Il Vicepresidete Fihp Claudio Bicicchi ci ha inviato alcune precisazioni a proposito di quanto da noi scritto nell'articolo "Cosa pensano i consiglieri federali del caso Illuzzi" pubblicato il 31 marzo.
Per approfondire l'argomento sono disponibili altri due articoli: "Claudio Bicicchi precisa la posizione Fihp su Illuzzi" pubblicato il 30 marzo e "Nazionale U23: Illuzzi graziato e convocato" del 27 marzo.
Sottolineature, grassetti e testi in maiuscolo sono del firmatario della lettera.
Egregio Bulgarelli, per aiutarti nella disamina di quello che sembra diventato il caso Illuzzi e che molti dubbi ti ha creato, ti invito a leggere il Regolamento Azzurri che trovi sul sito della FIHP di cui allego l'estratto articolo 7.
In qualità di vicepresidente e
responsabile delle squadre nazionali, DOPO CHE ERA USCITA LA SENTENZA ho interpellato il Giudice Unico per conoscere più dettagliatamente la motivazione del provvedimento che riguarda un atleta della nazionale, ed eventualmente fornire informazioni più precise a chi come te chiedeva lumi sull'accaduto.
Gli Organi di Giustizia sono nominati dal Consiglio Federale per un quadriennio,
decidono in totale autonomia e nessuno può interferire sul loro lavoro. Nessuna regola dello statuto vieta ai Consiglieri Federali o al Vicepresidente di parlare con gli organi di giustizia per chiedere informazioni e conoscere le problematiche che possono sorgere nell'espletamento del loro lavoro. Nel caso in oggetto l'informazione data in
totale autonomia dal Giudice Unico porterà molto probabilmete all'inserimento di una nuova norma nel Regolamento Azzurri.
Il mio operato è documentato, qualora avessi infranto qualche regolamento ne risponderò al Consiglio Federale o agli Organi di Giustizia competenti.
Se tu hai motivo di sostenere il contrario, ti prego di documentare agli organi competenti i tuoi dubbi,
ALTRIMENTI EVITA DI FARE ILLAZIONI sul comportamento di chi cerca di svolgere con passione ed impegno il proprio incarico. Anche tu sei un Dirigente Federale e prima di gettare il seme del dubbio sull'operato di altri colleghi, dovresti documentarti leggendo i regolamenti; in questo modo avresti potuto constatare che la sentenza del Giudice Unico è legittima perchè nessun regolamento prevede la squalifica dell'atleta che gioca una partita con la propria squadra alcuni giorni dopo essere stato giustificato per l'assenza al raduno della nazionale.
Nei prossimi giorni incontrerò i Consiglieri Federali con i quali, se lo riterranno opportuno, stabiliremo una norma che preveda quanto accaduto da presentare all'approvazione del prossimo Consiglio Federale e da inserire nel Regolamento Azzurri..
Per quanto riguarda i riferimenti alle squalifiche comminate all'atleta Zen e ai fratelli Michielon, i casi sono diversi. Nel primo l'atleta non si presentò al raduno e la società non comunicò nè giustificò la sua assenza (art. 7 punto 3 comma a). Nel secondo i due Michielon lasciarono il raduno senza alcuna autorizzazione (art. 7 punto 3 comma c). In ambedue i casi dopo aver scontato le squalifiche gli atleti furono richiamati in nazionale e parteciparono ai campionati del mondo.
In ultimo dovresti spiegarmi perchè non hai chiesto al Consigliere Federale e C.T. Alessandro Cupisti il proprio pensiero così come avvenuto per gli altri Consiglieri Federali, forse sarebbe stata la persona più adatta per fugare i tuoi dubbi.
