"Per correttezza volevamo attendere lo scadere del 30 giugno, ma visto l'intervento della Società viareggina che a sua volta ha ufficializzato l'addio di Orlandi, ritengo inutile procastinare il silenzio su un accordo ormai concretizzato in questi ultimissimi giorni a cui manca solo la firma, per altro prevista a breve -così il presidente del Forte dei Marmi Piero Tosi che continua- Per il Forte dei Marmi è un acquisto importantissimo che potrà far fare un ulteriore salto di qualità alla squadra. Per il giocatore è stata una scelta importante e al tempo stesso difficile. Più dell'offerta economica ha inciso l'opportunità di poter competere ancora ai massimi livelli e ritrovare un "vecchio" compagno come Pedro Gil con cui Orlandi ha giocato nel Porto, vincendo anche il titolo lusitano. La trattativa è stata lunga e delicata ma è stata portata avanti nel modo migliore. Ringrazio Riccardo Checchi che gli ha dato inizio e Simone Mattugini che l'ha poi portata a compimento; grazie anche al GSO che ci sarà accanto anche in questa operazione. Personalmente, l'arrivo di Alberto corona un sogno di tanti anni di amicizia, in particolare col padre Andrea, il cui ricordo è indelebile nel mio cuore, e non solo nel mio".
Per quanto riguarda il mercato italiano il Forte dei Marmi ha sondato diverse piste, ma la prima scelta è stata fin da subito Alberto Orlandi, 40 anni e non sentirli, reduce da un campionato giocato ad altissimo livello e vecchio pallino della società rossoblu. Già l’anno passato era stato molto vicino ad accasarsi all’Alimac, ma non fu possibile tesserarlo. Alberto ha ceduto alle lusinghe fortemarmine e si è legato alla società del presidente Tosi. L'acquisto del difensore viareggino va a inserirsi quindi nei tasselli necessari per creare una squadra che cercherà di vincere i tre obbiettivi in palio in questa stagione.
Definire Orlandi un difensore è sicuramente riduttivo e per averne conferma basta guardare le classifiche dei marcatori nelle ultime stagioni. Frutto del vivaio Viareggino, Orlandi, si trasferisce molto giovane a Novara, dove vincerà 6 scudetti e 6 Coppe Italia e una Coppa di Lega in sette anni. Dopo l'avvincente avventura novarese si trasferisce al Porto, in una delle più blasonate squadre europee; in Portogallo vincerà 2 scudetti. In questa esperienza gli verrà cucito addosso l'appellativo "El Mejor" che si porterà avanti per tutta la carriera. Tornato in Italia vincerà altri due scudetti, tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana e un Mundialito per club. Con la nazionale italiana maggiore è stato campione mondiale a Wuppertal nel 1997 e 2 volte campione europeo Juniores.