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Per il Valdagno col Breganze è un derby senza lieto fine


I padroni di casa dominano per oltre metà tempo, poi perdono i pezzi a causa degli infortuni a Festa, Rodriguez e Nicolia, e alla fine si fanno rimontare da un Breganze che ha il merito di crederci fino in fondo.

Scritto da Enrico Acerbi - Pubblicato il 30/10/2013 - 08:41 - Ultima modifica 03/11/2013 - 06:06

Nello sport vince chi fa un punto in più dell’avversario; è così. A volte però ci sono storie strane in cui una squadra non merita di vincere, mentre l’avversario magari poi merita di perdere. Capita che un martedì sera, tipicamente senza afflusso straordinario di pubblico (circa 700-800 persone ed era un derby) vedi giocare un Valdagno straordinario per 30 minuti e poi lo vedi scomparire gradualmente fino a perdere una gara, sino ad allora dominata.
Al Palalido si inizia con un palazzetto ricco di vuoti, a causa del giorno infrasettimanale. Ci sono anche una ventina di supporter breganzesi, che iniziano cantando in tema un: “Odio il martedì.
Gli starting five sono quelli previsti: il Valdagno con Gnata, Nicoletti, Platero, Nicolia e Tataranni; il Breganze con Oviedo, Silva, Cocco, De Oro e Cacau; al fischietto sono Galoppi  e Fronte.
L’inizio del match è un po’ caotico con qualche errore difensivo da ambo le parti, poi Nicolia inizia a macinare gioco, sino a segnare il primo gol al sesto minuto; quattro minuti dopo raddoppia Platero su azione. Il Valdagno a tratti sembra incontenibile, viaggia a velocità doppia dei rossoneri, ma sbaglia una quantità abnorme di gol. Juan Oviedo difende la porta come un leone, salvando la sua squadra in evidente difficoltà.
Un Nicolia stellare va a rifiatare lasciando il posto a Sergio Festa, all’esordio in casa. Entra anche Mario Rodriguez e prende subito un palo con un missile da fuori. A tre minuti dalla fine del tempo il Valdagno si fa sorprendere da un alza e schiaccia non irresistibile di Silva (2-1), ma dopo nemmeno dieci secondi Sergio Festa fa il suo primo gol in biancoblu. Nel frattempo Mario Rodriguez dimostra il suo valore in difesa recuperando un sacco di palline; gli arbitri, generosamente, gli offrono anche un penalty, per presunto fallo di pattino volontario, ma Rodriguez sbaglia. Continua la maledizione dei tiri diretti sbagliati che, alla fine, peseranno parecchio sull’esito della gara.
Si va al riposo con un Breganze che sembra molto più lento e involuto dell’avversario e che non sembra impensierire più di tanto un ottimo Gnata tra i pali; solo Juan Oviedo risalta tra i rossoneri. L’impressione generale è che il 3-1 sia un risultato piuttosto stretto per i padroni di casa. Il numero dei falli di squadra (quattro per parte) depone per una partita poco combattuta e giocata da una sola squadra in pista.
La ripresa inizia con le stesse premesse e pare porsi su binari di tranquillità per i padroni di casa. Accadrà invece l’imponderabile, quei piccoli imprevisti che cambiano l’inerzia di una gara, per pura casualità e sfortuna. Una sequela di incidenti fortuiti priveranno Valdagno prima di Festa (che si colpisce con la propria stecca su una botta di Mattia Cocco, espulso nell’occasione), poi di Mario Rodriguez (brutto taglio allo zigomo in uno scontro con Nicoletti al decimo minuto) e infine con Nicolia ( anche lui con una botta al polso), costretto a “dover” giocare, sempre più stanco. Tataranni intanto ha finalmente insaccato un tiro diretto, portando i biancoblu sul 4-1, al quarto minuto della ripresa. L’incontro ora sembra non aver più storia, tuttavia rendono il Breganze più aggressivo e fiducioso i cambi imprevisti e forzati ed una stanchezza progressiva degli avversari. Prima Gnata sventa da campione una stupenda azione corale rossonera conclusa da Cacau, ma poi nulla può su uno schema da tiro indiretto, che manda in gol lo stesso Cacau all’ottavo minuto; sul 4-2 inizia la riscossa del Breganze di fronte ad un avversario sempre più evanescente e privato di Rodriguez, importante cambio difensivo della squadra.
Rientrano per Valdagno un acciaccato Festa e uno stanco Platero. Al decimo minuto Valdagno resta in inferiorità per un blu a Tataranni, ma Gnata para il tiro di Cacau. I rossoneri sono sempre più decisi ed aggressivi e l’ultimo sussulto d’orgoglio dei campioni d’Italia arriva nel power play; Nicolia ha sulla stecca il rigore del possibile quinto gol, ma sbaglia anche nella ripetizione del tiro. La stanchezza dei padroni di casa ora preoccupa; a sei minuti dalla fine Silva incrocia nel sette una botta da fuori e fa 4-3 mentre, due minuti dopo, è De Oro che porta Breganze in pareggio. A due minuti dal termine Nicolia sbaglia il diretto per il decimo fallo di squadra avversario e De Oro castiga Valdagno segnando a tre minuti dal termine. La partita termina con un blu assegnato al capitano valdagnese che sancisce la resa e la rimonta dei rossoneri.
La bella storia, quindi, non ha avuto il lieto fine che forse meritava ma, anche se il risultato è negativo, non cancella la buona prova del Valdagno, che esce dalla pista tra gli applausi; sono tre punti persi che fanno sicuramente molto male al morale. Ora più che mai è necessario mantenere la convinzione che, continuando a lavorare con costanza, prima o poi la squadra di Vanzo sbaglierà meno occasioni, ritornando a fare spettacolo in pista.

VALDAGNO 1938 - FAIZANE LANARO BREGANZE: 4-5 (3-1)
Marcatori: ; PT: Nicolia Carlos 6'30'' , Platero M. 9'08'' , Silva Sergio 22'01'' , Festa S. 22'20'' , ; ST: Tataranni M. 3'57'' (P.P.), Cacao 7'47'' , Silva Sergio 18'39'' , De Oro Gaston 21'16'' , De Oro Gaston 22'03'' ,
Valdagno 1938: Gnata R.;(Pertegato D.);Nicoletti D.;Rodriguez Mario;Nicolia Carlos;Platero M.;Cocco G.;Tataranni M.;Bicego A.;Festa S.;
Faizane Lanaro Breganze: Bonatto M.;Oviedo J.;Cocco Mattia;Silva Sergio;Cacao;Dal Santo S.;Ghirardello M.;De Oro Gaston;Conte N.;Compagno F.;
Espulsioni: Esp.Temp. Cocco Mattia 2', Esp.Temp. Nicolia Carlos 2', Esp.Temp. Tataranni M. 2',

 

Parole chiave: Serie A1, Giornata 3, Valdagno, Breganze,
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