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Polverini: 'A Prato nessuna crisi in atto'


Intervista a Franco Polverini. Il capitano chiarisce diverse cose: “Ci hanno pagato tutti gli stipendi. Non c’è crisi. Giochiamo sempre per vincere. Gli ultras? Protesta senza motivo.”

Scritto da - Pubblicato il 26/11/2005
Capitan Franco Polverini, è molto tempo che sul nostro sito non appare un'intervista ufficiale. Adesso è venuto il momento di farla anche per chiarire alcuni punti. Diverse persone pensano che il Prato sia ormai sul punto di chiudere baracca e burattini e c'è chi addirittura pensa a una fusione con la Fiorentina Hockey (i viola hanno già smentito, mentre noi, al contrario, non smentiamo anche perché questa falsa notizia è priva di fondamenta). Dal punto di vista dei giocatori e, soprattutto, del capitano, come si vive questa situazione societaria?
Come tutti avrete potuto leggere ci sono dei problemi confermati anche dal direttore generale Filippo Mazzei, ma da qui a pensare alla disfatta mi sembra veramente un po’ un’odissea. Questo anche perché penso che siamo una delle poche squadre ad avere già preso gli stipendi dei due mesi, quindi tutta questa crisi non la vedo.

Addirittura c'è chi sostiene che il Prato andrà in Francia (in Eurolega) per perdere e che cercherà di raggiungere un traguardo di centro classifica in campionato per evitare play-offs e la conseguente partecipazione alle prossime coppe europee... Tu cosa ne pensi?
Noi non abbiamo ricevuto alcuna direttiva dalla società e, quindi, andremo in Francia sicuramente per vincere, come del resto per quanto riguarda il campionato. Giocheremo per vincere fino a che la situazione, ripeto, per ora normale, non cambierà. Quindi tutte le voci, le parole che circolano in città e fuori e le dichiarizioni lette sui vari siti, muri o forum di internet mi sembrano molto affrettate. Discorsi che secondo me sono veramente ingiusti contro una società e una persona come Casale che da 15 anni a questa parte è riuscito a tenere il Prato ad alti livelli battendosi, spesso, anche contro persone e istituzioni che non hanno di certo aiutato l’hockey come invece è successo per altri sport. Vedi la questione del palazzetto nuovo…

Oltre all'assenza delle istituzioni, adesso ci si mettono anche gli ultras. Pare, infatti, che sabato sera non siano venuti al Pattinodromo alla partita contro l'Amatori Reggio Emilia per protesta contro il presidente Casale. Quanto può pesare questo sulla squadra? Quale messaggio vuoi mandare al "Gruppo Educato"? Non credi che se vogliono protestare sia meglio che vengano a farlo al palazzetto?
Prima di tutto non vedo il perché di una protesta contro una persona che cerca di mantenere in piedi una situazione difficile. Ogni persona ha i suoi difetti e pregi, ma quando cerca di fare di tutto per una società che vive da molto tempo, va solo che aiutato. Quindi penso che ogni contestazione sia fuori luogo. E’ vero che molta pubblicità non è mai stata fatta, ma è anche vero che al palazzetto non c'è mai stata molta gente neanche quando è staro vinto lo scudetto. Prima di parlare penso che ognuno si debba fare un esame di coscienza e questa gente forse non se l’è fatto. Noi giochiamo con neanche 35 persone a partita che per lo più sono fidanzate dei giocatori e genitori dei bimbi del settore giovanile che spero continuino a venire e ad incitarci. Quindi i vari tifosi del gruppo, prima di iniziare le contestazioni potrebbero venire a fare i tifosi e seguire la squadra in ogni occasione. E’ cosi che si fa una grande società, con l’aiuto di tutti.

Giovedì Abalos ha fatto ritorno in patria. Per un argentino che va, uno che viene. A gennaio, infatti, tornerà Juan Soria. Quanto credi che l'assenza del "Tuco" peserà sull'assetto della Primavera Prato finché non torna Soria?
Penso che quando un giocatore come Abalos non ci sia, la sua assenza si senta… E’ un giocatore molto potente fisicamente e ben ordinato in pista. Quindi si sentirà sicuramente la sua mancanza, ma dall’altra parte si aprono le porte a Marcelo Uribe, cosa che può magari dargli fiducia e che gli può permettere, finalmente, di far vedere tutto il suo valore. Aspetteremo l’arrivo di Juan, ma sicuramente sapremo adattarci alla nuova situazione sperando di avere un po’ più di fortuna in pista e risalire in classifica da un posto, secondo me, a noi non adatto. Colgo l’occasione per salutare il “Tuco” e per fargli i miei migliori auguri e di ritrovarlo presto, magari, all’inizio del prossimo anno qua a prato.

Visto l'augurio che hai fatto ad Abalos, vuol dire che tu il prossimo anno vestirai sempre la casacca della Primavera...
Mah… Il mio contratto scade quest’anno. Erano iniziate le trattavive per prolungarlo poi ci siamo fermati. Spero che quando i problemi si risolveranno, si ricominci a parlarne. La società ha tutta la mia fiducia, come già detto, e la volontà di rimanere a Prato c'è. Quindi spero di ricomiciare qui a settembre e, magari, di dare una mano a far diventare ancora più grande questa società.

Venendo all'hockey giocato, mercoledì il Prato ha disputato la finale di Coppa Italia. Un ottimo traguardo che pochi si aspettavano. Stasera la difficile trasferta di Trissino. In questo primo periodo l'Ecoambiente ha giocato molto bene in Coppa Italia, mentre ha avuto problemi in campionato. A cosa sono legati tali problemi? Come vedi le prossime sfide della formazione laniera?
Sì, sicuramente abbiamo disputato un inizio di stagione veramente bello con la Coppa Italia dove abbiamo eliminato un Bassano e un Viareggio che puntavano al titolo. Poi abbiamo avuto un calo, cosa che in un campionato puo accadere. E’ vero anche che certe volte in pista ci ritroviamo ad essere per 3/4 squadra nuova e, quindi, nei momenti difficili manca quell’amalgama di un gruppo già esistente. Però, sicuramente spero che magari ora, con l’arrivo della Champions, ci sia quella concentrazione in più che ci dia una mano nei momenti difficili.
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