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Le "pagelle" dei portieri di A2: tanti giovani sui quali puntare


Pubblichiamo un resoconto dettagliato sui portieri che sono stati i protagonisti del campionato di serie A2. Li passiamo in rassegna squadra per squadra a partire da colui che si è confermato il migliore: il portiere dell'SPV Viareggio Marco Bandieri.

Scritto da Portierinelcuore - Pubblicato il 26/04/2013 - 15:35 - Ultima modifica 03/05/2013 - 17:16

ATTENZIONE: dietro lo pseudonimo di "Portierinelcuore" non c'è Luca Maria Ventra.

AS VIAREGGIO (Marco Bandieri)
Non c’era miglior momento per Marco Bandieri di ricevere il premio della Lega Hockey per la speciale classifica dei portieri vinta la scorsa stagione. Il suo Viareggio ha vinto il campionato di serie A2 e lui ne è l’assoluto protagonista. Grande soddisfazione per il ragazzo cresciuto nel C.G.C. Viareggio che ha  subito la rivalità con Leonardo Barozzi con cui ha condiviso tutto il percorso nell’attività giovanile. La scelta di lasciare la sua Viareggio per un lungo peregrinare: Follonica in serie A2, Castiglione della Pescaia alle spalle di Fontana, Forte dei Marmi alle spalle di Dal Zotto, la scelta poco felice di Modena in serie A2; poi, come d’incanto, quando sembrava quasi difficile per lui trovare una collocazione adeguata, ecco la seconda chance a Castiglione, questa volta da protagonista in serie A2. La tranquillità della maremma rilancia il viareggino che arriva ai play-off per la promozione in serie A1. Il ritorno a Viareggio e la definitiva consacrazione nella sua città. Una annata perfetta per lui, condita da alcune perle; ma se parare un tiro di prima all’ultimo secondo per un portiere è un godimento assoluto (vedi la gara contro lo Scandiano) personalmente lo avevo visto in azione all’inizio stagione a Bassano e lo avevo già visto in palla, anche se molto nervoso,; poi un amico mi ha parlato di una gara a Vercelli al limite della perfezione, per concludere MATURO CON LODE  la serie A1 lo vedrà protagonista nella prossima stagione.

CORREGGIO HOCKEY (Marco Pellacani e Giacomo Malavasi)
“Che Casino Mattia Carboni” il tecnico Correggese ha alternato i portieri per buona parte della stagione  ha messo in scena il remake della “Scelta di Sophie” con lui nel ruolo che fu Meryl Streep, però lui a differenza del film quella scelta non l’ha mai fatta in maniera decisa. Per ricapitolare la storia della “porta del Correggio”, il Correggio nell’estate sceglie Marco Pellacani portiere titolare della nazionale Under 20, bronzo allo scorso mondiale under 20 alle spalle di Gnata per sostituire  Ferrari alle prese con problemi fisici, manda Morlini in prestito a Modena e mette Giacomo Malavasi che la scorsa stagione aveva avuto un buon minutaggio in serie A2 alle sue spalle. Sino a questo punto il tutto non fa una grinza, sino a che  mister Carboni inizia il valzer delle alternanze, e anche a uno scafato come me che da molti anni segue le vicende dei portieri non riesce più di seguire un filo logico. Il mio concetto è che in porta le gerarchie devono essere ben definite, ci deve essere un primo e un secondo portiere; se poi il secondo “ruba” il posto al titolare, bisogna dargli fiducia incondizionata e continuare con lui senza tornare sui propri passi. Ma venendo  agli attori: BENE Giacomo Malavasi che, forte dell’esperienza della scorsa stagione, ha giocato ottime gare. Io lo vidi a Montecchio quando il Correggio vinse per cinque a quattro e in quella partita giocò un primo tempo al limite della perfezione e lasciò la pista complice un cartellino immeritato inflitto dall’arbitro Ferraro. I pochi minuti finali del primo tempo e la seconda parte di gara la giocò Pellacani che nonostante la vittoria emiliana non mi convinse. MENO BENE Marco Pellacani: il biondo emiliano è arrivato a Correggio per essere, assieme a Jara e De Pietri, uno degli uomini che dovevano fare la differenza, invece si è fatto travolgere da questa alternanza, non hai mai lasciato veramente il suo segno in una partita; gli auguro comunque che in questo finale di stagione mi smentisca e che torni quello che stupì tutti da giovanissimo nel primo anno di serie A2  che gli valse la convocazione in nazionale. Voglio invece segnalare Giacomo Malavasi a Tommaso Colamaria: con il campionato disputato non può essere ignorato nelle convocazioni della nazionale under 20.

