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Pordenone contro Prato: ha vinto l'antisportività


Scritto da Pordenonehockey - Pubblicato il 09/05/2010
Doveva essere una festa all’insegna della sportività e lealtà sportiva si è trasformata in una partita degna del peggior hockey visto negli ultimi 20 anni.
Primo tempo bello con numerosi capovolgimenti di campo e con i due portieri protagonisti di pregevoli interventi.
Nella ripresa il fatto che ha letteralmente rovinato la partita: palla del Pordenone con l’arbitro che interrompe il gioco per verificare le condizioni fisiche di Sperotto (Pordenone) e conseguente ripresa a due. Normalmente la palla viene ridata, per fairplay sportivo, alla squadra che aveva la palla prima dello intervento dell’arbitro, e anche in questo caso i giocatori si mettono d’accordo in tal senso. Al fischio del direttore di gara però Samuel Amato invece di dare la palla a Sperotto che nel frattempo si era spostato per riceverla va direttamente in porta e fa goal con tutti i giocatori del Pordenone fermi sbigottiti a guardare...
La partita a quel punto degenera con i due direttori di gara che sembrano frastornati dal clima dell’incontro. Edo Pilati viene letteralmente spinto sulla balaustra con conseguente taglio in testa; risultato? Pilati blu per proteste e Lucio Marrone, capitano, blu reo di aver chiesto spiegazioni ai direttori di gara. Due contro quattro e gol ancora del grande Samuel Amato che mostra il dito medio alla panchina del Pordenone. Partita finita e vinta dal Prato che aveva gia’ preparato in anticipo i festeggiamenti.
E pensare che il Pordenone aveva accettato di buon grado la proposta di fare la partita a Prato e non in campo neutro, proprio alla insegna della sportività e dello spirito che la partita doveva avere.
Alcuni dirigenti del Prato chiedono anche scusa per il comportamento del loro giocatore ma mancano le scuse del diretto interessato che festeggia con i suoi compagni la grande vittoria.
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