BECKS FORTE DEI MARMI INGRAPH SEREGNO 2 4
Marcatori: 1148 p.t. Santeramo (I); 713 s.t. Enriquez (I), 1434 Uñac (I), 1651 Bonanni (B), 1930 Santeramo (I), 2103 De Rinaldis (B).
Becks Forte dei Marmi: Stagi (Garofalo), Bonanni, Pastò, Polacci, Bellè, De Rinaldis, Santucci, Borja Gimenez, Liberalon. All.: Barsi.
Ingraph Seregno: Fontana (Belgiovine), Santeramo, Achilli, Enriquez, Marchini, Uñac, Marzella, Lobasso, Flores. All.: Lobasso.
Arbitro: Fermi di Piacenza.
Note: espulsi temporaneamente Pastò (B), Fontana (I), Liberalon (B) ed Enriquez (I) per 5, Bonanni (B) ed Uñac (I) per 2; espulso definitivamente Pastò (B) al 1014 s.t. per somma di unespulsione temporanea ed unammonizione.
Dedicato ad Oscar Oviedo. Pur senza lapporto dellattaccante argentino, vittima martedì scorso in allenamento di un infortunio al naso che lo ha costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico qualche giorno più tardi, la Ingraph Seregno ha sfoderato sulla pista di Forte dei Marmi una prestazione tutta cuore e cervello, domando le velleità di una Becks che viaggiava sulle ali dellentusiasmo dopo il colpaccio messo a segno nel turno desordio a Breganze. I biancoverdi hanno dimostrato nelloccasione una splendida coesione, ricevendo un contributo determinante, oltre che da elementi abituati ad occupare la scena come Achilli e Marchini, bravi nel reggere a lungo il peso della fase difensiva praticamente da soli, anche da comprimari o presunti tali, come fin qui erano stati considerati Enriquez e Belgiovine. In ottica futura, insomma, i presupposti sono più che buoni.
La cronaca. Al via Lobasso sceglie Flores per sostituire Oviedo e lo affianca in avanti a Santeramo. Dietro, invece, Achilli e Marchini proteggono Fontana. Sullaltra sponda, Barsi punta su Stagi tra i pali, Bonanni e Polacci nelle retrovie, Pastò e Borja Gimenez in attacco. Lincontro entra subito nel vivo. Dopo 2, larbitro Fermi di Piacenza punisce con il rigore una spinta di Achilli a Polacci. Dal dischetto, Borja Gimenez si fa ipnotizzare da Fontana. Al 3 Flores imbecca Santeramo, che conclude a lato. Il ghiaccio viene rotto all11 da Santeramo, che in contropiede obbliga al fallo Pastò. Lo spagnolo rimedia un cartellino blu ed il materano trasforma il conseguente tiro diretto. La reazione dei versiliesi è tutta in una combinazione tra Liberalon e Borja Gimenez, che al 14 Fontana sventa in tuffo. Al 20 un tentativo di Santeramo rimbalzato sulla sponda dietro la porta di Stagi provoca il panico nella difesa di casa, costringendo Stagi agli straordinari per stoppare prima Marchini e poi Enriquez. Al 22 Enriquez se ne va in progressione e prova dal limite: Stagi è vigile.
La ripresa si dipana secondo il medesimo canovaccio. Al 4 Fontana si fa trovare pronto su uno sfondamento centrale di Pastò e respinge. Al 6 Marchini libera Santeramo, che chiama al miracolo Stagi. È il preludio per il raddoppio degli ospiti, che un minuto più tardi viene firmato da Enriquez. Litalo argentino riceve da Santeramo e, da posizione centrale, fulmina Stagi con un gancio imprendibile sotto la traversa. Stupendo. Quando il più sembra fatto per la Ingraph Seregno, a complicare le cose interviene lespulsione temporanea in cui Fontana incappa al 10, per una bastonata sui pattini di Santucci. Lesordiente Belgiovine entra a freddo e viene subito salvato dalla traversa sulla punizione ad uno di Pastò. Liberico sfoga quindi la sua rabbia travolgendo inutilmente a centro pista Achilli: la scorrettezza gli vale lammonizione, che sommata al precedente cartellino blu lo porta anzitempo sotto la doccia. I brianzoli in questa fase gestiscono con abilità la pallina e triplicano pressoché immediatamente con Uñac, che insacca un altro tiro diretto, figlio di un fallo che Liberalon aveva commesso ai suoi danni. Al quarto dora Enriquez centra il palo. Trascorre un sospiro e proprio lex salernitano stende Borja Gimenez: espulsione temporanea anche per lui, ma lo stesso Borja Gimenez non trova lo specchio della porta sul successivo tiro ad uno e Fontana, rientrato dopo aver scontato la penalità, respira. Al 16 Bonanni pesca il jolly dalla distanza, indovinando il corridoio giusto per scuotere il sacco. I biancoverdi non perdono la calma e nel giro di 3 ristabiliscono le distanze con Santeramo, che in contropiede toglie le ragnatele dal sette alla sinistra di Stagi. Al 21 De Rinaldis in palleggio accorcia ancora, ma la sostanza non cambia. La Ingraph Seregno incassa i tre punti e si gode il primato solitario in classifica. Momentaneo, certo: ma chi se lo sarebbe mai immaginato?
Dagli spogliatoi: decisivo il contributo dei rincalzi
Il primo successo stagionale della Ingraph Seregno in campionato ha avuto alcuni protagonisti inattesi. Parliamo in modo particolare di Tommaso Belgiovine ed Adrian Enriquez, che alla vigilia pochi o addirittura nessuno immaginavano in grado di fornire un contributo decisivo. «Sono entrato a freddo dopo lespulsione temporanea di Fontana ha confidato il ventitreenne portiere barese, allesordio sul palcoscenico della massima serie , ma mentalmente ero pronto. Trovarsi subito di fronte un tiro diretto non è stato facile, anche se tutto sommato un rigore sarebbe stato peggio
». I suoi cinque minuti in pista sono trascorsi poi senza patemi: «Siamo riusciti a mantenere al meglio il possesso della pallina, concedendo poche opportunità ai nostri avversari. Io credo di aver fatto la mia parte, per dimostrare che comunque qualcuno a guardia della porta cera. So però che, senza Fontana, la squadra perde parecchio del suo potenziale». Sorridente, invece, il possente italo argentino, tornato al gol dopo oltre un anno di attesa. «Ma per me segnare non è una novità ha spiegato : nei campionati che ho disputato, sono sempre arrivato in doppia cifra. Certo, considerata la pausa dellultimo torneo, questa gioia mi mancava da un po». Sulla sua posizione sul rettangolo di gioco e la sua condizione, le idee sono chiare: «Sono e rimango un difensore, pur se da quando sono in Italia mi è capitato spesso e volentieri di essere impiegato davanti. Limportante per me, in questa fase, è scendere in pista: più lo faccio, più la mia forma migliora. Ho la necessità di ritrovare il ritmo della partita». Soddisfatto, infine, anche Michele Achilli, che ha riportato un infortunio al costato nei minuti conclusivi, a causa del colpo ricevuto da un bastone che si era spezzato. «Il dolore è stato molto intenso ha ammesso il gladiatore maremmano e per qualche minuto ho fatto fatica a respirare. Quel che conta, tuttavia, è aver vinto in un palasport ostico. Tatticamente non abbiamo sbagliato niente. Alla lunga abbiamo pagato un po la fatica, soprattutto in attacco, e noi che stavamo dietro abbiamo dovuto supplire. Bene così, comunque». E chi si sogna di dargli torto?