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L'Ingraph Seregno cade in casa e dice addio ai play off


Se non è una sentenza definitiva poco ci manca. l'Ingraph di Tommaso Colamaria vanifica con una sciagurata prestazione interna contro la Breganze quanto di buono fatto vedere nelle ultime settimane. Adesso i play off sono una chimera.

Scritto da Hockey Seregno - Pubblicato il 07/02/2010
SEREGNO - BREGANZE 4-7
SEREGNO: Ortogni (p), Marchini, Pellice, Rodriguez, Lombino, Gomez, Santeramo, Cavani, Amato, Volpe (p). All. Colamaria
BREGANZE: Bonatto (p), Nicoletti, Berto, Dal Santo, Ghirardello, Deoro Marinaro, Garcia, Crovadore, Cocco, Gnata (p). All. Marozin
ARBITRI: Bisacco e Andrisani
MARCATORI PRIMO TEMPO: 1'27 Deoro Marinaro (B), 3'11 Rodriguez (S), 8'04 Garcia (B), 24'31 Garcia (B), 24'52 rig. Rodriguez (S),
MARCATORI SECONDO TEMPO: 4'12 Cocco (B), 8'35 Ghirardello (B), 17'59 Garcia (B), 18'59 Rodriguez (S), 22'47 Rodriguez (S), 23'36 Garcia.
ESPULSIONI PRIMO TEMPO: 24'50 Garcia (B).
ESPULSIONI SECONDO TEMPO: 21'59 Nicoletti (B).
SPETTATORI 380 circa.

Se non è una sentenza definitiva poco ci manca. Vanifica con una sciagurata prestazione interna contro la Breganze quanto di buono fatto vedere nelle ultime settimane l'Ingraph di Tommaso Colamaria che con la pesante battuta d'arresto del PalaPorada contro la Sorgente Breganze (che si conferma squadra decisamente di qualità) si allontana forse in maniera definitiva dai playoff, ora distanti ben cinque lunghezze complice il netto successo del Sarzana. E' un'Ingraph da dimenticare quella vista sabato sera, le ampie rotazioni (rientravano Pellice e Amato) non favoriscono i biancoverdi che, eccezion fatta per Rodriguez (l'unico ad andare a segno) sembrano lontani parenti di quelli ammirati Valdagno. Infelice il rientro di Pellice, male anche gli altri in una gara sostanzialmente dominata dal Breganze dall'inizio alla fine. Apre le danze Deoro Marinaro con un tiro preciso dalla trequarti, ma almeno in avvio di gara il Seregno riesce a tenere testa alla compagine allenata da Marozin. Rodriguez in mischia trova l'1 a 1 dopo che la conclusione di Gomez era stata rimpallata e, complici anche i sei falli fischiati agli ospiti nei primi sei minuti, il pubblico del PalaPorada comincia a prendere coraggio. La doccia fredda sul tifo biancoverde non tarda però ad arrivare: ci pensa Garcia a spegnere sul nascere i sogni di gloria seregnesi andando a segno con la complicità della difesa brianzola e di Ortogni, riuscendo ad alzarsi da solo la pallina e realizzare un gol comunque di pregevole fattura. Copione simile anche nel finale del tempo, quando Pellice perde palla e consente a Garcia con un pallonetto calibrato che Ortogni non riesce a smanacciare. A tenere in vita il Seregno, sotto di due reti ad una manciata di secondi dalla conclusione del primo tempo è il rigore procurato e trasformato da Rodriguez, concesso dai direttori di gara per un fallo di Garcia. C'è comunque partita, almeno sino all'intervallo perchè poi il match del PalaPorada diventerà un monolo del Breganze. Dopo 4' Cocco va a segno da posizione defilata beffando Ortogni e l'Ingraph si scioglie. Rodriguez non va a bersaglio sulla punizione concessa per il decimo fallo di squadra degli ospiti, non fallisce invece Ghirardello che a centro area raccoglie l'assist di Cocco per portare la Sorgente Camonda addirittura sul 5-2. Cala qui il sipario sul PalaPorada, il pubblico di fede biancoverde rumoreggia e dimostra di non gradire quanto il Seregno sta mostrando sul parquet del palazzetto brianzolo, Garcia intanto porta i suoi sul 6-2 non fallendo sulla punizione di prima (10° fallo), mentre dall'altra parte l'unico a crederci è Rodrguez che con un tiro da lontano porta i suoi a meno tre (3-6). Siamo ormai al “garbage time”, tempo spazzatura, nel finale c'è spazio per un errore di Gomez che non va neppure al tiro sulla punizione di prima, per un rigore parato da Ortogni (conclusione di Cocco), per due punizioni fallite da entrambe le squadre al 15° fallo e per le ultime due marcature, quelle di Rodriguez (4-6) e Garcia (4-7), autore di una prova sontuosa. Chi si aspettava un po' di sana rabbia agonistica dopo il match sostanzialmente “rubacchiato” a Valdagno è rimasto profondamente deluso...

Marco Caldirola
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