HOCKEY PIEVE 010 (Luca Dal Bello)
Il campionato di Luca Dal Bello rispecchia quello del Pieve, un ottimo campionato; ma per chi come me segue l’hockey dall’età della pietra non sono certamente una scoperta le prestazioni  del talentuoso portiere lodigiano classe 1988. La scuola lodigiana è sempre stata magnanima nello sfornare portieri di talento e Passolunghi (1983), Losi (1986) e Dal Bello (1988)  rispecchiano l’ultima produzione di portieri di qualità. Luca Dal Bello è certamente il meno  qualitativo dei tre  (manca forse di altre doti) e molti sono i dubbi nel vederlo disputare un Campionato di Serie A1 da titolare.  Portiere di posizione ma con una buone dose di esplosività,  per la serie A2 è un eccellenza: se la Pieve occupa quel posto in classifica, gran merito è anche il suo.

CAF CGN PORDENONE   (Riccardo Pozzato)
Pippo o Super Pippo, Riccardo “Pane” Pozzato sembra incarnare al meglio il personaggio di Walt Disney. Riccardo Pozzato  classe 1992, fin da ragazzino  è sempre stato un portiere che alternava prestazioni mirabolanti a partite decisamente storte e forse, come il personaggio di Disney ,anche lui in certe occasioni mangia un'arachide e si trasforma diventando un super-portiere. Se non si crede a questo basta  prendere il telefono e chiamare Andrea Facchini, mister dell’ AS Viareggio, e ti garantisce che quando il suo Viareggio ha perso a Pordenone ha visto fare a Pozzato cose incredibili: ad amici il tecnico toscano ha detto che se il Pordenone avesse avuto Cunegatti in porta, il Viareggio avrebbe vinto con almeno tre reti di scarto. Ricky ha fatto durante la stagione prestazioni eccezionali. Se poi  invece parli con chi lo ha visto alla Pieve o sabato scorso a Modena ti raccontano tutto il contrario: disastroso. Alla Pieve mister Paghi lo ha pure sostituito. Personalmente considero Riccardo Pozzato uno dei migliori talenti espressi in quella generazione di portieri; ricordo che  lui fece il terzo portiere in nazionale a due portieri che giocano entrambi in serie A1, ma vi posso garantire che sulle emergenze e sulle conclusioni ravvicinate non è inferiore a nessuno dei due, anzi…. A Riccardo manca solamente la continuità nelle prestazioni, ma lo considero, dopo Bandieri, il miglior portiere della serie A2 2012-2013.

HOCKEY ROLLER SCANDIANO  (Andrea Lucchi)
Non parlerò di Andrea Lucchi, non perché non stimo il portiere emiliano, certamente uno dei migliori di questa categoria, ma mi sembra inutile raccontare di un portiere classe 1982 che nel lontano 2007-2008 giocava titolare nel Modena in serie A1 e solo le non felici vicende societarie del Modena Hockey lo hanno visto scaraventato nel baratro della serie B. Andrea Lucchi è il portiere giusto, sempre che lui sia stimolato e che non si voglia cercare il foresto, per qualsiasi squadra emiliana che si affacciasse alla serie A1, magari da mettere a fianco a un giovane. UNA SICUREZZA.

HOCKEY SANDRIGO (Fabio Catellan  e Andrea Bigarella)
"Bisogna avere il caos dentro di sè per generare una stella danzante"; starà pensando all’aforisma di Nietzsche Andrea Bigarella quando pensa il suo percorso a Sandrigo. Il Biga ruba due stagioni fa letteralmente il posto a Riccardo Pozzato nella gestione Zonta. Badate bene lui classe 1994 gioca in serie A2 titolare come se ora giocasse titolare un 1996; piace a tutti, nasce il caso Pozzato che la scorsa stagione si ritaglia un posto nella serie B del Sandrigo e quest’anno emigra a Pordenone. Tutti pensano che il gigante sandricense sia pronto a spiccare definitivamente il volo, ma  il Sandrigo cosa fa: invece di dare fiducia incondizionata al ragazzo prende Fabio Catellan, che penso tutti conoscano il valore tecnico. Fabio Catellan è portiere che non ha bisogno di presentazioni, un ragazzo cui solo la sfortuna ha negato importanti palcoscenici. In questo “caos”  Andrea Bigarella è la stella danzante che deve emergere definitivamente, anche se resta  un rebus importante da risolvere che è quello del binomio Catellan-Bigarella; questa coppia di portieri, per il mio modesto parere, sarebbe opportuno rimanesse solamente in caso di promozione in serie A1, dove allora il giovane emergente e l’esperto avrebbe un senso. Ma se invece la squadra di Fausto Pozzan rimanesse in serie A2, non avrebbe nessun senso riproporre questo binomio. E non me ne voglia Fabio ma la società dovrebbe puntare dritta su Biga.  Per tornare al giovane portiere mancino, nel finale di stagione sta riconquistando la fiducia da parte di tutti: i mezzi ci sono tutti, anche per conquistare il titolo italiano under 20.

