Quando Gimenez ha sbagliato il tiro diretto del possibile pareggio con il Prato a meno di un secondo dalla sirena finale, la pista di Matera si è trasformata in un ring. Una parte del pubblico ha invaso il recinto di gioco e tra gli atleti sono volate parole grosse e non solo queste. Il risultato di tutto questo si rispecchia nelle decisioni odierne del Giudice Unico che ha fermato per due giornate Valerio Antezza, reo di avere colpito un giocatore avversario (Andrea Malagoli del Prato) con un pugno in fronte e per altrettanti turni il portiere del Prato Enrico Gianassi, colpevole di aver colpito con il bastone un giocatore della squadra avversaria.
A causa del comportamento del pubblico, il Matera è stato oggetto di una pesante multa di 1.000 euro; alcuni supporters hanno infatti scavalcato le balaustre e uno di loro ha colpito alla schiena un giocatore avversario (il portiere del Prato Ganassi, che poi ha reagito). Inoltre una tifosa inveiva nei confronti degli arbitri (e che il comportamento di una singola persona sia riportato nella motivazione di una sentenza così pesante è qualcosa che rasenta il ridicolo).
Giornata ricca di lavoro anche in serie A2 dove spiccano i due turni per Matteo De Marco del Modena. Stessa "pena" inflitta ad Antezza e Gianassi, ma motivazione di tutt'altro tenore: "Espulso definitivamente in quanto, a seguito di una collisione fortuita con un giocatore avversario che si trovava ancora a terra, lo colpiva con il bastone sulla fronte senza utilizzare violenza".
Appare evidente che, nonostante il recente cambio del giudice unico (le sentenze odierne sono emesse dal nuovo GUN Maurizio Colangelo), resta un serio problema nell'amministrazione della giustizia sportiva se un gesto palesemente violento come una bastonata volontaria o un pugno in faccia a gioco fermo sono puniti alla stesso modo di un gesto privo di violenza o, addirittura, come delle proteste nei confronti degli arbitri, come è accaduto all'allenatore del Montecchio Precalcino Giorgio Carraro (2 giornate di squalifica poichè espulso definitivamente "in quanto proferiva ad alta voce una frase irriverente nei confronti dell'Ufficiale di Gara").
Al nuovo giudice unico auguriamo buon lavoro, ne ha davvero bisogno. E ci auguriamo che l'avvocato Colangelo venga presto dotato di strumenti indispensabili come un "codice delle pene" che chiarisca, una volta per tutte, che differenza corre tra usare il bastone e usare la lingua.