Alla fine nel derby della Valle è pareggio in una gara sottotono per schemi e tecnica, ravvivata di tanto in tanto dalla buona volontà dei protagonisti e dai direttori di gara. Il Trissino dà continuità alle prestazioni fuori casa, con idee di gioco ancora non molto ben assimilate, anche caotiche e a volte casuali. Muove la classifica, ma di poco. Visto il calendario, anche una vittoria col prossimo avversario Giovinazzo potrebbe non bastare per entrare nelle otto finaliste di Coppa Italia. Di fatto attualmente non è pensabile fare punti a Matera e con il Bassano, anche se poi tutto può accadere.
Martedì 8 dicembre si gioca, in un turno infrasettimanale, l’undicesima giornata. Il Trissino ritorna fra le mura amiche per incontrare il Giovinazzo e tutti si augurano ritorni anche il Trissino ammirato e applaudito al palasport di Via Dante. La squadra pugliese, allenata quest’anno da Franco Amato, è ancora imbrigliata nella bassa classifica. Il carattere e la voglia dei giocatori di quella terra fanno sì che la partita non sarà semplice. Il portiere cileno Lucio Armijo e l’argentino vecchia conoscenza dell’hockey vicentino Rodriguez Ricardo Diaz sono ottimi elementi, e se ben coadiuvati da capitan Depalma, Dagostino e Sinisi possono fare qualsiasi risultato; il Breganze ne sa qualcosa.
Ma il Trissino deve guardare in casa propria e prendere coscienza del proprio valore e caratura tecnica, giocare con ordine e convinzione, mettendo la giusta pressione e con meno errori gratuiti. Solo così si potranno mettere mattoncini importanti in classifica.