato decisivo in più occasioni, compreso lo scontro diretto di coppa Italia.
Prato-Bassano ruba inevitabilmente la scena alle altre partite della giornata che pure diranno molto sul reale valore delle squadre. Il Follonica, dopo la grande paura di sabato contro il Lodi, sale a Trissino per affrontare una squadra reduce dalla pesante batosta di Viareggio che ha stoppato il buon inizio di Chiarello e soci. Se gli uomini di Massimo Mariotti non cercheranno per la terza volta di complicarsi la vita, il pronostico è scontato.
Chi guarda con interesse agli impegni delle prime tre della classe è il Vercelli che, grazie alla vittoria contro l'Amatori Reggio, è salita da sola al quarto posto. I piemontesi non hanno un compito facile: devono viaggiare alla volta di Salerno dove la squadra di Massimo Giudice conta di trovare la prima vittoria stagionale, sfuggita all'ultimo nella trasferta di Breganze. Dovessero riuscire a fare il blitz, i piemontesi salirebbero molto in alto e introdurrebbero una variabile nuova nei ragionamenti d'alta classifica.
Chi in alto avrebbe voluto esserci e non c'è sono Valdagno e Viareggio che si affrontano in una sorta di spareggio anticipato. Chi vince si rimette in carreggiata e resta nella pancia della classifica, mentre chi perde deve, almeno fino a Natale, derubricare i sogni di gloria in più modesta voglia di tranquillità. Il ragionamento vale in particolare per il Valdagno che con il punto di sabato a Modena si è staccato dal palo, ma non tanto quanto avrebbe voluto. Veneti ancora privi di Mattia Cocco, con Montoro non al 100% e con Hernandez che dovrebbe giocare nonostante i punti rimediati a Modena.
In chiave salvezza tiene banco il derby emiliano di Reggio Emilia al quale Vneck e Modena Hockey arrivano in condizioni opposto a quelle che sarebbe stato logico attendersi. I reggiani sono la sola squadra al palo e, dovesse arrivare la quarta sconfitta, potrebbe essere la prima formazione di serie A1 a mettere in discussione il proprio tecnico, nella fattispecie il modenese Paolo Ragazzi. Al quale, sia detto per amore di verità, non mancano le attenuanti generiche: Daniele Uva non ha ancora potuto esprimersi al meglio, Stefano Poli darà forfait e la panchina è piuttosto corta. Comunque mai quanto quella del Modena, che però ha dimostrato di saperci fare anche con un uomo di meno. I quattro punti in classifica fanno dei gialloblù, privi anche del portiere titolare Marco Colombini, i favoriti della vigilia: questo proprio non se lo sarebbe aspettato nessuno.
Per chiudere il quadro della giornata resta da parlare delle due novaresi. L'Hockey Novara riceve al Pala Dal Lago un Breganze abbonato al pareggio (finora tre su tre). Anche l'ultimo match interno del Novara è terminato in parità, ragion per cui tutti gli indizi conducono verso la stessa direzione: gara equilibrata dal primo all'ultimo minuto. L'Asd Roller Novara viaggia invece alla volta di Lodi dove ad attenderla ci sarà il solito ambientino riscaldato da un pubblico molto presente e partecipe. In queste prime giornate lasquadra di Marcon ha dimostrato di gradire di più le gare in trasferta (unica vittoria a Valdagno e un pareggio e una sconfitta in casa), mentre il Lodi ha colto il solo punto proprio al Palacastellotti. Un divergenza statistica che martedì sera troverà per forza una soluzione.