Il nomignolo, questa volta, era davvero a portata di mano, ed in pochi hanno saputo resistere. Così è subito diventato la strana coppia il tandem Giacomo Cascella Giuseppe Tappo Molteni che, da circa un mese, ha assunto la direzione tecnica della Semaflex Seregno Hockey. Una coppia in cui i compiti sono ben delineati.
Lallenamento lo conduce Giacomo - spiega Tappo Molteni mentre io mi occupo della preparazione dei portieri. Durante la partita io intervengo soltanto nella gestione dei cambi e nella scelta di chiamare un time-out, cioè nelle situazioni più difficili da gestire per un allenatore-giocatore.
Già, perché con Cascella è tornato a vedersi quel doppio ruolo che in casa Semaflex non ha mai avuto tantissimi estimatori.
In effetti - conferma Cascella - questa è una soluzione di emergenza, non quella ottimale. Quando mi è stato chiesto di allenare la squadra, ho accettato ma ho subito chiesto che fosse una situazione temporanea o che, almeno, fossi affiancato da qualcuno nella gestione della gara. Sono contento che questo qualcuno sia il Tappo, che è uno dellambiente e con cui ho un buon rapporto che dura da molti anni, da quando giocavamo insieme nel Seregno della terza promozione in serie A1.
Non lasciatemi da solo!. E la preoccupazione di quanti, per amore o per forza, hanno ricoperto il doppio ruolo: Mi ricordo racconta Molteni Antonio Livramento (leggenda assoluta dellhockey mondiale) allenatore-giocatore a Lodi: neppure lui riteneva facilmente conciliabili le due incombenze.
E, per non lasciare da solo Cascella, è stato reclutato il Tappo. Che, dopo essere stato con i Frogs sin dalla primissima ora, durante lestate si era ritrovato inspiegabilmente relegato tra gli spettatori. Ed ora torna in grande stile: lo consideri una rivincita?
No, nessuna rivincita. Solo mi dispiace di aver trovato la squadra in queste condizioni psicologiche: i nostri sono giocatori che hanno un grande cuore, meritano condizioni di classifica e di morale migliori di quelle attuali!
Ti sei chiesto come mai, in estate, ti sei trovato ai margini della squadra?
Perché mi hanno messo il cappello: Tappo è un polemico!. In realtà ormai ho cinquantanni, sono diventato saggio. Ma ci sono leggende che continuano a rimanere in circolazione, come quella secondo cui un portiere non potrà mai essere un buon allenatore.
Il saggio Molteni non teme il dualismo con Cascella: ci sono ruoli precisi, e poi credo che vediamo lhockey allo stesso modo.
Giacomo Cascella, per parte sua, conferma: Sì, un hockey fatto soprattutto di gestione della palla e di azioni in contropiede. E, soprattutto, grande lavoro in allenamento: è quello che ho cercato di portare in queste settimane, mi pare di vedere già qualche risultato in termini di coesione della squadra.
Due in panchina, ve bene. Due che vedono lhockey allo stesso modo, fantastico. Ma, in caso di divergenza, quale opinione prevale?
La mia risponde Molteni con una battuta decido io, perché sono il più anziano!
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