Quella che poteva essere una sfida decisiva per salire ancor più in classifica e ribadire le ambizioni della squadra giovinazzese, si è trasformata in un’inimmaginabile disfatta. Non basta certo l’alibi della stanchezza post-Veneto per spiegare quanto visto in pista ieri sera (i nostri avversari, ben più avanti con l’età media e con una squadra priva di cambi, non erano certo stati alle Maldive la scorsa settimana).
Semplicemente ieri la “tigre biancoverde” è rimasta negli spogliatoi. Era palese, agli occhi di un pubblico incredulo, che la reazione (comunque scomposta) vista nella ripresa non potesse bastare per avere la meglio di un avversario ben disposto in pista, ordinato, attento in difesa, cinico in attacco, furbo, che ha dimostrato di occupare il terzo posto in classifica non per caso.
“ROB-o-cop” Crudeli, nonostante i suoi 48 anni, in pista sembrava un ragazzino, Videla ha regalato alla platea giovinazzese numeri d’alta scuola hockeystica (senza parlare del suo splendido pattinaggio), i due ragazzi spagnoli Gimenez e Cancela non ne hanno sbagliata una e Stagi non è certo un portiere che poteva far rimpiangere Molina. Di fronte, una squadra evanescente cui, soprattutto nel primo tempo, non riusciva niente: non un fraseggio, non una manovra, non uno schema (forse è riuscita solo in un paio di occasioni a mettere tre passaggi di fila); attacco evanescente, difesa ballerina più Grimalt che ha disputato sicuramente la sua peggior partita da quando è approdato in Italia. Insomma, c’erano tutti gli ingredienti per un suicidio perfetto.
Primo tempo disastroso, dicevamo, dell’AFP che chiude in svantaggio per 0-4 (tripletta di Cancela e Borja Gimenez), ma il passivo poteva essere ben più pesante se il Forte non avesse fallito un rigore ed una punizione di prima, più un goal fantasma di Videla (non visto né dagli arbitri né dagli stessi giocatori del Forte). Uniche occasioni per i biancoverdi un palo di Illuzzi sullo 0-1 ed un rigore fallito dallo stesso bomber giovinazzese sullo 0-2.
Facile immaginare la “strigliata” impartita ai suoi da Caricato nell’intervallo e, infatti, almeno sotto il profilo agonistico, la partita sembra cambiare volto, illudendo i più fiduciosi che potesse ripetersi quanto accaduto due anni fa quando, sotto per 0-4, una cinquina di Gimenez regalò il successo all’AFP. La manovra biancoverde non acquista lucidità, ma a metà ripresa, in due minuti Depalma e Gimenez riaprono virtualmente il confronto. Il palazzetto ci crede, la temperatura è quella giusta, ma a questo punto una reiterata serie di proteste dei rossoblu (con Crudeli in testa) nei confronti degli arbitri esaspera gli animi, riuscendo a far perdere nuovamente il bandolo della matassa ad una lanciatissima AFP. I biancoverdi, stuzzicati a dovere, si innervosiscono oltre misura, commettendo ben cinque falli di squadra nel giro di 2 minuti, prologo alla nuova rete ospite di Borja Gimenez che infila Grimalt con una violenta conclusione da fuori area al 15’. L’AFP ci riprova: Videla viene espulso da Mauro perché protagonista di un alterco scoppiato con i tifosi e gli stuart a seguito di una pallina scagliata contro il pubblico a gioco fermo, ma Gimenez fallisce il libero. La squadra di Caricato si espone troppo in difesa: per il Forte si aprono immense praterie e un contropiede finalizzato da Cancela e Borja Gimenez fissa il punteggio sul 2-6. A risultato acquisito, c’è spazio solo per un ennesimo “teatrino” fra Crudeli e Gimenez che finiscono anzitempo negli spogliatoi.
Una brutta, bruttissima serata! Non ce la sentiamo di dire che il progetto AFP di quest’anno esca ridimensionato: perdere contro questo Forte dei Marmi ci può stare, meno facile è accettare le dinamiche di questa sconfitta. Una partita che lascia aperti molti interrogativi, forse non solo in quel di Giovinazzo. Ci sarà una settimana di tempo per riflettere sull’accaduto. Fino a martedì prossimo, contro il Sarzana, i domatori dovranno convincere la “tigre biancoverde” a fare la sua parte. Com’è giusto che sia!