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L'hockey modenese perde Giovanni Ascari, dirigente di Villa Oro e Modena Hockey


Il 2013 inizia con un grave lutto per l'hockey modenese che perde una delle sue figure storiche. Se n'è andato Giovanni Ascari, dirigente prima della Villa d'Oro e protagonista della storica fusione con l'Amatori che portò alla nascita del Modena Hockey. Ascari è stata una figura di riferimento per tutto il movimento hockeystico modenese.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 05/01/2013 - 11:42 - Ultima modifica 08/01/2013 - 15:50

L'hockey modenese è a lutto per la prematura scomparsa di Giovanni Ascari avvenuta nei primi giorni del 2013.
Giovanni Ascari è nato e cresciuto nella Villa d'Oro Modena dove ha iniziato la propria carriera sportiva come portiere seguendo le orme del fratello Giorgio (giocatore che ha militato nella Villa d'Oro e scudettato con la Corradini Reggiana Hockey nel 1981-82) quando Luciano Pedretti e Mauro Gualtieri avviarono il settore giovanile di hockey. Giovanni ha poi continuato a partecipare attivamente nella vita della Villa d'Oro, come allenatore, ma soprattutto come dirigente. Nel corso degli anni è diventato una delle colonne portanti del sodalizio rossonero.
Nel 1994, al momento della formazione del gruppo Modena Hockey, si è prodigato attivamente per dieci anni, insieme agli storici dirigenti della Villa e dell'Amatori e delle loro società satelliti H.Modena e H.Crocetta (di quest'ultima ne è stato anche presidente) affinché il gruppo potesse continuare a crescere e raggiungere gli obiettivi prefissati. Poi ha lasciato dedicandosi solamente alla sua attività lavorativa, una piccola azienda di termoidraulica.
Giovanni ha dedicato quasi tutta la sua vita all'hockey. Ha rappresentato per tutti "l'esempio" da seguire. Fiducia, rispetto e lealtà rappresentavano il suo essere, che ha continuato ogni giorno ad insegnare ai più giovani e a condividere con gli amici che credevano, come lui, in quello che facevano.
Con la sua scomparsa, un grave lutto che ha colpito il mondo dell'hockey, al di là dei colori sociali, per il contributo che Giovanni ha dato con immensa passione, costanza e perseveranza, senza mai apparire, con molta umiltà, ma con altrettanta competenza.
Il "Gigante buono" ci ha lasciato a causa una malattia che da un po' di tempo l'aveva colpito. I funerali si sono svolti nei giorni scorsi.

Catia Ferretti

Parole chiave: Lutto,
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