Sarà pure il mister dei miracoli e della psicologia spicciola applicata allhockey, ma nemmeno se ti chiami Michele Poli riesci a buttar giù il muro della Coppa Italia di A1 con fior fior di campioni che si chiamano Bassano e Prato. Il guru molfettese dellhockey su pista anche questa volta è tornato a casa con le pive nel sacco, e dietro lottimismo del condottiero, si scorgono anche brandelli di sano realismo capaci di rendere comprensibile il perché di una sconfitta.
"La verità è che per la Promove proprio non va la condizione fisica ammette con un pizzico di rassegnazione mister Poli -, e quella tecnica lascia molto a desiderare. A dimostrarlo stanno le numerose occasioni che siamo riusciti a creare nei primi 20 ' ma vanificate da imprecisioni tecniche. Dopo abbiamo avuto un crollo psicofisico, ma ciò che mi preoccupa in assoluto è la condizione atletica: quella tecnica è più facile da migliorare sino il 14 ottobre (inizio del campionato, ndr). I risultati hanno quasi sempre una spiegazione e pure questa triplice sconfitta. Dico quasi perchè negli sport d'invasione non sempre si vince giocando meglio degli avversari, ma segnando un punto più di loro e questo non è il nostro caso".
Certo che con tre sconfitte così (contro il Bassano 54, il Prato ed il Roller Bassano), di punti la Promove ne avrebbe dovuti raccogliere a secchi per mettersi almeno alla pari con gli avversari, visti risultati così eclatanti: 11-2, 11-2 e 7-2 i cappotti nel guardaroba biancorossi, che questanno rischia di ritrovarsi più rifornito del solito se non si adotteranno le necessarie contromisure. Eppure un colpevole, anche se intangibile, cè sempre.
"I risultati sono esclusivamente dovuti alla mancata programmazione della preparazione atletico/tecnica analizza il mister -, se a questo aggiungiamo un po' di demotivazione da parte di qualche elemento e la indisponibilità di atleti del calibro di Onofrio Spadavecchia, Mirco Azzollini, De Pinto, Boccassini e il giovane di sole promesse Maurizio Sinisi, allora i tre risultati ci stanno senza recriminazioni".
Certo anche lanno scorso il Molfetta non fece che una breve apparizione in Coppa Italia, ma poi via via il gruppo crebbe nella preparazione fino a ritrovarsi oggi in A1 e di nuovo con un rapido cammeo che gli ottimisti possono forse leggere dai fausti presagi. Dove guardare quindi?
"Se riusciamo a recuperare un po' di preparazione i reali divari possono essere altri dice Poli ma la verità è figlia del tempo, dovremo aspettare per parlare di pollice verso per la Promove. Intanto si spera nell'abilità del tecnico e dei suoi gladiatori: non nascondo che ci sono lavori in corso e che potrebbero esserci sorprese a breve. Poi io non mi rassegno se da subito qualche atleta demotivato non mi da segnali di ripresa: correrò ai ripari perchè la rosa in questo momento è troppo corta per tenere alti i ritmi della A1".
Il Molfetta le tenta tutte, anche la sperimentazione di una nuova strategia di mercato: campagna acquisti (senza soldi) per uomini di buona volontà (rari) che vogliano rivalutare la propria immagine giocando in A1 gratis. Poi magari qualcosa la prendono pure, forse. Ma come dice il proverbio: prima servi, e poi chiedi.
Marianna La Forgia
Gazzetta del Mezzogiorno
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