Si è svolta ieri, martedì 28 ottobre alle ore 18.00, la conferenza stampa indetta dalla dirigenza dellHockey Novara, nella quale il presidente Massimo Rapetto ha voluto manifestare unulteriore volta, la necessità urgente di ricevere un sostegno in termini economici dallimprenditoria locale e dallAmministrazione cittadina.
Presenti allevento i giornalisti di tutte le testate più rappresentative, nazionali e locali, a testimonianza di come la società abbia voluto mettere in evidenza tale situazione.
Una conferenza nella quale non si è mai fatto accenno ai risultati sportivi della squadra, bensì soltanto ad unindifferenza più che evidente nei confronti di tale problematica, che rischia seriamente di privare la città di Novara della sua compagine più blasonata.
Si è nuovamente fatto accenno alla proposta avanzata da una solida società inglese, con legami anche in altri sport, che sarebbe intenzionata a rilevare parte delle quote societarie. Ciò potrebbe influire, naturalmente, anche su altri aspetti molto concreti. Principalmente il rischio di un fallimento, che anche in caso di rifondazione della società, non darebbe più adito ai tanti titoli conquistati in questi anni dallHockey Novara. A questo si deve poi aggiungere una relativa conseguenza, legata al fatto che la squadra potrebbe non disputare più le partite casalinghe al Palazzetto Stefano Dal Lago, bensì in altri luoghi dove la volontà di riportare in auge uno sport come lHockey è decisamente più netta (Monza, Desio e Busto Arsizio, solo per citare alcuni esempi).
Alla domanda su quali interessi potrebbe nutrire un gruppo straniero verso una realtà come lHockey Novara, le risposte fornite dal presidente sono risultate molteplici: Fra tutte il fatto che una società con forti debiti, incorporata da unaltra con elevati utili, potrebbe risultare economicamente e fiscalmente unoperazione di indubbio interesse. Questo ovviamente al di fuori di ogni singola valutazione, nel merito dellattività stessa. In questottica, però, giusto sottolineare che il blasone della squadra e la sua identità a livello mondiale, potrebbero in caso di una mancata risposta a questo appello, consentire un processo similare anche nei confronti degli stakeholders locali.
Il presidente Rapetto ha fatto presente, inoltre, di aver chiaramente evidenziato questa situazione anche a Cesare Ariatti, presidente della Lega Nazionale Hockey pista. Il suggerimento dindire una conferenza stampa, in tal senso, è partito proprio da una conversazione fra le due figure, che ha come principale scopo quello di non lasciare adito a dubbi nella richiesta di un sostegno, con affermazioni che in futuro potrebbero giustificare una mancata risposta con una scarsa informazione sullargomento.
Il messaggio è pertanto abbastanza chiaro: se qualcuno nutre degli interessi nel risollevare le sorti di questa società, si faccia avanti adesso, senza tentennamenti o dichiarazioni ipocrite come avvenuto in passato. Affermazioni forti, quelle manifestate da Rapetto, ma che riassumono alla perfezione il rischio attualmente presente.
La ricezione della notizia, da parte degli Organi di Stampa presenti alla conferenza, è risultata molto sentita, sia per le numerose domande poste allamministratore unico della società, sia nel chiedere maggiori dettagli sulla trattativa in corso, che potrebbe segnare indissolubilmente il destino dellHockey Novara.
Giovanni Chiorazzi
Addetto Stampa Hockey Novara
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