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Parte il mondiale: tutti ad inseguire la Spagna


Gli iberici, oltre ad essere campioni uscenti, sono i grandi favoriti per la vittoria finale. Negli ultimi tre anni hanno vinto un titolo mondiale (a San Josè, in California, nel 2005) e due campionati europei e puntano all'ennesima riconferma. Gli ostacoli principali sono l'Argentina e il Portogallo, ma potrebbero esserci sorprese da Svizzera, Francia e, forse, Italia.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 16/06/2007
E' pronta a partire l'edizione numero 38 dei campionati del mondo di hockey su pista. Sulla pista Pierrier di Montreux, affacciata sulle acque del lago Lemano, Spagna e Brasile daranno vita questa sera alle ore 21 alla partita inaugurale di questo atteso mondiale.
Per la vittoria finale, quasi tutti puntano il dito sulla Spagna. Del resto i risultati degli ultimi tre anni parlano di una squadra imbattibile e che ha vinto tutto quello che si poteva vincere sul piano europeo e mondiale. Gli iberici di Carlos Feriche vogliono succedere a sè stessi e hanno tutte le carte in regola per farlo: preparazione tecnica, tradizione e soprattutto una rosa capace di unire insieme un ineguagliabile bagaglio di esperienza internazionale.
Sono soltanto due le squadre che hanno i numeri per creare grattacapi alla Spagna: l'Argentina e il Portogallo.
L'albiceleste è come sempre la massima espressione dell'hockey extraeuropeo, potendo contare su quel serbatoio sempre prolifico che è la città di San Juan. Molti dei giocatori a disposizione di Freddy Luz giocano nei campionati europei (e in particolare proprio in Spagna). Non è un caso che, fatta eccezione per la finale del 2003 vinta dal Portogallo sull'Italia, Spagna e Argentina abbiano disputato le ultime finali iridate.
Il Portogallo appare un passo indietro rispetto alle favorite, anche se la nazionale lusitana è sempre da prendere con le molle, soprattutto nelle grandi competizioni. Il Portogallo, però, lontano da casa non vince da più di 40 anni, segno di una debolezza psicologica piuttosto evidente. Vero è che a Montreux la claque portoghese si annuncia agguerrita come non mai.
Dietro alle squadre di prima fascia ci sono le formazioni che possono legittimamente ambire ad un piazzamento importante e che, con uno sgambetto alle grandi, potrebbero anche salire sul podio.
Le guida un'agguerritissima Svizzera, forte della medaglia d'argento conquistata a Monza agli ultimi campionati europei. La squadra di Richard è al top della condizione, composta com'è da elementi di grande esperienza e di ottima tecnica che nel corso degli ultimi anni non hanno mancato di fare esperienze significative all'estero, soprattutto in Italia.
Occhio anche alla Francia, che ritrova un Sebastien Landrin che aveva dato forfait a Usa 2005. I galletti d'oltr'alpe sognano da parecchio tempo di fare quel salto di qualità che fino ad oggi, nonostante una evidente crescita, non è mai riuscito.
Tra le squadre di seconda fascia merita un posto anche il Cile. Pablo Jara e compagni puntano a confermarsi seconda potenza del continente americano e devono guardarsi dagli Stati Uniti che vengono da un ottimo mondiale giocato tra le mura amiche.
Sul fronte opposto della classifica, la lotta per non retrocedere nel gruppo B (retrocessione che interesserà tre squadre), vedrà protagoniste le squadre neopromosse come Colombia, Olanda, Andorra e potrebbe interessare anche formazioni come Mozambico, Inghilterra e Stati Uniti.
E l'Italia?
Storicamente inserita nel gruppo ristretto delle pretendenti al titolo, la nostra nazionale dovrà necessariamente pagare lo scotto di un rinnovamento radicale. Ben sei azzurri non hanno mai vissuto un mondiale in precedenza in una competizione in cui l'esperienza conta parecchio. Le speranze di lottare per il titolo sono poche: servirà molta concentrazione per non farsi sorprendere da avversari emergenti, ma alla portata. L'obiettivo è di accumulare minuti preziosi in azzurro per cominciare a costruire il nuovo futuro azzurro su solide basi.
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