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L'Amatori Lodi saluta l'Europa nel deserto del PalaCastellotti


Poco pubblico ad assistere alla partita con il Liceo La Coruña (che vince facile) con cui i giallorossi danno il loro addio all'Eurolega dopo anni da protagonisti sul massimo proscenio continentale.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 10/02/2014 - 09:00 - Ultima modifica 15/02/2014 - 09:41

Il Liceo La Coruna ritorna al Palacastellotti in maniera trionfale, vincendo una gara dove le differenze sono apparse ben marcate ed i galiziani hanno potuto mostrare le loro qualità, rendendo omaggio al poco, pochissimo pubblico lodigiano, l’unica nota negativa insieme all’8-2 finale in favore del Liceo.
Pronti via e siamo zero a tre, con due ribattute da due passi ed una triangolazione in contropiede trasformate dal trio LamasBargallòToni Perez. Un punteggio che rischia di diventare una goleada storica, ma Belli ed i suoi giovani riescono a tenere alta la guardia e Mauro Dal Monte riesce a chiudere ogni varco. I galiziani sono bellissimi da vedere: pattinaggio eccelso, giro palla a velocità siderale, nessun portatore ma solo quattro protagonisti di scambi finalizzati a trovare la miglior soluzione possibile. Il “sistema” Gil funziona, eccome. È per questo motivo, al di là delle qualità individuali, che il “conjunto liceista” vince da quattro stagioni consecutive almeno un trofeo all’anno.
Il Liceo ha una nuova fiammata a cavallo dell’intervallo, con un altro parziale di tre reti a zero, dal quale estrapoliamo il quinto, una magia di Lucas Ordonez: l’ex Follonica riceve, stoppa in corsa e tira di polso all’incrocio, con una velocità d’esecuzione strabiliante, che ai più afferrati ricorda il movimento di Franco Amato. Dagli spalti piovono applausi non solo per il Liceo, ma anche per i giallorossi: Filippo Dal Monte chiude un contropiede saltando anche Xavi Malian e depositando sotto la traversa l’1-6; Aldo Belli schiera una zona che soffre, ma ben resiste, ed inserisce nei minuti finali Luppi, Bernabè e Lanthaler, tre diciottenni cresciuti nel vivaio giallorosso, ai quali i minuti giocati servono come esperienza in vista del futuro. In particolare Lanthaler ha potuto gioito doppiamente “è stato il giorno più bello della mia vita: ho compiuto 18 anni ed ho debuttato in Eurolega. Non potevo davvero chiedere di più”.
Nel finale, dopo la seconda rete di Bargallò ed il palo colpito su tiro diretto da Luppi, è stato Platero a siglare la seconda rete giallorossa.
Una sconfitta ininfluente per il Lodi, che occupa l’ultima posizione del girone, ma utile per comprendere quanto sia asettico e distaccato il pubblico giallorosso che, a parte un manipolo di appassionati, ha perso abbondantemente in quantità. Positiva, infine, l’iniziativa del Settore giovanile lodigiano che nella mattinata ha organizzato un incontro tra i campioni liceisti ed i più piccoli, che con emozione ed un pò di devozione hanno potuto chiedere autografi e scattare foto in compagnia di Bargallò, Malian e di tutta la squadra biancoverde.
Un bel modo per salutare l’Europa che conta, con il Palacastellotti che chiude a malincuore il sipario dopo quattro annate ad alto livello.

Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Lodi, Liceo La Coruña,
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