Conquistati i primi tre punti di questo europeo, il CT azzurro Massimo Mariotti commenta con moderata soddisfazione il 9-0 rifilato all'Inghilterra, partendo dalla preparazione che ha portato la nazionale a Paredes.
"Per questa nazionale, composta per buona parte da giocatori non avvezzi alle competizioni internazionali, quella di oggi era quasi una prima e, al di là del valore dell'avversario, era una partita che temevo per quello che sarebbe stato l'atteggiamento dei ragazzi. Nel corso della nostra preparazione non siamo riuscit a fare nemmeno una partita amichevole perchè non c'erano squadre che avessero già iniziato la preparazione, al contrario di quanto hanno fatto Spagna, Portogallo e Francia. Tutto sommato sono soddisfatto: nel primo tempo abbiamo iniziato molto contratti, volevamo strafare e qualcuno sentiva il bisogno di dimostrare di meritare la maglia azzurra. Il risultato è stato un gioco poco organico e con qualche errore. Col passare dei minuti abbiamo preso le misure a noi stessi più che agli avversari e le cose hanno cominciato a girare al meglio".
Oggi è stata una partita buona per far giocare tutti e Mariotti non si sottrare a qualche sottolineatura sulle prestazioni dei suoi.
"Nel complesso i giocatori hanno fatto quanto mi aspettavo. Barozzi ha chiuso la porta quando la difesa ha commesso alcuni errori lasciando spazio al tiro inglese, mentre Gnata si è giocato al meglio il suo esordio. Motaran è partito contratto, forse sorpreso dal peso della fascia da capitano, ma si è riscattato nel finale. Chi è entrato subito in partita è stato Nicoletti che ha dettato i tempi e si è preso anche il lusso di segnare tre reti. L'esordio dei tre oriundi è stato positivo: i gol di Ambrosio e Nicolas ci hanno aperto la strada e, con un po' di precisione in più, il loro peso poteva essere anche più determinante. Anche De Oro ha fatto un lavoro importante perchè è un altro uomo in grado di dare profondità alla squadra. Festa e Illuzzi hanno messo la loro firma sulla partita e sciolto le tensioni dell'esordio, così come De Palma".
Archiviata l'Inghilterra, domani arriva la Spagna e sarà tutta un'altra musica.
"I campioni d'Europa in carica giocano con una naturalezza impressionante e ci sono superiori. Quello che a noi richiede attenzione maniacale e una grande preparazione, per loro è quasi innato. E' questo il frutto di un lavoro lungo che in Spagna fanno da anni e che noi abbiamo appena iniziato. Quest'anno, a differenza del passato, anche la Spagna ha un gap rilevante quando mette in pista le seconde linee e questo potrebbe essere uno spiraglio. A noi serve la partita perfetta, poi vedremo".