Viareggio fa un altro passo verso il suo primo scudetto. Nel caldo soffocante del PalaBarsacchi, davanti a un pubblico strabordante e in festa da ben prima del fischio di inizio, la squadra di Massimo Mariotti mette un altro tassello dell'ennesimo capolavoro sportivo.
E' una vittoria diversa rispetto a quella di Valdagno, meno netta e meno roboante di quanto non lo sia stata in Veneto una settimana prima. Ma è un'altra vittoria incontestabile, ottenuta al cospetto di un Valdagno che ha resistito molto di più rispetto a gara uno, ma che ha dimostrato di non avere la stessa solidità (soprattutto mentale) dei bianconeri.
Un Valdagno che ci ha provato con orgoglio, soprattutto nel primo tempo. L'inserimento di Antezza nel quintetto titolare al fianco di Nicolia e davanti a Travasino e Rigo ha dato maggiore incisività al gioco dei campioni uscenti (hanno di che essere soddisfatti anche i tifosi lodigiani, dato che Antezza è pronto ad annunciare il suo prossimo trasferimento in terra lombarda). L'assenza di Oviedo, ancora alle prese con un risentimento muscolare, è ben compensata da un Vallortigara che risultarà decisivo in più occasioni. E' proprio Antezza a far correre ai viareggini l'unico vero brivido della serata quando, sfruttando il ritardo in chiusura di Orlandi, mette dentro il gol del vantaggio vicentino.
La colpa del Valdagno sta tutta nel non aver saputo sfruttare al massimo questa fase di gara, più favorevole ai veneti. Il Viareggio (Barozzi, Orlandi, Motaran, Palagi, M.Bertolucci) ci mette un po' a trovare i ritmi giusti, ma riesce a limitare i danni. Antezza è il solo a rendersi pericoloso con una certa costanza, mentre Nicolia incappa in una di quelle serate in cui prova di tutto e non gli riesce nulla. Nel finale di primo tempo il Viareggio dà la svolta alla partita: prima con un preciso diagonale accompagnato di Alessandro Bertolucci, poi con un missile da centro pista di Davide Motaran, ancora una volta tra i migliori in pista.
Nella ripresa la partita rimane bloccata a lungo sul risultato di 2-1, ma il Valdagno non dà mai l'impressione di riuscire a invertire l'inerzia del match. Piuttosto sorprende come il Viareggio preferisca non forzare pur dando l'impressione di poterlo fare a suo piacimento. Accade tutto a otto minuti dal termine quando i padroni di casa mettono la parola fine a gara 2. A suonare la carica è ancora Davide Motaran, seguito da Orlandi che trasforma un rigore (molto dubbio il fallo di Vallortigara sullo stesso Motaran) e da Alessandro Bertolucci in contropiede. Quando Antezza sbaglia la punizione di prima per il decimo fallo viareggino, il pubblico sta già festeggiando da qualche minuto e continuerà a farlo a lungo dopo la partita, trasformando il parquet del palaBarsacchi in una vera e propria discoteca estiva di colori bianconeri.
Viareggio si prepara a vivere una settimana di grande attesa per gara 3 di martedì prossimo. Per la città toscana è un appuntamento con la storia perchè potrebbe essere il giorno del primo scudetto bianconero. E ieri sera, a fine partita, erano in pochi ad avere dubbi su questo presagio.
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