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Ingraph Seregno, basta solo un minuto per spegnere i sogni


È crollata dopo ventidue mesi l’inviolabilità del Palaporada: la gara decisa nella ripresa dalle reti di Videla, Sgarbossa e Panizza, dopo che i padroni di casa erano stati illusi dalla doppietta di Santeramo. Nel finale, troppi errori in avanti hanno impedito il pareggio.

Scritto da Hockey Seregno - Pubblicato il 26/10/2008
INGRAPH SEREGNO – MB SIA ROLLER BASSANO 2 – 3
Marcatori: 13’30’’ p.t. Santeramo (I); 0’49’’ s.t. Santeramo (I), 1’21’’ Videla (M), 10’49’’ Sgarbossa (M), 11’53’’ Panizza (M).
Ingraph Seregno: Fontana (Belgiovine), Santeramo, Achilli, Enriquez, Marchini, Uñac, Marzella, Flores, Oviedo. All.: Lobasso.
Mb Sia Roller Bassano: Russo (Nicoli), Negrello, Panizza, Videla, Camporese, Sgarbossa, Cavallin, Marangoni, Battaglia. All.: Zonta.
Arbitro: Di Domenico di Modena.
Note: espulsi temporaneamente Videla (M) ed Uñac (I) per 2’, Camporese (M), Marchini (I) e Marangoni (M) per 5’.

Tanto di cappello all’Mb Sia Roller Bassano, che rimontando nella ripresa l’iniziale svantaggio di due reti ha interrotto la lunghissima imbattibilità interna della Ingraph Seregno, che si protraeva ormai dal 27 gennaio 2007, ed ha così inflitto la prima sconfitta in campionato alla formazione biancoverde. I veneti hanno complessivamente meritato il successo in un match che è stato tuttavia deciso da una concatenazione di episodi, dimostrandosi al momento un collettivo più completo dei loro dirimpettai. In casa brianzola, il tecnico Girolamo Lobasso dovrà lavorare per cercare di migliorare la qualità della fase offensiva, troppo spesso affidata alle sole giocate individuali: un difetto, questo, acuito dal ritardo di condizione di Oscar Oviedo, al rientro dopo l’operazione al setto nasale, e dal non ancora perfezionato inserimento di Mariano Flores. Va da sé che non si possa pretendere che le castagne dal fuoco le levi sempre Davide Santeramo, capace di firmare cinque delle sette marcature realizzate dai suoi in questo avvio di torneo, tante quante ne aveva siglate nella sua precedente esperienza nella massima serie con la casacca della Campilongo Hospital Roller Salerno.
La cronaca. In avvio, Lobasso come detto recupera Oviedo e si autoesclude dai dieci a referto, confermando la propria fiducia allo starting five già ammirato a Forte dei Marmi, con Fontana tra i pali, Achilli e Marchini dietro, Santeramo e Flores in attacco. Sull’altro fronte, Zonta schiera il portiere Russo e gli sistema davanti un quartetto molto dinamico, composto da Negrello, Panizza, Videla e Sgarbossa. L’abbrivio è subito emozionante. Al 3’ Sgarbossa imbecca Panizza da sinistra: l’ex del Metalba, solo ad un passo da Fontana, cicca la conclusione. Sul ribaltamento di fronte, un rimpallo favorisce Santeramo, che si invola ma vede le sue speranze frustrate da Russo. Al 7’ Fontana inizia il suo personale show, togliendo dal fondo del sacco una deviazione sottomisura di Negrello. La gara si sblocca al 13’ e, tutto sommato inaspettatamente, sono i padroni di casa a passare: il merito è di Santeramo, che dal sette dell’area alla sinistra di Russo indovina un diagonale che infila l’incrocio dei pali dalla parte opposta. La reazione ospite è veemente ed al quarto d’ora Videla centra il montante dalla distanza. Al 17’ Fontana neutralizza da campione un diagonale di Camporese. Al 23’ il duello tra i due si ripete e l’esito è identico. Sul prosieguo, poi, Panizza ciabatta alle stelle da ottima posizione.
La seconda frazione si apre con il raddoppio dei locali, che per un attimo si illudono di aver messo il bottino pieno al sicuro. La griffe è ancora quella di Santeramo, che dopo 49’’ scarica alle spalle di Russo un bolide imprendibile, al culmine di un pregevole contropiede cominciato da Uñac e rifinito da Achilli. Sembra fatta ma, appunto, sarà solo un’illusione. Tempo 32’’, infatti, ed i biancorossi accorciano con Videla, che sfrutta un rigore decretato dall’arbitro Di Domenico di Modena per una spinta di Uñac ai danni di Panizza. È questa la prima decisione opinabile dopo l’intervallo del fischietto emiliano, il cui metro di giudizio nella ripresa, pur senza falsare l’andamento dell’incontro, finirà con lo scontentare tutti, apparendo severo oltre i limiti del tollerabile e della logica. La Ingraph, incassata la prima rete della serata, mantiene la calma ed al 7’ va vicina al nuovo allungo con Oviedo, che si accentra da destra, ma è stoppato da un Russo in ottima forma. La svolta determinante si consuma tra il 9’ e l’11’, con quella concatenazione di episodi già citata nell’introduzione. Il primo è un tiro diretto concesso da Di Domenico ai lombardi per una spallata veniale di Camporese a Marchini, con conseguente cartellino blu per il veneto: Russo ferma Santeramo e l’opportunità sfuma. Un attimo dopo la scena si ripete a parti invertite, con l’arbitro modenese che decide una punizione di prima a seguito di un banale contrasto tra i bastoni di Marchini e Sgarbossa e punisce con 5’ di espulsione il capitano seregnese. Videla manca la trasformazione, spedendo la pallina in cielo, ma senza il nazionale di Cupisti la difesa brianzola sbanda terribilmente ed in 1’ regala il sorpasso agli ospiti, che prima impattano grazie a Sgarbossa, che riceve da Marangoni e con un gancio incenerisce Fontana, e poi si portano addirittura in vantaggio con Panizza, liberato sul primo palo da un’altra intuizione di Marangoni. La recita dell’Mb Sia Roller Bassano termina in pratica qui e la scena viene occupata dal ritorno prepotente dei biancoverdi, che non ci stanno a perdere e le provano tutte per risalire la china. Al 16’ Enriquez smarca Oviedo, che vede il suo rasoterra infrangersi su Russo. Un sospiro ed ancora Achilli pesca l’argentino, che non inquadra la porta. Al 19’ Di Domenico continua a stupire ravvisando gli estremi della massima punizione in un contatto tra Maragoni e Santeramo ed estraendo il cartellino blu all’indirizzo del veneto. Dal dischetto, però, Achilli non riesce a superare Russo. Al 20’ Oviedo verticalizza per Achilli, che prova ad aggirare Russo ma scivola e l’occasione non viene concretizzata. Al 21’ Enriquez stampa il palo interno alla destra di Russo, con la sfera che incredibilmente esce. Al 23’ Santeramo si presenta lanciato davanti a Russo, ma cicca il tiro al momento del dunque. Le speranze dei locali si spengono pochi secondi più tardi, quando Russo respinge corto un diagonale di Marchini: sulla pallina si avventa Oviedo, che colpisce a colpo sicuro, ma Russo da terra si frappone d’istinto ed il sipario scende.

