Guarda il
Tabellino
Guarda il quadro completo della
seconda fase
L'Italia chiude il campionato europeo di Oviedo al terzo posto e conquista la medaglia di bronzo. Un risultato non scontato alla vigilia che permette alla Federazione Italiana di centrare l'obiettivo con cui la spedizione in terra spagnola era iniziata.
Il successo decisivo è arrivato al termine di una finale per il terzo posto giocata fino all'ultimo minuto contro una Francia molto più combattiva e compatta di quella affrontata nella prima partita di questo europeo. Per sconfiggere i transalpini c'è voluta la miglior nazionale vista in questi sei giorni al palasport di Oviedo; oltre ad una difesa attenta, gli azzurri hanno fatto vedere qualcosa di buono anche in fase offensiva, grazie soprattutto ad un Domenico Illuzzi che ha riscosso la fiducia piena di Cupisti e l'ha ripagata con una prestazione di ottimo livello. Una notizia due volte buona, dato che l'attaccante del Giovinazzo è il giocatore più giovane della comitiva azzurra.
Nella finale con la Francia non sono mancati momenti difficili. La Francia ha a lungo contestato la prima rete azzurra, segnata da Travasino, sul cui tiro la pallina è entrata in porta probabilmente da un buco nella rete francese. L'Italia ha comunque legittimato il proprio successo portandosi all'intervallo sul 3-1 grazie alla rete di Illuzzi e alla doppietta di Travasino.
Nella ripresa, quando i francesi si sono portati sotto dopo pochi minuti, gli azzurri hanno resistito al loro forcing, hanno provato ad allungare con Cocco sul 4-2 e poi hanno fatto muro di fronte agli assalti finali della Francia che, ancora una volta, ha dovuto alzare bandiera bianca.
Il terzo posto dell'Italia è senza ombra di dubbio un ottimo piazzamento per gli uomini di Cupisti sulle possibilità dei quali non sono mancati dubbi nei giorni scorsi. Questo successo non risolve, però, i problemi della nazionale azzurra che, sei confronti di Spagna e Portogallo, ha mostrato un gap tecnico ancora molto evidente.
Un elogio particolare lo meritano i tifosi italiani che sono stati a fianco della nazionale dal primo all'ultimo giorno. In particolare i ragazzi di Lodi, comparsi sulle tribune lunedì 21 luglio e sempre presenti a tifare Italia a dispetto delle critiche, delle polemiche e delle discussioni tra addetti ai lavori. Solo perchè la maglia azzurra è un patrimonio di tutto l'hockey su pista italiano.
Grazie anche a loro.