Il Portogallo ferma la corsa dell'Italia vincendo nettamente per 3-0 il primo degli scontri diretti destinati a decidere le sorti di questo campionato europeo under 17. E' un KO che ridimensiona ma non cancella le speranze azzurre, anche se ora diventa fondamentale la sfida di domani mattina alle 11.30 ora italiana contro la Spagna, da vincere possibilmente con un buon margine per poi continuare a sperare.
L'Italia paga l'approccio sbagliato alla gara. Gli azzurri appaiono da subito intimoriti e disorientati, quasi spaventati di fronte a un avversario che invece sarebbe stato alla loro portata. Lo si nota dai tanti errori in fase difensiva, con palline regalate ad un Portogallo che pure spreca molto, soprattutto nel primo tempo. E lo si nota dall'insistenza con cui l'Italia cerca il tiro da lontano, spesso da lontanissimo, soprattutto con un Compagno che non trova quasi mai la mira giusta per rendersi pericoloso. E con un Compagno che si limita sostanzialmente a tirare da fuori, la squadra non gira e le occasioni latitano. E quelle che ci sono vengono puntualmente sprecate. A tutto questo va aggiunto il nervosismo causato negli azzurri dal metro arbitrale piuttosto severo, peraltro coerente con quanto visto nelle altre partite di questo europeo, che costa due tiri di rigore e due tiri diretti contro, mentre il Portogallo si ferma a quota 9 falli di squadra.
Colamaria sceglie Zampoli per la porta e conferma il quartetto: Nadini, Ehimi, Compagno e Ninci. Ferrao risponde con Edo, Lima, Neves, Ferreira e Trabulo. La tensione si taglia col coltello, soprattutto in casa azzurra. Nei primi minuti sono tanti gli errori gratuiti degli azzurrini che, evidentemente, sentono la pressione del match. Il Portogallo gioca più sciolto, soprattutto in attacco dove i giocatori si cercano e si trovano con maggiore frequenza e precisione. A scaldare le mani di Edo ci pensa Ehimi dopo nemmeno due minuti con una conclusione parata. Gli azzurrini si intestardiscono con i tiri da fuori di Compagno, ma la pallina quasi mai arriva dalle parti del portiere portoghese, vuoi per l'intervento puntuale in chiusura dei difensori, vuoi per la mira imprecisa. Il palo colpito dal Portogallo dopo nemmeno 3' di gioco è il primo campanello d'allarme. Zampoli deve intervenire anche al 5' quando Compagno perde pallina e favorisce il contropiede lusitano. Sono le prove generali del gol che arriva al 6': ancora una pallina persa in zona centrale, ancora un contropiede e questa volta Zampoli non è preciso nella chiusura sul primo palo: 1-0. Il gol sveglia l'Italia che costruisce buone occasioni prima con uno slalom personale di Nadini, poi con una doppia conclusione di Nadini (parata) e successiva ribattuta di Compagno (fuori di poco). Il Portogallo ha l'occasione per raddoppiare quando Ninci commette fallo in area, ma Pereira spedisce la pallina sul palo. Nell'ultima parte del primo tempo Zampoli fa buona guardia e qualche volta è costretto agli straordinari come al 10' quando interviene due volte nella stessa azione o all'ultima azione del tempo quando toglie la pallina del 2-0 dal sette. In mezzo, un contropiede 3 contro 2 per gli azzurri che però non riescono ad essere incisivi.
La ripresa si apre con una grande occasione per gli azzurri, ma il tiro a botta sicura di Compagno dopo la respinta del portiere finisce fuori. Il Portogallo, che pure allunga ad arte la propria manovra fino al limite dei 40 secondi, non sta a guardare e Zampoli deve intervenire due volte al 3'. Al 5' c'è il primo cambio dell'Italia con l'ingresso di Costenaro per Nadini. Subito dopo, un fallo di bastone nell'area italiana viene punito con un secondo rigore per gli azzurri, ma Zampoli para a Neves sia il rigore che la ribattuta, tenendo a galla gli azzurri. E' una situazione che, però, dura poco. Al 6' una chiusura alla balaustra di Compagno viene giudicata meritevole di cartellino blu e Santos trasforma abilmente la punizione di prima portando il Portogallo sul 2-0. E' il momento chiave della partita perchè l'Italia va in confusione e non riesce a recuperare equilibrio. Gli azzurri si buttano avanti a capofitto e gli errori gratuiti non fanno che aumentare. Per rimediare a uno di questi errori, Nadini commette fallo da espulsione e lascia nuovamente gli azzurri con l'uomo in meno. Dal dischetto il Portogallo non chiude il match; anzi, durante il powerplay lusitano l'occasione migliore la crea l'Italia con un passaggio illuminante di Ehimi che smarca Compagno che però non riesce ad imprimere forza al tiro. Intanto il Portogallo sale fino a 9 falli. Nel forcing finale, una pallina persa a centropista regala a Pereira l'occasione del 3-0 che chiude la partita.
Il Portogallo ha vinto con pieno merito la partita, anche se il punteggio di 3-0 non rappresenta certo la differenza di valori tra le due squadre. La differenza l'ha fatta l'atteggiamento: determinato e diligente quello dei portoghesi, ben più timoroso quello degli azzurri che hanno poche ore per risollevarsi perchè domani mattina c'è subito la Spagna. Le speranze di medaglia rimangono integre, anche se per confermare l'oro di Gujan Mestras servirà una prestazione super contro gli iberici e almeno un infortunio dei portoghesi.
Clicca qui per risultati e classifica dell'Europeo U17 di Luso.
Clicca qui per rivedere la partita Portogallo-Italia
PORTOGALLO-ITALIA 3-0 (primo tempo: 1-0)
MARCATORI: 6.06 Neves. Nella ripresa: 5.36 Santos, 13.21 Pereira.
PORTOGALLO: Edo, Ramos, Lima, Neves, Pereira, Pinho, Ferreira, Santos, Trabulo, Mendes. All. Ferrão.
ITALIA: Perroni, Costenaro, Sgaria, Nadini, Ninci, Deinite, Compagno, Toniolo, Ehimi, Zampoli. All. Colamaria.
ARBITRI: Tavera e Gonzales (Spagna).
ESPULSI PER 2' nella ripresa Compagno e Nadini.