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L'Etruria Follonica perde ed è fuori dalla Champions League


Dodici mesi dopo è tutta un’altra storia. Torres Novas è ormai solo un ricordo, le dolci notti nella terra dei Templari sono scacciate via dalla dura realtà di questi giorni ed il Portogallo diventa improvvisamente l’ultima fermata di un’avventura troppo brutta per essere vera.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 11/02/2007
FC Porto: Edo Bosch; Filipe Santos, Reinaldo Garcia, Reinaldo Ventura, Emanuel Garcia; Jorge Silva, Ricardo Figueira, Pedro Gil. Allenatore: Franklim Pais
Consorzio Etruria Follonica: Guilherme Silva; Enrico Mariotti, Mirko Bertolucci, Alessandro Bertolucci, Sérgio Silva: Alberto Michielon, Alessandro Michielon, Massimo Mariotti. Allenatore Massimo Mariotti.
Reti: primo tempo al 3’ Reinaldo Garcia, al 4’50 Filipe Santos, all’11’ Emanuel Garcia, al 13’ Alessandro Michielon (rig); secondo tempo, al 24 Pedro Gil, al 25’ Filipe Santos.
Arbitri: Carlos Bifet e Esteve Martinez (Spagna). Spettatori circa 1000.

OPORTO. Con il 5-1 del Pavilhao de Fanzeres ai danni dell’Etruria Follonica il Porto vola alla final four di Champions League e costringe gli azzurri a restituire anzitempo il trofeo complice la netta vittoria del Bassano sul Reus per 4-0. Niente più conti incrociati, classifiche avulse o impossibili speranze, l’ultima giornata servirà solo per gli annali e per decidere chi fra i giallorossi di Bresciani e i lusitani di Pais sarà prima del girone evitando così l’ostico Barcellona.
La vendetta è un piatto che si serve freddo, dicono i portoghesi. E a ragione, se è vero che proprio per mano degli azzurri lo scorso anno Ventura e soci hanno dovuto abbandonare i sogni di successo finale. Spinti dai 1000 infuocati spettatori sugli spalti i biancazzurri hanno condotto la gara fin dai primi minuti, resistendo sempre e comunque agli assalti del Follonica che soprattutto nel secondo tempo ci ha provato in ogni modo, ma senza mai riuscire ad impensierire Edo Bosch. Una serata storta dal dischetto ha poi condannato definitivamente le speranze del Follonica, che buona parte delle chances le aveva però perse per strada già prima del ko di sabato pomeriggio. Magari contro il Porto all’andata. O anche contro il Reus quindici giorni fa, tutte situazioni delle quali adesso è arrivato il pesante conto.
Laconico il commento di Guillerme Silva, estremo difensore azzurro, amareggiato per l’uscita dalla Champions del Follonica, squadra arrivata però alla sfida decisiva non al meglio delle proprie possibilità: “Il Porto era favorito, ed è riuscito a trovare presto il vantaggio – conferma il portiere dell’Etruria – l’immediato gol di Reinaldo Garcia ha reso ancor più difficile il nostro compito. Purtroppo anche noi non siamo stati troppo fortunati in attacco non concretizzando le chances che comunque abbiamo costruito. Nel secondo tempo siamo entrati in campo più concentrati e abbiamo giocato meglio ma purtroppo non è bastato”.
Curiose le lamentele dell’allenatore del Porto Franklim Pais, irritato contro i direttori di gara spagnoli rei, a suo modo di vedere, di aver favorito con le loro decisioni solo il Follonica. Difficile capire come, visto il risultato finale, forse in Portogallo non sono più abituati a direzioni di gara che tengano conto anche delle esigenze degli avversari.
Praticamente ininfluenti i due gol di Pedro Gil, al rientro in campo dopo quasi due mesi di stop per problemi fisici, e Filipe Santos subito prima della sirena finale, ormai la Champions era già sfumata e al Follonica non rimane che concentrarsi quanto più possibile sui due obiettivi rimasti a portata di mano, la Coppa Intercontinentale e lo scudetto.
Michele Nannini
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