Si discuterà a lungo di questa finale di coppa Italia, certamente anche con toni molto accesi. Lo impone la partita, tiratissima, equilibratissima, punteggiata da tanti episodi che l'hanno condizionata, nel bene e nel male.
Ha vinto il CGC Viareggio. Ha vinto ancora Massimo Mariotti.
C'è tutta la mano e la grinta del tecnico maremmano nel successo strappato dal CGC a Valdagno, ribaltando tutti i pronostici della vigilia. E c'è la firma di Davide Motaran, ex col dente avvelenato (che non ha mai esultato se non al termine della gara), su tre dei cinque gol viareggini e tra questi l'ultimo, quello decisivo, su tiro libero diretto ad una manciata di secondi dalla fine dei supplementari.
Ha vinto il Viareggio, poteva vincere il Valdagno perchè le squadre si sono equivalse: a tratti ha dominato il Viareggio (soprattutto nel primo tempo, chiuso in vantaggio dal Valdagno), a tratti il Valdagno.
Hanno deciso alcuni episodi su cui, come detto, ci sarà molto da dire.
Non ci è piaciuto l'arbitraggio di Bisacco e, soprattutto, di Fermi. Molti errori nelle decisioni determinanti e un gravissimo errore a metà della ripresa quando Oviedo colpisce volontariamente Orlandi (meriterebbe il rosso diretto, si prende solo il blu) e Nicolia protesta aggredendo fisicamente l'arbitro piacentino ma viene salvato da Marozin che lo toglie dalla pista.
Ma sarebbe sbagliato e ingrato nei confronti delle due squadre ridurre il tutto alle decisioni avverse. L'impressione lasciata da questa partita è di un sostanziale equilibrio tra le protagoniste della coppa Italia (e del campionato) destinato a durare a lungo, con il Viareggio che ha dimostrato di avere più fame e più voglia di vincere, e quel pizzico di sangue freddo che in questi casi fa la differenza.
Viene facile scrivere che il Valdagno ha pagato caro i suoi errori, ma avremmo potuto scrivere esattamente l'opposto se ad alzare la coppa fosse stato il Valdagno.
Di certo i padroni di casa pagano ancora una volta la follia di Oviedo, come era avvenuto in Eurolega proprio su questa pista. Sul 2-2 a metà ripresa il portiere del Valdagno, fino a quel momento il migliore in pista in modo indiscutibile, para la punizione di Mirko Bertolucci, ma lascia partire un violento fendente ad Orlandi. Ci starebbe tranquillamente il rosso, ma Fermi è magnanimo e si limita al blu. Senza di lui, però, il Viareggio trova due reti che lo portano sul 4-2. E ci vogliono due rigori perfettidi Rigo (e l'espulsione per 2' di un ottimo Barozzi) per riportare tutto in parità.
Nei supplementari, prima del gol vittoria di Motaran, il Valdagno ha avuto a sua volta la palla del successo per il 15' fallo del Viareggio, ma Antezza, dopo averne realizzate due nel corso della gara, ha sbagliato la punizione della vittoria.
Al di là delle polemiche e anche del risultato, la partita è stata ricca di emozioni e di bel gioco, soprattutto nella prima frazione. Mariotti ha vinto la sfida personale con Marozin: il suo Viareggio è apparso più pericoloso in fase offensiva, ma soprattutto ha imbrigliato il gioco del Valdagno in una ragnatela difensiva quasi perfetta in cui soltanto Nicolia (condizionato da una pallinata involontaria al volto) ha provato a districarsi trovando però un Barozzi quasi insuperabile. Basti dire che dei quattro gol del Valdagno, nessuno è arrivato su azione, ma tutti su punizioni di prima e rigori.
Sabato si replica, sempre qui a Valdagno, questa volta in campionato. Questa volta ci sarà anche il pubblico viareggino, a meno che la questura non prenda ulteriori provvedimenti in seguito ad aclune (limitate) intemperanze del pubblico e ad un (limitato) lancio di oggetti in pista al termine della gara.
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