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La Spagna non molla lo scettro e trionfa anche a San Juan: 5-4 all'Argentina


Finisce con il trionfo della Spagna e l'enorme delusione dell'Argentina il 40esimo campionato del mondo di San Juan. Nella finale trionfano gli ora quadricampioni del mondo per 5-4 al termine di una partita condotta sempre in vantaggio. Un titolo meritato al termine di una finale tatticamente perfetta, impreziosita dalle prodezze dei campioni iberici. Terzo posto al Portogallo. Prossima edizione nel 2013 in Angola.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 02/10/2011 - 02:53 - Ultima modifica 10/10/2011 - 08:21

I campioni del mondo della Spagna.

Foto Marzia Cattini

ARGENTINA-SPAGNA 4-5 (primo tempo: 1-2)
MARCATORI: 4.31 Ordeig, 8.17 Torra, 12.35 Paez. Nella ripresa: 3.12 Bargallò, 3.26 Alvarez, 6.40 Panadero, 6.51 Gil, 14.15 Alvarez, 19.44 E.Garcia.
ARGENTINA: M.Alvarez, Ordoñez, Velazquez, E.Gacia, R.Garica, Abalos, Alvarez, Paez, Nicolia, Kennan. All. Martinazzo.
SPAGNA: Fernandez, Panadero, Ordeig, Torra, Roca, Bargallò, Marin, Gual, Gil, Trabal. All. Feriche.
ARBITRI: Joaquin Pinto e Josè Monteiro (Portogallo)
SPETTATORI: oltre 7000.

Guarda le foto delle premiazioni.

Cambial la sede, cambiano gli avversari, cambiano persino i protagonisti con la "camiseta roja". Quello che non cambia è l'esito: San Josè 2005, Montreux 2007, Vigo 2009, San Juan 2011: è sempre Spagna campione del mondo.
Quattro titoli consecutivi per la squadra più forte del mondo. E quattro titoli consecutivi per l'allenatore più bravo del mondo: Carlos Feriche, costante di questi trionfi. Non è la prima volta che una nazionale vince il mondiale per quattro volte di fila. Al Portogallo è successo due volte, ma bisogna andare indietro all'hockey preistorico: dal 1947 al 1950 (il mondiale coincideva con l'europeo e si giocava tutti gli anni) e dal 1956 al 1952. In entrambi i casi, però, il Portogallo potè giocare due edizioni in casa, mentre la Spagna ha trionfato davanti al suo pubblico solo a Vigo.
E questo non è l'unico record che va in frantumi. Da questa sera Pedro Gil e Guillem Trabal sono gli unici due hockeyisti spagnoli a poter vantare un palmares personale di cinque titoli mondiali vinti (oltre a quelli citati, anche quello del 2001 sempre a San Juan). E, sempre da questa sera, la Spagna raggiunge il Portogallo in testa alla classifica del maggior numero di mondiali vinti: le due nazionali ne hanno conquistati 15 ciascuno. (grazie a Giorgio Tomaino per le note statistiche).

La Spagna che ieri ha rischiato di perdere la semifinale contro il Mozambico, oggi non si è vista. La Spagna è stata pressochè perfetta: difesa a uomo asfissiante sui giocatori argentini e manovre di attacco rapide, contropiedi velocissimi, tiri da fuori quando serve.
Di fronte una Argentina quasi intimorita dal peso del dover vincere a tutti i costi per il suo pubblico, le oltre 7mila persone che già due ore prima del fischio di inizio gremivano le tribune dell'Aldo Cantoni.
Feriche parte da Trabal, Ordeig, Torra, Bargallo e Gual. Martinazzo da KennanEmanuel e Reinaldo Garcia, Abalos e Alvarez.
La Spagna parte subito fortissimo e, dopo un paio di interventi di Kennan, trova il gol con un missile dalla distanza di Ordeig. Nemmeno il tempo di reagire che, con una azione velocissima, la Spagna è già sul 2-0 con Torra.
Martinazzo corre ai ripari e sostituisce Abalos con Paez e la velocità della manovra argentina ci guadagna. E' proprio Paez che riscalda gli animi del pubblico argentino con una botta secca che lascia di sasso anche un super portiere come Trabal.
E' forse il momento migliore dell'Argentina che diventa ancora più pungente quando Nicolia prende il posto di Emanuel Garcia. La Spagna fatica a contenere e si carica di falli: alla fine del primo tempo la situazione sarà di 1-6 a favore dei padroni di casa.

La ripresa è una emozione continua. La Spagna prova a chiudere il conto con Bargallò che da sinistra si infila nella difesa argentina con uno strepitoso controllo della pallina e segna il 3-1. Nemmeno il tempo di gioire che un assist al bacio di Paez pesca pronto Alvarez che riporta sotto l'Argentina.
E' solo questione di tempo, però. La Spagna ha voglia di chiudere i conti e raddoppia nuovamente il vantaggio con Panadero, abilissimo a controllare ad una mano in area e a mettere dentro il 4-2. Palla al centro, pallina rubata da Pedro Gil che accelera sulla sinistra e sorprende Kennan per il gol del 5-2.
Partita virtualmente finita: la Spagna inizia a controllare il gioco e ad allungare i tempi; l'Argentina va in forcing, ma quando conquista pallina manca la lucidità sufficiente per impostare il recupero. 
Ad aiutare i padroni di casa arriva il decimo fallo spagnolo e la punizione che Alvarez trasforma in seconda battuta (con contestazioni spagnole per stecca alta). La pressione argentina si fa ancora più forte, ma i padroni di casa si intestardiscono a tirare da fuori e quello che portano a casa sono solo i rimbalzi sui parastinchi dei difensori spagnoli. 
Nell'ultimo minuto l'Argentina trova un rigore generoso che Emanuel Garcia trasforma riaprendo virtualmente il match a 16" dalla sirena; ma la Spagna prende la pallina e la difende fino alla conquista (o meglio, alla riconquista) del titolo di campione del mondo.

A completare il podio mondiale c'è il Portogallo che, nella finale per il 3° posto, batte agevolmente il Mozambico con il risultato di 9-2.

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Tutti i numeri del mondiale di San Juan
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Tabellone 1°/8° posto
Tabellone 9°/16° posto 

Parole chiave: Mondiale San Juan, Argentina, Spagna, Portogallo, Angola,
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