Chiamarla una trasferta da incubo è dire poco, il disagio provato nella giornata di ieri dalla prima squadra del Forte dei Marmi, partita con un giorno di anticipo alla volta di Molfetta proprio perché temeva l'inclemenza del tempo, è indescrivibile: quindici ore per arrivare a fare meno di 300 chilometri, dieci di queste passate fermi, chiusi su due minibus, sotto una continua tormenta di neve, con solo un po' d'acqua, niente da mangiare e, soprattutto, nessuna assistenza materiale nè informazione adeguata. Del resto, che ci si creda o no, ieri era venerdì 17.
Già da giorni si parlava di allarme meteo per neve, per questo la Società rossoblù aveva cercato di organizzarsi al meglio e non potendo disporre del suo vettore abituale nè potendo viaggiare in aereo, come inizialmente previsto, in quanto non c'è stata la disponibilità di un offerta adeguata, era stato deciso di effettuare la trasferta con due minibus, uno del settore giovanile e l'altro messo gentilmente a disposizione dallo sponsor Alimac, partendo però con un giorno di anticipo al fine di evitare possibili problemi durante il viaggio.
Dopo aver consultato il sito di autostrada.it e visualizzato attraverso le web cam che c'era neve solo nel primo tratto della Firenze ' mare, fino all'altezza di Pistoia, i due minibus sono partiti abbastanza tranquilli, solo che nel frattempo, la situazione meteo è cambiata in maniera repentina e purtroppo, dopo appena un'ora di viaggio, è iniziato a nevicare in maniera abbondante e, passati dall'autostrada A11 alla A1, è successo l'imprevedibile.
A quanto è stato possibile sapere, tra Firenze sud e Incisa, quindi una trentina di chilometri dopo rispetto alla posizione del Forte, alcuni mezzi pesanti, causa la neve e la mancanza di catene o gomme adeguate, si erano intraversati, bloccando di fatto il traffico, traffico che da quel momento non si è praticamente più mosso se non per pochi chilometri nell'arco di dieci ore.
Dieci ore che la squadra rossoblù ha trascorso chiusa nei rispettivi minibus, con fuori una tormenta di neve che si è calmata solo dopo le ore 21.00, dieci ore in cui la squadra ha avuto a disposizione solo un po' d'acqua da bere e assolutamente nulla da mangiare, e se si pensa che era partita alle ore 13.00 senza che tutti i giocatori, vuoi perché usciti dal lavoro o impegnati a scuola, avessero effettivamente pranzato, ad un certo punto la fame è diventata insopportabile.
Ore passate ad ascoltare Isoradio per cercare di capire la situazione, presi in giro anche dal presunto intervento della Protezione Civile con bevande calde e altre generi di conforto, dove si è vista solo una pattuglia di Polizia Stradale e un operaio della Società Autostrade, tutti impossibilitati a dare la benché minima informazione, e sinceramente, visto in che condizioni stavano operando, era anche impossibile contestargli qualsiasi cosa.
Nelle prime ore del blocco, già scoraggiati dal nevicare continuo e dall'impossibilità di muoversi, abbiamo avvertito Lega Hockey e Società del Molfetta chiedendo di poter rinunciare alla trasferta, in modo da poter gestire al meglio la situazione, purtroppo, se da parte della Lega c'è stata una disponibilità, seppur condizionata dal verificare gli ulteriori sviluppi della giornata, da parte dei dirigenti del Molfetta c'è stata assoluta indifferenza e contrarietà, con buona pace della sportività.
Man mano che le ore passavano la situazione diventava sempre più insopportabile, quando alle 21 ha smesso di nevicare e siamo potuti scendere dai minibus, ci siamo spostati a piedi per renderci conto della situazione e dopo diversi chilometri, giunti al primo svincolo di uscita, abbiamo ritrovato la stessa pattuglia di Polizia che avevamo incontrato ore prima che presidiava l'uscita impedendo che fosse utilizzata in quanto, già diversi mezzi si erano avventurati nell'anello di svincolo rimanendo bloccati lungo le rampe a causa della neve abbondante.
