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Per la Ingraph Seregno un'uscita di scena che non fa male


Nonostante l’eliminazione dalla Coppa Italia, la Ingraph Seregno ha tratto incoraggianti indicazioni dalla partecipazione al concentramento di semifinale svoltosi a Valdagno. Conforta in modo particolare la crescita di Uñac ed Enriquez, mentre rimane da perfezionare la fase offensiva.

Scritto da Hockey Seregno - Pubblicato il 12/10/2008
Come era prevedibile, sarà il Marzotto Valdagno a contendere ai campioni d’Italia e detentori del trofeo del Consorzio Etruria Follonica la Coppa Italia 2008. I veneti si sono infatti imposti a punteggio pieno nel concentramento di semifinale svoltosi sul parquet amico, in cui la Ingraph Seregno si è dovuta invece accontentare del terzo posto della graduatoria, alle spalle anche del Gemata Trissino ma davanti all’Mb Sia Roller Bassano. La formazione biancoverde ha offerto il peggio di sé proprio di fronte ai neofinalisti, contro cui ha aperto la sua due giorni perdendo 5 – 1, al termine di una partita mal giocata, soprattutto nella prima frazione di gioco. Meglio sono andate decisamente le cose nel secondo incontro, che ha visto Marchini e compagni soccombere 2 – 1 al cospetto del Gemata Trissino: in questo caso, i lombardi, pur reggendo il confronto sul piano della manovra, hanno pagato a caro prezzo la propria incapacità di concretizzare sotto porta. L’unico successo nel girone è così arrivato contro l’Mb Sia Roller Bassano, superato 1 – 0 grazie ad una prodezza di Uñac a metà ripresa. I brianzoli sono stati facilitati in questo caso dalle assenze nelle fila altrui (Videla e Panizza, squalificati, Sgarbossa e Negrello, infortunati), pur se va detto che solo una lunga teoria di pali ha impedito loro di incamerare un bottino più ampio.

Dagli spogliatoi: Lobasso senza rimpianti
È un Girolamo Lobasso soddisfatto quello che, dopo la vittoria ai danni dell’Mb Sia Roller Bassano, ha tracciato un bilancio dell’esperienza vissuta dalla Ingraph Seregno nel concentramento di semifinale della Coppa Italia svoltosi a Valdagno. «Il mio solo dispiacere è rappresentato dalla brutta prestazione contro il Marzotto Valdagno – ha spiegato –. Per il resto, non posso che essere soddisfatto, perché abbiamo dimostrato di saper tenere bene la pista anche contro avversari quotati, come ad esempio il Gemata Trissino». Tra le note positive della due giorni, la crescita di Sergio Uñac ed Adrian Enriquez: «Ho visto tutti e due più tonici, il che è incoraggiante. Enriquez non l’ho rischiato nell’ultimo match, per evitare guai a quel punto inutili». Rimane da perfezionare la fase offensiva: «Ma questo lo sapevamo. Davanti abbiamo puntato su giocatori giovani e va dato loro modo di maturare. L’importante è creare occasioni, perché così prima o poi il gol arriva. Siamo comunque una squadra destinata a giocarsi molte partite sul filo di lana».

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