ITALIA-CILE 4-0 (primo tempo: 2-0)
MARCATORI: 14.07 M.Bertolucci, 14.43 Motaran. Nella ripresa: 1.45 e 3.01 M.Bertolucci.
ITALIA: Losi, Motaran, Orlandi, E.Mariotti, Palagi, Tataranni, M.Bertolucci, Illuzzi, A.Bertolucci, Barozzi. All. M.Mariotti.
CILE: Armijo, Illanes, Castro, Diaz, Osorio, Carmona, Fernandez, Andrade, Escudero. All. Lleira.
ARBITRI: Daniel Costa (Ar) e Oscar Valverde (Spa).
Guarda le foto di Italia-Cile.
L'Italia conquista il 5' posto al mondiale di San Juan centrando così l'obiettivo più realistico di questa spedizione: migliorare il 7' posto di Vigo e mettere la prossima nazionale, necessariamente rinnovata e con meno esperienza, nelle condizioni di poter tornare nella elite dell'hockey mondiale.
Gli azzurri battono in scioltezza un buon Cile con il risultato di 4-0, con un gol di Davide Motaran e la tripletta di Mirko Bertolucci, sceso in pista con la fascia di capitano (fino a ieri sul braccio di Enrico Mariotti). Il perchè di questa scelta lo si è capito in conferenza stampa (vedi il video in questa pagina) quando Mirko Bertolucci ha dato di fatto l'addio alla maglia azzurra "perche puoi essere preparato e bravo finchè vuoi -ha detto il fuoriclasse viareggino- ma contro l'età che ti presenta il conto non puoi farci nulla".
La partita tra Italia-Cile ha visto l'Italia di Massimo Mariotti seguire il solito copione. Avvio di partita a uomo per prendere confidenza con il match, poi passaggio alla difesa a zona per colpire in contropiede. Con la differenza che, non essendo il Cile nè la Spagna nè l'Argentina, gli azzurri hanno avuto modo di fare gioco al di là delle azioni di contropiede.
Per sbloccare la situazione ci vuole però tutta la classe di Mirko Bertolucci che segna un gol assolutamente personale: ruba palla, si invola in contropiede solitario, mette a sedere il portiere e deposita la pallina in rete nonostante il fallo del difensore cileno. Una manciata di secondi e Davide Motaran raddoppia con un tiro dalla distanza a difesa cilena schierata.
L'Italia chiude il discorso all'inizio della ripresa ed è ancora Mirko Bertolucci a salire in cattedra: dopo 1.45 devia in porta dal secondo palo un preciso assist a mezza altezza di Orlandi; un gol alla Pablo Alvarez che scatena l'entusiasmo del pubblico. Due minuti più tardi è Mariotti a lanciarlo con precisione e a metterlo a tu per tu con il portiere che viene battuto per la quarta volta.
In una partita in cui gli azurri hanno moltissime occasioni per passare da una larga vittoria a una goleada, una menzione la merita Leonardo Barozzi che riesce a tenere la porta inviolata frustrando tutte le occasioni dei cileni.
Il frutto del lavoro fatto da Massimo Mariotti per questo mondiale è già evidente se si guarda a quello che accadrà fra due anni in Angola. Grazie al quinto posto, l'Italia sarà inserita nel girone D dove troverà come testa di serie il Mozambico (battuto dal Portogallo nella finale per il terzo posto) e a completare il gruppo le nazionali di Colombia e Stati Uniti.
Ecco perchè il quinto posto era tanto importante: per mettere la nazionale del futuro, che avrà certamente un tasso di esperienza minore di questa, nelle condizioni di iniziare un mondiale contro avversari abbordabili e con la concreta possibilità di ritornare presto tra le prime quattro del mondo e qui restare.
Ora però inizia il lavoro più difficile: formare un nucleo ampio di giocatori dotati di talento in grado di rimpiazzare gradualmente i "vecchietti" che hanno ridato dignità all'hockey azzurro, divertendo il pubblico di San Juan, meritando il rispetto delle grandi e uscendo di scena tra gli applausi di questo mondiale vissuto da protagonisti.
Ai dieci azzurri che hanno indossato con onore la maglia azzurra, ai tecnici e a tutti i componenti della delegazione italiana a San Juan non possiamo che dire: grazie, ragazzi.
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