AMATORI VERCELLI (Simone Motaran)
Vale la stessa cosa detta per Andrea Lucchi, ma in questo caso si parla di un portiere che ha giocato ad altissimi livelli. Il gigante vercellese ha pure disputato un Campionato del Mondo senior come vice Stagi a San Josè in California. Inutile giudicare un portiere che, seppur ancora trentenne, non chiede quasi più nulla a uno sport che comunque fin da giovanissimo lo aveva proiettato in palcoscenici importanti. Il suo è comunque un campionato positivo. Auguro personalmente a Simone di ritrovare gli stimoli per condurre il Vercelli nei palcoscenici a lui consoni.

MONTECCHIO PRECALCINO (Marco Todeschini  e Marco Vidale)
Consiglio per Marco Vidale: “cercare una buona fattucchiera”. Mi arrivano voci contrastanti: alcuni mi dicono che è infortunato, altri  mi dicono che vuole smettere. Certo che a lui è successo proprio di tutto: oltre a non esser stato convocato a un campionato europeo in maniera a dir poco discutibile, dopo aver lasciato Bassano per andare a giocare altrove gli è toccato vedere che, dopo anni di integrità fisica, Cunegatti si è infortuna lasciando ben sei partite a Paoli. Il due volte Campione d’Italia under 20 anche a Montecchio non è stato fortunato. Giunto nella nuova società dopo il fulmine a ciel sereno dell’esclusione azzurra, è arrivato “cotto” alla partenza della nuova avventura. Non ha saputo reagire al maltolto, ha subito un infortunio  di cui non si è capita la gravità  e ha lasciato il posto a Marco Todeschini classe 1986 che io definirei l’usato sicuro, un portiere oramai collaudato per la serie A2 che garantisce tranquillità e risultati. Tornando a Vidale, lo avevo visto nella partita contro il Correggio dove osservai pure Pellacani e Malavasi, e non vidi più il ragazzo sicuro che avevo visto a Trissino alle finali giovanili; purtroppo in un'estate gli era stata tolta la sua miglior dote, quella della sicurezza. 

ROLLER BASSANO (Alberto Zanin)
Non volevo finisse così per Alberto Zanin, l’ex ragazzo del Centro Giovanile, classe 1991, il portiere  che a mio avviso più è cresciuto costantemente  partendo dalla categoria under 13 esino alla prima squadra. Cosa è successo a questo ragazzo che mi aveva stupito per la caparbietà con la quale era cresciuto?  Aveva la voglia di hockey, aveva la voglia di emergere. Parlando con lui lo avevo visto determinato, non si sentiva inferiore a nessuno (giustamente). Quando ora chiedo di lui mi dicono che ha problemi fisici, che non è perfettamente guarito dall’infortunio della scorsa stagione. L’ho visto giocare almeno tre volte quest’anno, e l’ho visto come se si fosse rotto qualcosa nel suo giocattolo preferito; ha disputato un’annata sportiva da pizza e birra, da scapoli e ammogliati come tutto il suo Roller, ed è per questo che non lo voglio giudicare. Però voglio consigliare a lui, visto che si vociferava già la scorsa estate che avrebbe lasciato il Roller, che cerchi stimoli altrove. Deve ritrovare la voglia che aveva e per lui non è detto che nell’arco di due o tre stagioni si riaprano le porte di una maglia da titolare in serie A1.

MODENA HOCKEY  (Mattia Rescigno e Roberto Morlini)
Lo stesso Mattia Rescigno di sempre: alti e bassi, parate mirabolanti ed enormi ingenuità; però in questa stagione, se il Modena dovesse trovare l’inaspettata salvezza, darei a lui qualcosa in più di un semplice merito. E' rimasto a galla anche in momenti in cui la barca pareva affondare, l’ho visto è mi è anche piaciuto per il modo di affrontare la gara: potrebbe diventare il miglior portiere emiliano se continua sugli standard di questa stagione. Per Roberto Morlini solamente due partite e mezzo in una stagione dove cercava nuovi stimoli: su di lui ho scritto tantissimo in passato e credo sempre che sia un portiere con dei mezzi notevoli.

CRESH EBOLI (Gaetano Picca e Pierpaolo De Maio)
Due situazioni completamenti differenti per un portiere esperto come Gaetano Picca e un esordiente come Pier Paolo De Maio: uno ha giocato pochissime partite quelle che la squadra campana sperava e provava a vincere e Gaetano Picca da portiere esperto ha dato certamente  un grosso contributo ai punti conquistati dalla squadra di Gallotta; l’altro è stato mandato un poco allo sbaraglio e la sua media di oltre 10 reti nella classifica speciale dei portieri ne è lo specchio. Non voglio giudicare questo ragazzo classe 1994 che io avevo anche ammirato in alcune finali giovanili di categoria. Per lui questa stagione resterà certamente un incubo. Un consiglio: quando si cade bisogna rialzarsi in fretta e continuare la corsa.

 

Parole chiave: Serie A2,
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