Ore 7:30, si parte: destinazione Breganze per partecipare al prestigioso Torneo “Tita Carraro” riservato alla categoria under 10 di hockey pista.
La squadra di Lodi è carica al massimo pur sapendo che il livello degli avversari in Veneto è molto molto alto.
Dopo un bello e tranquillo viaggio si arriva in quel di Breganze dove sta già giocando il Valdagno che subito impressiona, a conferma del fatto che i vivai veneti sono tosti.
Il torneo ha la seguente formula: due gironi all’italiana da 5 squadre poi, in base alla classifica le finali vedranno scontrarsi la prima di ogni girone per il 1°-2° posto, la seconda per il 3°-4° e così via.
I padroni di casa, il Breganze appunto, schiera ben due squadre entrambe nel girone A insieme a Montebello, Montecchio e Valdagno; il girone B vede impegnati iloltre alle venete Thiene, Trissino e Sandrigo anche l’emiliana UVP ed il Lodi appunto.
Mentre nel girone A il Breganze 1 fatica solo contro Valdagno, il Girone B vive di sostanziale equilibrio, escluso una modesta ma dignitosa UVP decimata dalle assenze (5 bimbi contati e senza cambi).
Il Lodi inizia la sua avventura contro l’UVP, che come detto si presenta con 5 atleti contati ma che onora comunque con la propria presenza l’impegno preso. Il risultato finale vede i Lodigiani vincere per 3-0, un risultato mai in discussione e che ha visto per la maggior parte del tempo in pista anche i più piccoli del Lodi …… chi ben incomincia ……Dopo due ore circa il Lodi dovrà vedersela con un Trissino “arrabbiatissimo” perle due partite perse e desideroso di riscattarsi. Le due squadre si erano affrontate appena una settimana prima ad un torneo in quel di Scandiano dove non erano andate oltre il pareggio. La partita è giocata bene da entrambe le squadre maalla fine la spunta Lodi per 3-2. Molto sportivamente i giocatori di Lodi consolano i pari età del Trissino in lacrime, e l’atteggiamento sportivo delle squadre porterà le stesse a tifarsi a vicenda nelle successive partite. ……. Ed il bottino sale a 6 punti.
Sono quasi le 19 e Lodi è in fase di pre-partita, dovrà affrontare il Thiene contro cui aveva già giocato a Lodi nel torneo di San Bassiano vincendo di misura.
L’avversario non è tecnicamente irresistibile ma non molla mai, è tosto e ha disputato solo una partita mentre Lodi è già alla terza (più viaggio in macchian).
Dopo una serrata battaglia il Lodi porta a casa il terzo risultato utile vincendo 1-0 e portando a 9 i punti in classifica, gli stessi del Sandrigo. Matematicamente le altre squadre non possono più raggiungere le due capolista quindi quelladi domani sarà una vera e propria semifinale e chi vince affronterà il Breganzegià matematicamente primo nel girone A.
E’ domenica, i bimbi sono tranquilli, sono consapevoli di ciò che hanno fatto ilgiorno prima ma hanno voglia di andare oltre, non sono ancora appagati, anche se potrebbero già esserlo.
Ore 10:30 circa, si parte. Subito si intuisce che le squadre ci tengono alla finale, il Sandrigo aggredisce l’avversario, il Lodi che solitamente gioca a uomo atutta pista parte un po’ più chiuso cercando di sorprendere l’avversario con leripartenze. Il Sandrigo passa in vantaggio per primo ma il Lodi pareggia quasi subito. Il miglior giocatore del Lodi, e forse del torneo, si infortuna (pattinata fortuita ad una gamba) ed è obbligato ad uscire di pista, la squadra potrebbecrollare. Invece NO, i giocatori privi del loro miglior elemento buttano il cuore in pista e sfoderano un fine gara stratosferico che, aiutato anche dalla fortuna (2 pali e una traversa dei Veneti), porta il risultato sul 2-1 per Lodi. “Salutate la finalista” cantano i giocatori a fine partita davanti ai propri genitori in lacrime ed agli atleti di Trissino e Breganze che tifavano per Lodi.
Intanto inizia la sfilata dei BIG, Sergio Silva arriva verso mezzo giorno mentrei giovani atleti di Lodi stanno pranzato si ferma per salutarli e ovviamente per scattare una foto tutti insieme, arrivano Oviedo e Gil che parlano e fanno foto con tutti.
