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La Caf annulla la sentenza del giudice: è incompetente. Prato in A1, Vercelli in A2


Il Giudice Unico è incompetente in materia. Con questa lapidaria motivazione la Corte Federale ha cancellato la sentenza del Giudice Unico che riportava il Vercelli in serie A1. Il ricorso era stato presentato dal Prato che rischiava seriamente di tornare in A2. I piemontesi disputeranno il campionato di A2, i toscani restano in massima serie. Ma il presidente Tarsia non si arrende: "Andremo ancora avanti con i ricorsi".

Scritto da Redazione - Pubblicato il 13/10/2011 - 15:30 - Ultima modifica 19/10/2011 - 23:50

La Corte di Appello Federale ha annullato la sentenza del Giudice Unico e ripristinando le decisioni assunte dal Settore Tecnico lo scorso 4 agosto: Vercelli in serie A2 per mancanza dei requisiti obbligatori per le squadre di massima categoria e Prato ripescato al suo posto nella prima serie.
La decisione è stata presa nel pomeriggio di oggi dopo aver ascoltato il presidente del Prato 1954 Massimiliano Giardi che, come parte interessata, aveva presentato ricorso contro la sentenza assunta dal Giudice Unico la settimana scorsa.

Quasi banale nella sua semplicità, ma inoppugnabile, la motivazione della Caf: "considerato l'art. 52 del Regolamento di Giustizia e Disciplina che disciplina le competenze del Giudice Unico Nazionale e rilevata l'assenza di competenza in materia, si delibera di annullare il provvedimento impugnato dichiarando l'incompetenza (rectius giurisdizione) a decidere del Giudice Unico Nazionale".
Nella giornata di venerdì, la sentenza completa della Caf entra maggiormente nel dettagio:
"La Società Hockey Prato -si legge nel documento definitivo- ha proposto appello avverso il provvedimento disciplinare del G.U.N. di cui in  epigrafe,  con  cui  veniva deliberato  di  accogliere  il ricorso  della Società  Amatori Hockey Vercelli, annullando, di conseguenza, il provvedimento di esclusione dal Campionato di Serie  A1 adottato  dal Settore  Tecnico  del FIHP con il C.U. n. 2 del 04.08.2011,  e, per l’effetto, di riammettere a detto Campionato la Società ricorrente. Premetteva la appellante di essere portatrice di interesse diretto alla impugnazione ex art. 57, 1c, Reg. Giust.. Rilevava, poi, l’incompetenza in materia del Giudice Sportivo ai sensi degli artt. 66, punti a, b e c dello Statuto Federale e 52, punto 1 e 2 del Reg. Giust.. Chiedeva quindi l’annullamento della impugnata decisione per difetto di competenza. La Commissione ritiene fondato il motivo di impugnazione in quanto il richiamato art. 52 Reg. Giust. non comprende tra le competenze del Giudice Sportivo Nazionale, elencate, in maniera che deve  ritenersi  tassativa,  nei  punti  2  e 3, la  materia  in  oggetto  (non  prevista,  peraltro, nemmeno nel parimenti richiamato art. 66 dello Statuto)".

In effetti, l'art. 52 del Regolamento di Giustizia e Disciplina elenca in modo molto preciso le materie su cui il Giudice Unico può esprimersi, escludendo di fatto tutte le altre. Ecco il testo del secondo comma che riguarda l'hockey:

Al Giudice Sportivo Nazionale per l'hockey sono attribuite le seguenti competenze: 
a) omologa tutte le gare ufficiali a carattere nazionale svoltesi nell'ambito della Federazione; 
b) decide sui reclami presentati in occasione di tali gare; 
c) adotta in prima istanza tutti i provvedimenti disciplinari; 
d) adotta tutti i provvedimenti concernenti la cessazione, la decadenza e lo scioglimento del vincolo che lega l'atleta alla Società di appartenenza;
e) decide, in prima istanza, l'opposizione proposta dalla Società alla domanda di trasferimento. 

Da notare che il Giudice Unico si era dichiarato incompetente in occasione del primo ricorso del Vercelli che si oppose ad una decisione analoga presa dalla Lega Nazionale Hockey. Il Giudice non fece altrettanto, invece, quando le stesse norme assunte dalla Lega Hockey vennero ribadite dal Settore tecnico della Federazione.

Dunque, il Prato resta in serie A1 e il Vercelli torna in serie A2 e con questa configurazione inizieranno, tra dieci giorni, i due campionati.
Si chiude così (almeno per il momento) una vicenda complessa e certamente poco edificante, che ha tenuto sulle spine l'hockey italiano per più di quattro mesi. Si apre, però, una necessaria discussione su come sia stato possibile determinare un tale caos nella interpretazione delle norme che Federazione e Lega hanno stratificato nel tempo, evidentemente in modo non univoco e chiaro. Lo stesso presidente del Prato Massimiliano Giardi, pur soddisfatto per avere ottenuto la permanenza in serie A1, non si nasconde il problema che "in questa vicenda l'hockey ci ha perso qualcosa".

Ovviamente amareggiato il presidente dell'Amatori Vercelli Salvatore Tarsia che però non si arrende: "Stasera ci incontreremo con i dirigenti e con il nostro avvocato, ma l'intenzione è quella di percorrere tutti i gradi di giudizio possibili". E alla domanda se il Vercelli scenderà comunque in pista sabato 22 nel campionato di A2 Tarsia risponde: "Non so, vedremo. Puntavamo ad una serie A1 a 15 squadre con anche il Prato. Tutto quello che è avvenuto di ha distrutto, decideremo cosa fare nelle prossime ore".

Parole chiave: Caso Vercelli, Hockey Prato 54, Amatori Vercelli,
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