Da sabato mattina la Lega Hockey ha il suo nuovo presidente; anzi, il suo antico. Leo Siegel è stato infatti confermato alla guida del "sindacato" dei club di serie A1 dalle 43 società di hockey pista (25) e hockey inline (18). Al presidente uscente sono andati 26 voti (circa il 60%), mentre lo sfidante Davide Malagoli si è fermato a quota 17 (circa 40%).
Anche se il voto è segreto, è abbastanza semplice valutare come si sono mosse le società. Nell'hockey su pista nulla cambia rispetto agli ultimi due anni. Le società che hanno votato contro Siegel sono le stesse 10 che si erano espresse contro il nuovo Statuto della Lega Hockey approvato un mese fa e ricalcano la divisione che esiste ormai da un paio d'anni, con pochissime variazioni. Con Malagoli sono schierate sei società venete (Breganze, Trissino, Roller Bassano, Sandrigo, Montecchio Precalcino, Thiene) oltre a SPV Viareggio, Sarzana, Matera e Pieve 010. Anche considerando soltanto l'hockey su pista, le percentuali non cambiano: il 60% sta con Siegel, il 40% con Malagoli.
I numeri, dunque, sono quelli di sempre e la discesa in campo di Davide Malagoli non è bastata a mutarli. Quello che cambia, invece, è che oggi l'opposizione interna alla Lega Hockey ha un nome e un volto nuovi con cui Siegel dovrà in qualche modo fare i conti. Non è una novità da poco, dato che fino ai ieri le voci di dissenso erano riferite o al Pool vicentino (quindi a una organizzazione di tipo territoriale) o al presidente dell'SPV Viareggio ed ex consigliere federale Claudio Bicicchi (quindi a una contrapposizione soprattutto personale con il segretario della Lega Hockey Cesare Ariatti).
Leo Siegel, politico di lungo corso, lo ha capito subito e non ha caso ha voluto al suo fianco proprio Malagoli nel suo breve ringraziamento successivo alla rielezione: "La conferma da parte della maggioranza delle società mi lusinga ed la conferma del buon lavoro svolto da tutti -ha detto Siegel- Il momento è difficile, in particolare per il nostro sport, quindi c’è bisogno del contributo di tutti. Davide Malagoli ed io siamo divisi dall’anagrafica, ma siamo uniti dal fatto di essere uomini di sport. Oggi non ci sono né vincitori né vinti, ma deve uscire vincente il nostro sport. Quindi la nostra porta rimane aperta a tutti, via Ponte Seveso deve diventare anche la tua casa" ha concluso rivolgendosi direttamente a Malagoli. Il tempo dirà se, con Malagoli a capo di un nutrito gruppo di società, sarà possibile appianare i contrasti apparsi evidenti negli ultimi mesi.
Nel nuovo consiglio direttivo della Lega Hockey, per quanto riguarda l'hockey su pista, è composto dal vice presidente del Giovinazzo Vito Favuzzi, dal consigliere dell'Amatori Lodi Raoul Frugoni, dal consiglire del Follonica Giuliano Poccetti e dal vice presidente del Valdagno 1938 Sergio Sperman. Per l'hockey inline ci saranno il presidente dell'Asiago Fabio Forte, il vice presidente del Milano 24 Antonio Cappellari, il presidente del Cittadella Mauro Pierobon e il presidente dell'Invicta Modena Giuseppe Molinari. I nuovi revisori dei conti sono Cesare Baiardi (Amatori Modena ) e Paola Savi per l'inline. I primi atti del rieletto presidente saranno la nomina del segretario generale e del capo ufficio stampa; scontate le riconferme di Cesare Ariatti e Alberto Ambrogi.
Il rinnovo dei vertici della Lega Hockey chiude una lunga fase elettorale iniziata oltre un anno fa con le elezioni Federali. Ora Lega Hockey e Fihp dovranno a breve sedersi allo stesso tavolo per appianare quelle divergenze che da mesi tengono l'hockey su pista completamente bloccato.