Ritorna il sereno in Viale Aldo Moro: insieme ai tre punti lAFP recupera ottimismo e fiducia nei propri mezzi. Un successo di quelli che valgono oro, quello sul Pordenone, non solo in chiave salvezza ma anche, e soprattutto, da un punto di vista psicologico.
Prima della partita al palazzetto regnava un cauto ottimismo, ma anche una palpabile tensione tipica di quando devi lasciarti alle spalle giorni non facili; e se a questo si aggiungono anche un po di gambe imballate, frutto del duro lavoro sostenuto dai giocatori durante la provvidenziale pausa natalizia, ecco spiegate le ragioni di come la vittoria contro una formazione tuttaltro che irresistibile come quella friulana sia arrivata non senza patemi danimo
Ogni partita in casa, dallo scorso sabato, diventava una partita di cartello e questo i giovinazzesi lavevano già capito. Riorganizzatasi la tifoseria, Vianna mandava in pista davanti ad una tribuna affollata il quintetto composto da Stallone, Dagostino, Turturro, Depalma e Ranieri, cui gli arancioni opponevano Frizzo, Marrone, Jara, Barberi ed Hernandez. La gara si caratterizza nei primi minuti per una consueta fase di studio, ma ad infiammare il popolo biancoverde ci pensa subito Gimenez che, dopo appena venti secondi dal suo ingresso, beffa Frizzo con una delle sue magie al 6. Partita in discesa? Neanche a parlarne
LAFP manovra ma il Pordenone è sempre pronto a rispondere di rimessa e così, dopo sei minuti arriva il pareggio di Hernendez che sorprende Stallone sul primo palo. Vianna getta nella mischia il fratello David che vince lemozione dellesordio segnando il goal del nuovo sorpasso al 16 e dando ai padroni di casa maggior profondità nella manovra. Subito buona lintesa in attacco fra i due argentini e dopo un minuto larbitro Galloppi assegna un penalty per un netto fallo in area di Hernandez su Gimenez che trasforma rasoterra. Se davanti lAFP è sempre pericolosa, meno precisa è però la fase difensiva e gli ospiti ne approfittano: prima Jara infila un colpevole Stallone con un rasoterra da fuori area, poi ci pensa Ribot ad approfittare di una palla vagante per ristabilire la parità allo scadere della prima frazione di gioco. Da notare, fra le due reti dei friulani, anche il palo colpito da uno sfortunato Dagostino su punizione di prima.
Nella ripresa mister Vianna gioca la carta dellaltro esordiente Picca che sostituisce Stallone fra i pali. Il Pordenone si copre e la manovra giovinazzese ne risente. Dagostino prova più volte a sorprendere Frizzo dalla distanza ma invano. AFP vicina alla marcatura per ben tre volte prima con Vianna, poi con Depalma e Turturro che non inquadrano la porta, mentre Picca fa buona guardia. Un brivido percorre la schiena degli oltre mille spettatori quando Hernandez coglie il palo, ma è solo il prologo per il nuovo vantaggio biancoverde quando Gimenez serve uno splendido assist a Dagostino che non spreca. E il 12: manca ancora tantissimo con in più la spada di Damocle del 10° fallo di squadra che arriva puntuale a 50 secondi dalla sirena quando Galloppi decreta una generosa punizione per un contrasto a metà campo di Gimenez. Furlanis si incarica della battuta del tiro libero ma Picca si oppone scatenando lurlo liberatorio del palasport. Partita finita!
Dopo quasi due mesi lAFP torna a sorridere, ma cè poco tempo per gioire. Ci aspetta un tour-de-force tremendo: domani di nuovo in pista a Sarzana, poi sabato a Prato per due incontri determinanti in chiave classifica. Due trasferte massacranti che faranno da preludio al derby di martedì 18 fra Giovinazzo e Molfetta (reduce dalla doppia sconfitta in meno di 24 ore a Lodi e Valdagno) e al debutto stagionale in Coppa CERS contro gli svizzeri del Diessbach il 22 gennaio. Ci vorrà forza, determinazione
ma ormai lo sappiamo: INSIEME SI PUO!
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