Dopo diverse trattative, non tanto nostre quanto delle altre numerose persone presenti, è stato consentito di uscire ma solo ai mezzi provvisti di catene o pneumatici da neve, cosa comunque non facile in quanto, nell'incolonnamento dei mezzi, che ormai occupavano ben quattro corsie, compresa quella di emergenza, mancava una effettiva possibilità di muoversi; ci si è riusciti andando di auto in auto, di camion in camion, chiedendo ed a volte forzando, che chi non era in grado od interessato ad uscire a Scandicci, che si mettesse in qualche modo da parte per far uscire gli altri. A parte alcuni episodi con litigi o scambi di parole non certo edificanti, la situazione si è andata lentamente sbloccando e verso mezzanotte anche i nostri minibus sono riusciti a prendere lo svincolo ed uscire.
Tutto risolto? Nemmeno per sogno! L'uscita di Scandicci dà sulla FiPiLi, superstrada Firenze-Pisa-Livorno, che, in direzione mare era chiusa e di fatti era presente una coda di automezzi anche li, mentre in direzione Firenze, c'era altrettanta coda a causa di un incidente sul Ponte all'Indiano, ponte che collega la superstrada all'ingresso dell'altra autostrada Firenze-Mare.
L'opzione è stata comunque di andare in direzione della città fiorentina, anche per cercare un punto di ristoro, all'una siamo giunti alle porte di Firenze ed abbiamo trovato una pizzeria che stava chiudendo, abbiamo fatto presente la situazione, che eravamo stati bloccati in autostrada e non mangiavamo da dodici ore, e sono stati disponibilissimi e ancora li vogliamo ringraziare.
Prima, al momento di uscire dall'autostrada, pagando naturalmente il biglietto nonostante la scandalosa attesa, sia il casellante dell'autostrada che un'altra pattuglia di Polizia incontrata più avanti, non avevamo potuto darci informazioni certe sulla effettiva situazione, indicando nella giornata di oggi, il possibile sblocco della viabilità.
Sulla base di quelle scarse indicazione abbiamo deciso di ritornare a Forte dei Marmi, riservandoci di valutare la soluzione al mattino seguente.
Dopo aver attraversato con non pochi problemi la città di Firenze cercando di rientrare in autostrada direttamente sulla Firenze-Mare, indicata come in gran parte praticabile, con disagi solo all'altezza di Montecatini, abbiamo intrapreso il viaggio di ritorno, passando sotto l'innesto con l'A1, si vedevano ancora tutti i mezzi bloccati e la coda che si estendeva in direzione nord ed anche lungo la Firenze-Mare, con una coda di auto e camion che impossibilitati ad entrare sull'autosole, arrivava fin quasi a Prato Ovest.
A quel punto è maturata la decisione che, una volta rientrati a Forte dei Marmi, avremmo comunicato la nostra rinuncia a proseguire la trasferta, prima di tutto per rispetto dei giocatori, ai quali non era umanamente possibile chiedere di rimettersi in viaggio dopo una giornata così estenuante, e poi comunque, non c'era la minima certezza di poter raggiungere Molfetta.
Oggi la Lega Hockey, viste proprio le condizioni meteo, non solo ha disposto il rinvio della gara tra Forte dei Marmi e Molfetta, ma anche quello di altre società e, a livello toscano, è stata altresì disposta la sospensione di tutti i campionati giovanili.
La Società rossoblu è indignata per quanto successo. Il Presidente Tosi, bloccato anche lui con la squadra, ieri sera era assolutamente scoraggiato, oggi rassegnato: 'tanto non sarà attribuita nessuna responsabilità ne tantomeno ci saranno risarcimenti per il tempo e le ore passate in uno stato di indescrivibile disagio, non oso pensare se quanto accaduto ieri alla prima squadra del Forte avesse visto invece coinvolta una formazione giovanile, bene ha fatto oggi Martini a bloccare i campionati giovanili, ma non si dovrebbe arrivare a questo, purtroppo la mia rimarrà una delle tante voci indignate ma poi si perderà nel nulla, mentre l'amarezza per quello che abbiamo vissuto ieri rimarrà a lungo.