Dagli spogliatoti: seregnesi abbattuti
Poca voglia di parlare negli spogliatoi in casa della Ingraph Seregno al termine dell’incontro perso, in modo rocambolesco, al cospetto della capolista Mb Sia Roller Bassano. Il primo a fermarsi all’uscita è stato Michele Achilli, che ha rivendicato comunque la bontà della prestazione dei suoi: «Ha deciso una serie di episodi e, quando le cose vanno in questo modo, diventa difficile commentare. I veneti si sono dimostrati un’ottima squadra, ma almeno il pareggio avremmo potuto conquistarlo. Una sconfitta così fa male: se ti capita, pensi che sarebbe preferibile incassare un 4 – 0, anche se poi non è del tutto vero…». Sulle perplessità suscitate dalla manovra offensiva dei padroni di casa, il gigante di Follonica non si è mostrato concorde: «Di opportunità non ne abbiamo avute solo nel finale, quando dovendo recuperare siamo stati costretti a forzare i ritmi. Ne avevamo costruite a mio avviso anche prima. Penso ad esempio alla punizione diretta che ci è stata concessa sul 2 – 1 per noi: l’avessimo sfruttata, sarebbe stata un’altra storia. Quantunque con i se non si vada lontano…». Rattristato, ancorché sereno, è parso il capitano Luca Marchini, appiedato sul più bello da un cartellino blu esagerato: «La mia espulsione temporanea è stata troppo severa: ammetto il fallo su Sgarbossa, ma si trattava di un normale contrasto tra bastoni e per giunta rasoterra… Analogamente, anche la decisione precedente nei confronti di Camporese per una spinta ai miei danni era stata eccessiva: queste dovrebbero essere considerate scorrettezze di gioco e nulla più». Sull’altra sponda, ovviamente soddisfatto il tecnico Roberto Zonta: «Fino al 3 – 2 credo che la mia squadra abbia disputato un’ottima gara. Eravamo finiti sotto a causa della nostra imprecisione davanti alla porta e della bravura di Fontana. Poi, quando c’è stato da controllare, abbiamo sbandato ed abbiamo rischiato di subire il pareggio: gestire ancora non lo sappiamo fare e perciò ci dovremo lavorare». Sulle prospettive del suo gruppo, inaspettatamente a punteggio pieno, l’allenatore veneto non si è sbilanciato: «Come condizione atletica ancora non siamo al massimo, ma adesso conterà la testa. I ragazzi tuttavia arrivano da due annate difficili, in cui la salvezza è stata ottenuta solo ai play out, per cui non credo che ci sia lo spazio per voli pindarici di fantasia. Nel caso, interverrò».

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