Cerca in hockeypista.it


Archivio completo delle notizie

Poli: 'Per salvarsi il Molfetta deve lavorare di più'


L'allenatore della neopromossa squadra pugliese, l'unica ancora al palo dopo quattro giornate di campionato, individua nei problemi legati alla preprazione la mancanza di risultati. Sabato sera la sfida di Salerno potrebbe rappresentare un primo crocevia per il Molfetta.

Scritto da - Pubblicato il 26/10/2006
Quando le sconfitte diventano quattro e il trend è una linea che precipita, l’unica consolazione è affidarsi alle clemenze dei piani alti.
Il 4-1 che la Promove Molfetta ha incassato in casa contro il Breganze non fa dormire sonni tranquilli. "Possiamo tentare il miracolo solo se tutto il gruppo si allenerà 4 volte alla settimana – analizza Michele Poli, allenatore dei biancorossi - ma nonostante questo sacrificio sarà sempre un'impresa storica riuscire a raggiungere l’obiettivo salvezza".
L’amara constatazione è quella di chi una sconfitta dietro l’altra l’ha vissuta in prima persona: motivando, pazientando, spronando a ritrovare le motivazioni giuste per non lasciarsi travolgere dalla inutilità e anche dai commenti duri. Che puntualmente arrivano quando in classifica si rimane a zero punti.
Il fatto che il Molfetta abbia tenuto testa alla terza forza del campionato per due terzi della gara sarebbe stato motivo di distensione se i molfettesi avessero concretizzato almeno la metà dei gol che hanno buttato all’aria contro i veneti (il gol di Luigi Lezoche è una illusione), invece questa estrema attività offensiva si traduce in uno sterile buco nell’acqua. "Nell'ultima parte della gara si è fatta sentire la differenza di preparazione e la precisione sotto porta – commenta ancora l’allenatore – in più ci si è messa un po' di sfortuna con tre pali presi e un rigore fallito. Il rammarico viene dal fatto che le potenzialità ci sono. E se avessimo avuto più tempo per allenarci, avremmo potuto essere la sorpresa del campionato".
Tutti sembrano assunti a mezzo servizio: Picca fa bene nel primo tempo, ma nel secondo la stanchezza fa il resto e in gioco entra Squeo. Onofrio Spadavecchia torna per le gare in casa ma ovviamente non raggiunge il massimo della forma per la mancanza di costanza. L’assenza di Antonio Turturro per infortunio costringe al sacrificio Persia arretrandolo fin troppo e obbligandolo a lunghi rientri: troppo per uno che non ha preparazione sufficiente a reggere per tutto il match.
Morale della favola: se il gruppo non prende coscienza del momento delicato che sta vivendo e il Modena e il Salerno non fossero bloccati a un solo punto, la A1 potrebbe rappresentare l’anticamera dell’inferno. In più sabato proprio il Salerno ospiterà i molfettesi per una sfida senza tante pretese, e se nemmeno questa occasione porterà la squadra di Poli a rialzare la testa, allora la società dovrebbe iniziare a porsi qualche domanda.

Marianna La Forgia
La Gazzetta del Mezzogiorno

© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.