La Prefettura di Lucca vieta l'accesso del buon senso alla Final Eight di Forte dei Marmi

Questa volta non se lo aspettava nessuno che dalla Prefettura di Lucca calasse la mannaia dei divieti nei confronti delle tifoserie ospiti. Non di certo il Forte dei Marmi, organizzatore della manifestazione, che con i funzionari della Questura aveva dettagliatamente pianificato gli orari delle partite e i reciproci compiti per garantire a tutti di poter assistere alla manifestazione. Non di certo la Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, rassicurata dal certosino e puntuale lavoro del club versiliese, ma anche rinfrancata dai precedenti specifici della manifestazione.
E invece, quello che lo scorso anno si è potuto fare a Follonica, praticamente con le stesse squadre e con le stesse tifoserie (con Valdagno al posto del Matera), oggi non si riesce a fare a Forte dei Marmi: 100 chilometri di distanza, ma sembra di essere in un altro paese. Un paese dove il buon senso non ha diritto di cittadinanza.
La settimana scorsa, quando la Prefettura ha di fatto preso la decisione di accanirsi di nuovo contro l'hockey su pista massacrandone, dopo la finale scudetto dello scorso anno, anche la prossima Final Eight di Coppa Italia (con danni economici a 5 zeri per gli organizzatori), ci hanno provato tutti a far ragionare il Prefetto di Lucca. I dirigenti del Forte dei Marmi per primi, il presidente FIHP Sabatino Aracu a ruota. Tutto inutile; tutto rimbalzato da un muro di gomma che separa le vellutate stanze in cui lavora il Prefetto dal mondo reale in cui si arrabatta lo sport dilettantistico.
L'hockey su prepara a vivere un'altro grande evento mutilato in Versilia. Ma potrebbe essere l'ultimo. Tra gli addetti ai lavori c'è chi avanza la proposta di escludere l'area di pertinenza della Prefettura di Lucca dai territori in cui organizzare finali di qualunque tipo e gare di play off scudetto di qualunque livello, costringendo i club della zona a giocare in campo neutro, ma preservando l'hockey da decisioni esterne e non controllabili, gravemente lesive della propria immagine. Sarebbe certamente una decisione estrema, ma estremo è  l'insofferenza che il Prefetto di Lucca dimostra nei confronti di questo sport, stagione dopo stagione.