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In una notte di follia vince solo il Lodi


Scritto da Redazione - Pubblicato il 19/04/2011
Non ce ne vogliano i tifosi lodigiani che hanno giustamente di che festeggiare. Ma la partita tra Lodi e Molfetta è stata l'ennesimo spot contro l'hockey spedito via satellite nelle case degli italiani.
Passi per lo sventurato black out iniziale che ha fatto slittare l'inizio di un quarto d'ora buono. Ma quello che è accaduto a metà del primo tempo (e che ha influenzato pesantemente tutto il resto della gara) ha dell'incredibile. Non si era mai visto (almeno non in TV) un giocatore colpire al volto un tifoso in un modo che si fa davvero molta fatica a definire involontario. L'impressione è che Fernandez abbia macchiato in modo indelebile una straordinaria stagione. Certamente ha messo nei guai la sua squadra non solo in questa seconda partita della serie, ma anche per la prossima dalla quale sarà senza ombra di dubbio assente.
Si può disquisire all'infinito se quel tifoso avesse potuto essere lì. La risposta è no perchè il pubblico deve essere tenuto a debita distanza dalla balaustra; un'altra nota di demerito per i nostri palazzetti perchè un incidente come questo (persino senza la volontarietà del gesto) potrebbe accadere su tre quarti delle piste di serie A1.
Certo è che, autorizzato o no, nessuno che guarda una partita dovrebbe essere colpito da una mazzata in testa. Punto.
La scena del tifoso sanguinante che cerca la vendetta personale, spalleggiato da decine di tifosi lodigiani, è un'altra delle immagini non edificanti di questa sera e che, se gli arbitri hanno compilato con diligenza il referto, non mancherà di avere riflessi su gara3 che, vista la diffida già in essere del PalaCastellotti, potrebbe essere giocata a porte chiuse o in campo neutro.
Nell'elenco delle nefandezze della serata permetteteci di mettere anche altri due episodi.
Primo. La gazzarra ridicola nella porta del Molfetta dopo il primo gol del Lodi chiusa dagli arbitri con la doppia espulsione di Motaran e Spadavecchia. In uno sport in cui la partita ha una durata certa, stabilita dal cronometro, vedere le peggiori scene prese dal calcio è semplicemente ridicolo e getta discredito su chi le compie.
Secondo. Il comportamento del pubblico nei confronti del portiere molfettese Puzzella e viceversa. I tifosi sono liberi di punzecchiare chi vogliono, ma la scena di inizio secondo tempo, con la partita che non può riprendere per le intemperanze del pubblico contro l'estremo difensore dei pugliesi sono altri segni meno sulla pagella del Palacastellotti. Intemperanze cercate con pervicacia dal portiere argentino che ha iniziato a battibeccare con il pubblico quando ha messo il piede in pista e ha finito quando ne è uscito: semplicemente intollerabile e ingiustificabile.

La cronaca della partita si risolve in poche righe, perchè parliamo di una partita fortemente condizionata da alcuni episodi, tutti concentrati nella seconda parte del primo tempo. Quando il Molfetta, partita saldamente in pugno, ha infilato una serie di errori imperdonabili destinati a segnare non solo la partita, ma forse l'intera serie di questo quarto di finale.
Molfetta parte meglio di Lodi e ne sfrutta le debolezze. Belli si affida di nuovo a un Romero spento ed evanescente, beccato a ripetizione dal suo pubblico (ultras esclusi) al pari di Montigel. Il gioco dei padroni di casa, che dovrebbero fare la partita, è inconcludente e si ferma di fronte ad un ottimo Puzzella. Dalla parte opposta il Molfetta si difende con ordine e colpisce in contropiede, anche se l'1-0 arriva con un missile di Cirilli e il 2-0 su rigore. Gli ospiti controllano senza eccessivi problemi contro un Lodi molto nervoso e poco reattivo. Ci vuole il power play per il fallo di Baieli (unica espulsione ai danni del Molfetta dovuta a fatti di gioco) a riaccendere le speranze del PalaCastellotti e a innescare la follia del Molfetta che inanella una lunga serie di errori tali da cambiare il corso della partita.
Con Baieli fuori, Spadavecchia si fa espellere (assieme a Motaran) per la gazzarra sul primo gol lodigiano. Lo imita Cirilli che prende un inutile blu per proteste dopo il gol del pareggio lodigiano e l'apoteosi arriva con il fattaccio di Fernandez sulla cui punizione il Lodi si porta definitivamente in vantaggio.
Nella ripresa, più ordinata e tranquilla, il gol di Montigel chiude la partita e manda tutti a gara3, in programma venerdì 22. Se sarà a Lodi e se ci sarà il pubblico lo sapremo nelle prossime ore quando il Giudice Unico assumerà le proprie decisioni.
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