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Italia giù dal podio; bronzo al Portogallo


Dopo la Svizzera, anche il Portogallo procura dolori alla squadra azzurra. Gli uomini di Cupisti resistono soltanto fino alla metà del secondo tempo ai lusitani che nel finale allungano e tornano a casa con la meno pregiata delle medaglie, nonostante il forcing finale degli azzurri. L'Italia resta così a bocca asciutta al termine di questo deludente campionato europeo fatto in casa.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 22/07/2006
ITALIA-PORTOGALLO (primo tempo: 1-2)
MARCATORI: (1-0) Motaran 5.31; (1-1) S.Silva 6.14; (1-2) Barreiros 17.07. Nella ripresa: (1-3) Hugo 4.32; (2-3) Dolce 5.01; (3-3) Dolce 6.13; (3-4) Barreiros 12.25; (3-5) Hugo 13.26; (4-5) Cocco 16.59.
ITALIA: Stagi, Motaran, Palagi, Peripolli, Dolce, Squeo, Cocco, A.Bertolucci, Barozzi. All. Cupisti.
PORTOGALLO: C.Silva, Neves, S.Silva, Hugo, Ventura, Rafael, Barreiros, J.Silva, Moreira, Pereira.
ARBITRI: Armati (Svi) e Galan (Spa).

L'Italia chiude al quarto posto gli Euro Roller Games di Monza. Nella finalina di consolazione la squadra di Cupisti combatte ad armi pari e fino all'ultimo contro il Portogallo, ma alla fine è costretta ad alzare bandiera bianca.
Per ovviare all'assenza dello squalificato Mirko Bertolucci, Cupisti decide un radicale cambiamento nella formazione di base. Il quintetto iniziale vede le conferme di Dolce e Alessandro Bertolucci, mentre Squeo lascia il posto a Motaran e Cocco. In porta Barozzi sostituisce Stagi.
Si vede subito che non è l'Italia impotente vista contro la Svizzera. Gli azzurri lottano su ogni palla contro i più titolati portoghesi e riescono anche a portarsi in vantaggio con una bella rete di Motaran. Il Portogallo ci mette un po a riorganizzare le idee, ma quando ci riesce per Barozzi ci sono gli straordinari. Non è un caso che la riscossa lusitana parta dal bastone più ispirato, quello di Sergio Silva, che mette subito a segno l'1-1 e poi spinge Barreiros a siglare il 2-1 con cui si chiude il primo tempo.
Nella ripresa è ancora il Portogallo a dominare la scena e a trovare il 3-1 con Hugo dopo meno di cinque minuti. La rete, anziche spezzare le reni all'Italia, rinvigorisce gli azzurri. Dolce mette così i suoi ultimi due sigilli a questo europeo, forse decisivi per conquistare il titolo di capocannoniere, certamente utili per riportare in equilibrio la partita.
Purtroppo per gli azzurri, però, il Portogallo è ancora vivo e vegeto. La squadra di Baptista riesce a spingere sull'accelleratore senza scoprirsi troppo e riesce nuovamente ad allungare con Barreiros e Hugo. E' il break decisivo perchè la rete a tre minuti dalla fine di Cocco non basta per acciuffare i supplementari.
In conferenza stampa entrambi gli allenatori si dicono insoddisfatti: Baptista sperava almeno in un secondo posto, riconoscendo l'inferiorità nei confronti della Spagna e, di fatto, puntando il dito contro una formula che li ha costretti a confrontarsi con gli iberici in semifinale; Cupisti ritiene il quarto posto del tutto insufficiente a ripagare gli sforzi e l'impegno di un gruppo che lui stesso giudica fantastico e ideale per costruire la nazionale del futuro.
Persino il presidente federale Aracu, piombato nella canicola del Palacandy, ammette l'errore di aver portato gli europei all'interno di un vero e proprio forno, in un periodo non idoneo. Meglio tardi che mai.
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