Per quanto riguarda la partecipazione agli All Star Game della Nazionale Italiana qualunque essa sia, ritengo giusto, visto come sono stati trattati i nostri atleti dagli organizzatori dell'evento (alloggiati in un ostello senza riscaldamento, bagni e gabinetti in comune ), che in futuro gli avversari dei giocatori stranieri (alloggiati in hotel 3 stelle con ogni comfort) siano scelti tra i migliori giocatori italiani scaturiti da una classifica popolare e che l'evento sia totalmente gestito dalla Lega Hockey.
Con l'augurio che la Pasqua porti un pò di pace e serenità a tutti noi, colgo l'occasione per formularti i miei migliori auguri.
Claudio Bicicchi
Vice Presidente Fihp
Regolamento azzurri - Articolo 7.
DOVERI DEGLI ATLETI AZZURRI
1. Lonore di vestire la Maglia Azzurra costituisce il massimo riconoscimento di ordine sportivo e morale per gli atleti tesserati alla F.I.H.P.
2. Tutti gli atleti sono pertanto rigorosamente tenuti a rispondere prontamente ad ogni invito o convocazione per allenamenti, per controlli,
per selezioni o per la partecipazione a manifestazioni ufficiali.
3. Latleta che senza un giustificato e documentato motivo :
a) non da la propria adesione o disponibilità alle convocazioni Federali;
b) non si presenta al raduno della Nazionale dopo aver dato la propria disponibilità;
c) si ritira o abbandona la Squadra Nazionale durante il raduno di preparazione o durante una manifestazione agonistica;
d) venga allontanato dal raduno o dalla manifestazione agonistica dai responsabili federali;
sarà deferito agli Organi competenti per i provvedimenti disciplinari del caso, fatti salvi i provvedimenti tecnici assunti dai competenti Organi o Organismi Federali.
Le Società di appartenenza degli atleti convocati sono tenute a tenere i contatti tra gli atleti e gli Organi Federali competenti.
Le giustificazioni per motivi sanitari dovranno essere accompagnate da idonea certificazione che verrà trasmessa al medico del Settore per ladozione di eventuali specifiche terapie ai fini della preparazione sportiva.
Durante il periodo del raduno nessun convocato potrà disputare con la propria Società attività agonistica di qualsiasi genere, se non
espressamente autorizzato.
La Società che si rende direttamente o indirettamente responsabile dellassenza dellatleta convocato, sarà anchessa deferita agli Organi Disciplinari .
4. Le Società sono tenute a far rispettare dai propri atleti le disposizioni federali al riguardo ed a facilitare in ogni modo possibile il compito degli organi federali e dei tecnici preposti alla preparazione delle Squadre Azzurre.
Hockeypista.it non ha fatto alcuna illazione (come è nel suo stile); hockeypista.it ha riportato fatti documentati da sentenze del Giudice Unico e comunicati del Settore Tecnico inviati a tutte le società d'Italia e disponibili sul sito della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, perciò pubblici. E ha riportato integralmente l'opinione del vicepresidente Fihp e le dichiarazioni virgolettate dei Consiglieri Federali. Il fatto che vi sia incoerenza tra fatti, atti e dichiarazioni è la palese dimostrazione che qualcosa non ha funzionato a dovere.
Hockeypista.it non ha volutamente interpellato il consigliere federale e allenatore della nazionale Alessandro Cupisti perchè le sue risposte alle quattro domande sottoposte agli altri consiglieri federali sono già palesate da un atto inequivocabile come la convocazione della nazionale U23. Sarebbe stato un esercizio inutile.
Infine, signor vicepresidente, la inviterei ad astenersi dal ricordarmi, in modo come al solito minaccioso e intimidatorio, che ricopro il ruolo di dirigente Federale come se questo fosse in contrasto con la possibilità di esprimere liberamente le mie opinioni. Credo che sia vero il contrario. Il ruolo di tesserato di questa federazione mi impone di denunciare situazioni che sono un evidente danno per tutto il movimento hockeystico. Il non averlo fatto con sistematicità in passato, cedendo di fatto alle sue sottili minacce, è per me fonte di grande contrizione e rammarico.