Il clima è sereno e fa molto caldo, il Lodi si apparta sotto ad una tettoia all’ombra a prendere un po’ di “fresco”. Tra un bicchiere di Te freddo e qualche barzelletta arriva il momento tanto atteso della finale.
Arriva anche Marco Motaran a salutare i piccoli atleti di Lodi (grazie Marco peressere venuto).
Prima del fischio iniziale la commozione di tutti per il minuto di silenzio dedicato al giovane giocatore di Breganze scomparso al notte stessa in un incidente in moto.
Poi la partita: chi si aspettava di vedere in pista un Lodi appagato dell’impresa sin qui effettuata, si sbagliava di grosso e dalle prime battute si capisce che per il Breganze, che solo 5 mesi fa aveva battuto Lodi per 8-0 al Palacastellotti in una partita a senso unico, non sarà facile portare a casa l’ambito torneo. Il Lodi, sostenuto anche dagli atleti del Trissino, gioca molto chiuso e ad ogni ripartenza crea non pochi grattacapi agli avversari. L’atteggiamento è quello giusto: grinta, aggressività, lotta su tutte le palline. Lodi è messo in campomolto bene e quando attacca presenta sempre un giocatore davanti al portiere, grazie a questo riesce a tenere il Breganze molto largo e quindi a creare molto.
Nonostante tutto è il Breganze che passa in vantaggio per primo con un tiro da fuori area. Lodi c’è e pareggia quasi subito. Passa il tempo e sempre da fuori area arriva il 2 a 1 per i padroni di casa. La partita è sempre in equilibrio, Lodi non riesce a riaprila quindi cambia l’atteggiamento difensivo giocando più aperto per indurre l’avversario all’errore ma arrivano anche il terzo ed il quarto goal. Nonostante il risultato rimane al Lodi la soddisfazione di aver messo in grossa difficoltà il Breganze che adirittura negli ultimi minuti si è messo a far “melina” aiutato dalla regola non applicata del conteggio del tempo nella propria metà pista. Al fischio finale è gioia per tutti, vincitori e vinti. Gli abbracci non si sprecano, anche fra allenatori, e dopo le foto di rito la compagine lodigiana entra negli spogliatoi di Breganze armata di bottiglie di acqua a bagnare chiunque fosse presente poi tutti a cantare “lodi - breganze lalalalala”.
Partite finite, è il momento delle premiazioni. Il clima è quello di festa, i complimenti per la squadra lodigiana arrivano da tutti, gli amici del Trissino e dell’UVP ci cercano per una foto di gruppo, un bimbo per ogni squadra è premiatocon una motivazione, il nostro atleta ha avuto in omaggio un paio di ginocchiere perché da attaccante ha giocato per tutto il torneo come portiere e anche con ottimi risultati e i complimenti di Oviedo, che l’ha premiato personalmente.
Ora sono tutti avvisati, Lodi nei prossimi anni potrà dire la sua. Questo risultato non nasce per caso, 5 atleti su dieci di questa squadra quasi un anno fa vincevano a Seynod, in Francia, l’ambito torneo Internazionale (primo posto U10 e miglior giocatore); quest’anno ovunque sono andati (Agrate, Monza, Novara, Seregno, Forte dei Marmi, Montale Rengone, Scandiano, Breganze e Lodi ovviamente) hanno fatto bene. Questi ragazzi, come tutto il settore giovanile dell’Amatori, meritano attenzione da parte della propria Società perché non basta avere la statua (che per definizione è ferma) per credersi la capitale dell’Hockey. In Veneto non ci sono statue ma ci sono persone che lavorano e investono sui giovani perché credono in questo sport, perché lo amano e vogliono che cresca. Basti pensare che a vedere la finale del torneo ci saranno state almeno 500 persone; Sergio Silva, il pluridecorato Sergio Silva, faceva aria con un asciugamani a bimbi di 8-9 anni, tutti facevano qualcosa per rendersi utili; tutte le squadre avevano i propri alti dirigenti a sostenerli.
Amatori credi nei tuoi giovani, valorizzali, non farteli scappare, dai certezze a noi genitori che siamo disposti a tutto per vedere i nostri figli sereni a giocare sulle piste di mezza Italia, non vivere solo di prima squadra. I nostri figli meritano rispetto, lo stesso che tutti i giorni portano verso la propria Società di cui indossano la maglia FIERI ed ORGOGLIOSI di farne parte.