Tra i biancorossi erano indisponibili Agrimi, Spadavecchia e Sinisi mentre il Prato doveva fare a meno di Uribe, Polverini, Stagi e Soria. Il Molfetta parte forte e dopo un tenace pressing iniziale, in unazione di contropiede è Azzollini, servito magnificamente da Persia, a trafiggere il portiere ospite Dal Zotto per luno a zero biancorosso. Il Molfetta sembra in palla ma è solo unillusione in quanto sale in cattedra il duo delle meraviglie Antezza-Tataranni: i due siglano 5 reti e insieme a alla doppietta di Caciagli fanno dilagare il Prato. Il Molfetta risponde con uniniziativa insidiosa di Azzollini e soprattutto con la rete di capitan De Robertis che insacca ancora su assist di Persia. Nel finale del primo tempo cè gloria anche per lallenatore-giocatore Bernardini con la prima frazione che si chiude 8 a 2 per la squadra biancoblu.
Il secondo tempo si apre con ancora con il duo Tataranni-Antezza in evidenza : i molfettesi, infatti, soffrono tanto la velocità e la tecnica di Antezza ed il fiuto del gol di Tataranni, il quale mette a segno altre tre reti. A tale dominio cerca di opporsi laltro materano in pista, quello biancorosso, vale a dire Daniele Persia che prima lascia partire un bolide da circa venti metri che trafigge il portiere ospite o poi confeziona la sua doppietta personale con un tap-in vincente in area avversaria. Nelle battute finali il promettente giovane del vivaio biancorosso, Angione, prima fallisce un rigore poi si rifà trasformando un calcio di punizione. Il Prato risponde con le marcature di Caciagli e ancora di Antezza mentre proprio in concomitanza del suono della sirena è Lezoche ad andare a segno con unazione personale. La gara si chiude così 14 a 6 in favore del Prato. Tra gli ospiti hanno ben impressionato Tataranni e soprattutto Valerio Antezza, sicuramente uno degli hockeisti con più talento visti al Pala Don Sturzo. Nel Molfetta, buona la prestazione di Persia, che oltre a due assist e due reti, offre un prezioso contributo sia in fase difensiva che in quella offensiva.
Si chiude così una delle peggiori stagioni nella storia dellHockey Club Molfetta : 25 sconfitte e un pareggio, nessuna vittoria e più di 200 reti incassate. Una retrocessione amara e nel modo in cui è avvenuta anche umiliante. Una debacle in cui, minime sono le colpe della squadra, un team diviso al proprio interno, soprattutto a causa di scelte societarie discutibili. Anzi, molti giocatori vanno comunque elogiati, perché nonostante disputassero la serie A1, hanno giocato solo per il gusto di giocare e non per interessi economici. Per questa retrocessione e la concomitante anarchia creatasi allinterno dello spogliatoio, le colpe maggiori sono, a nostro parere, soprattutto della società, la quale con la promozione in A1 ha tentato di fare il grande salto che si è rivelato però un salto nel buio. La dirigenza si è rivelata inadeguata per tener testa ad un campionato professionistico come la A1 e soprattutto la politica del a chi tutto a chi niente nei confronti dei giocatori non ha pagato assolutamente. E però inutile piangersi addosso, bisogna subito programmare il prossimo campionato di A2 e ripartire dai validi elementi da cui è formata la squadra biancorossa: giocatori che tante soddisfazioni hanno dato agli sportivi molfettesi in questi anni e che siamo sicuri ci faranno dimenticare in fretta questa sfortunata stagione.
Massimiliano Napoli
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