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Incidente a pullman, tragedia in casa Oviedo


La madre Rosa Lorca di 63 anni e la unica figlia Sol Francesca di 4 di Juan Oviedo, portiere argentino del Valdagno, sono tra le sei vittime del terribile incidente stradale che ha coinvolto il pullman su cui viaggiavano. Salvo per miracolo il padre di Oviedo. Profondo cordoglio nel mondo dell'hockey.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 05/02/2010
Due vite spezzate e una terza salva per miracolo. I contorni della tragedia avvenuta mercoledì scorso, che ha visto coinvolto in Argentina un pullman con una comitiva di turisti, che già ha colpito così duramente Juan Eduardo Oviedo portiere della capolista Isello Vernici poteva assumere contorni immani. Fra le sei vittime hanno perso la vita la madre sessantenne dell’ho-ckeysta Rosa Llorca e la figlia Sol di 4 anni. Su quel pullman maledetto c’era pure Juan, padre di Eduardo sopravvissuto miracolosamente alla carambola del mezzo cavandosela con ferite lievi.
Nella giornata di ieri si sono svolti i funerali che hanno visto più di quattrocento persone stringersi a fianco della famiglia Oviedo. C’è intanto da dirimere una situazione particolarmente complessa che riguarda l’iter sul decorso delle condizioni delle 49 persone rimaste ferite a vari livelli. Otto (ci sono un bimbo di 2, uno di 3 e uno di 6 anni) si trovano all’ospedale Samco di Rufino; quattro nella clinica di Santa Fé; dieci nella terapia intensiva del Sanatorio Modelo. L’unica passeggera illesa è una bimba di 4 anni, Agostina Salinas. Notizie dell’ultima ora segnalano il trasferimento in corso dei feriti più leggeri all’ospedale di S. Juan. I restanti sarebbero ancora ricoverati negli ospedali di Cordoba e Santa Fè. “Tredici dei trenta feriti –ha specificato Hector Renaudo, direttore dell’ospedale di Laboulaye- sono minorenni, però tutti stabili, e solo due lesionati in modo considerevole con fratture e traumi al capo, però in nessun caso ci sono dei feriti che corrono pericolo di vita”.
La comitiva turistica era partita da S.Juan e doveva raggiungere, dopo un viaggio di circa 1200 chilometri, il Mar de La Plata per un soggiorno climatico. A bordo oltre ai due autisti e al coordinatore della gita (fra i deceduti), c’erano 56 persone fra familiari e bambini. Il fato li ha colti improvvisamente quando il pullman dell’agenzia viaggi Blanca Paloma y Ducher stava transitando tra Laboulaye e Cordoba, al confine tra le province di Cordoba e Santa Fè. La dinamica del terribile incidente più avanzano le indagini più sembra propendere per una tragica fatalità. In quel momento s’era scatenato infatti un maltempo infernale che ha colto nettamente di sorpresa tutti i transitanti. E’ infatti caduta una copiosa grandinata mista ad acqua, dopo una giornata caratterizzata da un gran caldo (38°C) e una percentuale di umidità molto elevata. Tutta la provincia è caduta in un caos totale, pochi i mezzi che sono riusciti a trovare riparo e in generale tanti incidenti ma no gravi conseguenze.
Impressionante la scena che si è presentata ai soccorritori, che hanno operato con notevole difficoltà sotto il maltempo battente e tra le grida di dolore dei feriti. Delle sei vittime, una è stata identificata con difficoltà molte ore dopo.
La grande tragedia che ha colpito così duramente Eduardo Oviedo sta scavando un profondo solco di commozione e incredulità non soltanto a Valdagno, ma un po’ in tutta Italia e pure fuori dai confini della Penisola. Una cosa comprensibile per il fatto che, ovunque abbia militato o sia stato conosciuto, Oviedo ha colpito tutti non solo per la straordinaria statura di professionista ma anche per il profilo di un uomo con delle virtù fuori del comune.
Nel primo pomeriggio di mercoledì è stato proprio Oviedo a ricevere la terribile notizia e a comunicarla per primo al suo presidente Dino Repele. Nella stessa giornata Juan Eduardo Oviedo ha preso il volo per raggiungere la sua S.Juan.
Anche ieri in città non s’è parlato d’altro con un generale stato di commozione. La gente continua a manifestare tanta solidarietà al suo campione, ma c’è anche chi fra l’altro teme che la tragedia possa trattenere irrimediabilmente Oviedo in patria.
Nel frattempo sul “Muro” dei tifosi continuano a sommarsi testimonianze di grande affetto. Le hanno lasciate per prime due società di A1 (Follonica e Sarzana), tanti beniamini, ma anche illustri giocatori come i fratelli Alessandro e Mirko Bertolucci, da quest’anno nelle fila del Reus Deportivo. “Abbiamo appreso qui a Reus della triste notizia –hanno detto i Bertolucci-, siamo vicini a Juan Oviedo e a tutta la famiglia. Le più sentite condoglianze. In questi casi non ci sono né colori né maglie che dividono, siamo tutti uniti nel dolore”.
Uno slancio significativo in queste ore è arrivato dal Roller Bassano, disposto a rinviare la partita di martedì contro la Isello. La società ha preferito giocare comunque ed allora la Roller ha assicurato che l’intero incasso sarà devoluto alla famiglia di Oviedo o, in alternativa, ad un’associazione no profit. La Isello ha già spedito una testimonianza da riportare nel quotidiano di S.Juan e sarà presente ai funerali con una corona di fiori.

Nella foto tratta dal sito web Diario de Cuyo il passaggio del corteo funebre sotto la sede dell'Olimpia Patin Club dove Oviedo ha iniziato a giocare a hockey.
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