Mariotti: 'Encomiabili, nulla da rimproverare ai miei'

FOLLONICA. Il taccuino pieno di occasioni tutte di marca azzurra, ma obbligato a registrare i due gol del Barcellona in pratica negli unici due tiri in porta del primo tempo. A raccontarlo si rischia di passare per visionari, ma la prima frazione della eurosfida fra Etruria e Barcellona è forse una delle migliori prestazioni mandate in scena quest’anno dal Follonica campione d’Italia e del mondo in carica. Episodi, centimetri, furbizia e un pizzico di fortuna che ballano da una parte o dall’altra decidono l’inerzia della gara, e sotto per 0-2 contro la più forte squadra del pianeta diventa difficile recuperare. Anche al Capannino.
Se serviva una ulteriore conferma al fatto che il doppio confronto fra maremmani e catalani è in pratica la finale anticipata adesso i dubbi sono spazzati via, senza perdersi in troppi calcoli dopo l’1-3 gli azzurri adesso dovranno vincere sempre e comunque anche al Palau a febbraio. Missione difficile, quasi impossibile. Ma dopo aver visto la prestazione di sabato è d’obbligo crederci almeno fino a prova contraria. “Quelle scese in pista sono le due squadre più forti d’Europa, a prescindere da chi arriverà alla final four – spiega Mirko Bertolucci – queste partite vengono decise da episodi, non dobbiamo rammaricarci di niente perché siamo stati alla pari del Barcellona per tutta la partita, anzi: negli ultimi 15 minuti del primo tempo siamo stati anche superiori e li abbiamo messi sotto in maniera evidente. Ma quando crei tanto e non capitalizzi le 6 o 7 occasioni nitide che ci siamo procurati poi le cose si complicano e quando sbagli contro squadre del genere prima o poi arriva il conto, oggi sarà per la sfortuna, sarà per la bravura di Egurrola è andata male. Loro sono stati bravissimi a capitalizzare le uniche due vere grandi occasioni avute nel primo tempo, poi la gara si è incanalata nei binari da loro desiderati. Al di là di come andrà l’Eurolega quest’anno – conclude Mirko – che per noi dopo stasera è complicata e non poco, sono contento perché nonostante gli anni che passano la nostra squadra rimane competitiva e finché giochiamo così il futuro sarà comunque sempre roseo, basta eliminare gli alti e bassi degli ultimi due mesi.”
Un po’ il pensiero di Massimo Mariotti, amareggiato per il risultato ma non per la prestazione del Follonica che paga troppo a caro prezzo le uniche due occasioni create dal Barcellona nel primo tempo. “L’Etruria nel primo tempo ha giocato una delle più belle partite che si sono viste a Follonica – spiega il tecnico azzurro – i giocatori hanno dato tutto quello che avevano e vanno ringraziati per quanto fatto; il Barcellona ha capitalizzato il 110% di quanto creato: il primo gol è arrivato su punizione battuta in maniera per me non regolare (il fallo era più avanti e la pallina era in movimento, ndc), siamo andati a concludere in porta almeno 7 volte di cui tre in maniera nitida, Egurrola ha preso tutto e sugli episodi siamo stati puniti anche troppo. E’ normale poi che nel secondo tempo devi fare la partita e concedi inevitabili varchi agli avversari ma nonostante tutto il parziale della ripresa è 1-1. Sono convinto che stasera la squadra sia stata encomiabile, di fronte c’era un grande avversario che però ha capitalizzato più di quando abbia meritato sul campo”. Da decifrare l’espulsione di Borregan, visto che da quel momento tutti i fischi sono sembrati andare a senso unico verso il Barcellona. “Quest’anno la finale si gioca a Barcellona, è chiaro chi debba arrivarci – nota Mariotti – basta vedere gli episodi: il gol dell’1-0 irregolare, se quello che ha detto più volte Borregan all’arbitro lo dice un giocatore del Follonica smette di giocare (un commento inopportuno sulla madre del direttore di gara, ndc), poi in una gara i fischi dubbi ci stanno, non discuto, rimarco solo che il Follonica ha giocato una grande partita e che la finale si giocherà a Barcellona”. Chiaro il concetto?

FOLLONICA. Sorride, stringe le mani a tutti, telefona in Catalogna sulle ali dell’entusiasmo. Perché Quim Pauls sa che dopo sabato sera la final four è molto più vicina. Il tecnico catalano non sminuisce però la prova del Follonica, anzi. “In questi ultimi due anni Follonica e Barcellona hanno dimostrato di essere le squadre più forti d’Europa – conferma l’allenatore dei detentori della Champions – oggi era una partita importante sia perché è il primo scontro diretto dell’anno ma anche perché, rispetto al passato, era la prima volta che il Barcellona arrivava alla sfida in Italia senza avere un risultato favorevole alle spalle ma partendo dallo 0-0. Di solito dovevamo difendere un risultato acquisito, stavolta abbiamo dovuto giocarci le nostre possibilità costruendo qualcosa e non arroccandosi su quanto già costruito. Credo che il Barcellona sia stato alla fine dei conti superiore, i giocatori hanno lavorato tantissimo in pista e sono riusciti ad arginare il più possibile le iniziative del Follonica che infatti ha segnato solo una rete. Riuscire a limitare così tanto l’Etruria in casa propria è un compito difficile, abbiamo contato su un portiere fenomenale e su una difesa che si è impegnata tanto per questo risultato, nel secondo tempo abbiamo avuto anche le occasioni per segnare almeno un gol in più”.
In classifica Barcellona che schizza a quota 6 mentre il Vilanova raggiunge il Follonica dopo il successo per 4-2 in casa del Wimmis. Prossima giornata il 15 dicembre, Follonica che riceve gli svizzeri mentre a Vilanova andrà in scena un delicato derby catalano che potrebbe riaprire il discorso qualificazione. Domani per il Follonica torna invece il campionato con l’arrivo al Capannino del Lodi.

Michele Nannini