ISELLO VERNICI VALDAGNO: Vallortigara, Motaran, Randon, Pranovi, Nicolia, Bertagnin, Tataranni, Rigo, Raed, Oviedo. All. Valverde
BASSANO 54: Cunegatti, Pallares, Antezza, Lopes, Abalos, Mastropierro, Campagnolo, Zen, Peripolli, Trento. All. Vanzo
Arbitri: Rotelli e Galoppi (aus. Nicoletti)
Reti: pt 535 Cacau (B), 1426 Pranovi (IV), 1550 Cacau (B), 1755 Abalos (B), 2237 Raed (IV); st 231 Antezza (B), 755 Cacau (B), 856 Abalos (B), 954 Cacau (B), 1338 rig. Rigo (IV).
Distratto, sfasato, vuoto, sottoritmo. Di una Isello così il Bassano non poteva certo far finta di niente. I giallorossi hanno disputato così la partita che ci si aspettava, ordinata e di carattere quel tanto che è bastato per castigare ogni errore degli avversari. Dal naufragio biancoceleste un solo elemento si è salvato, il portiere Oviedo autore di una prestazione sopra le righe che ha evitato alla Isello una sconfitta che poteva essere più che umiliante.
Il via è in un clima da torcida. La Curva Nord è una esplosione di clac-clac fra lo sventolio di un enorme striscione e cori infuocati. In quella Sud un manipolo di supporter giallorossi con uno striscione titolato Per lonore della maglia. Il tecnico Valverde sceglie uno starting five con Oviedo, Pranovi-Rigo, Nicolia-Raed. Il collega Vanzo punta su Cunegatti, Abalos-Pallares, Cacau-Antezza. I primi refoli soffiano dalle parti di Cunegatti, poi è Oviedo a neutralizzare una bordata di Abalos. I giallorossi vanno a fisarmonica, arretrano compatti e chiudono bene gli spazi. La Isello prova a lavorare il Bassano sui fianchi cercando la finalizzazione sugli incroci delle punte. Improvvisamente gli ospiti al 535 passano: Cacau trova il varco in area, batte teso con la pallina che batte allinterno del palo e poi esce per la ribattuta definitiva in rete. Il Bassano sembra più sciolto, la Isello un po contratta. E un po anche generosa perché nel tentativo di recuperare spesso in difesa si trova anche in uno contro tre. Ma la Isello è comunque viva e al 1426 aggancia il pari: assist di Tataranni per il treno Pranovi che a due metri da Cunegatti batte un liftato micidiale. Ma Bassano fa tuttaltro che dormire e al 1550 Cacau è lesto a riprendere una pallina vagante in area e a insaccare: 1-2. Ma i brividi continuano: al 1629 blu a Pallares, punizione di prima di Nicolia (parata); al 1643 blu a Tataranni, punizione di prima di Antezza (parata). Il Bassano non concede distrazioni, va a finalizzare anche con troppa facilità e al 1755 su grande girata da fuori area di Abalos colleziona la terza rete. Senza responsabilità per un Oviedo che continua a sfornare miracoli. Spiraglio di luce al 2237 quando Tataranni pesca Raed sul secondo palo, botta al volo e 2-3.
Ripresa. Si riparte con la Isello Valdagno impostata su Oviedo, Randon-Motaran, Nicolia-Tataranni. Il Bassano risponde con Cunegatti, Pallares-Abalos, Antezza-Cacau. E la Isello a prendere la iniziativa, ma dopo appena 231 un tap in dalla breve distanza di Antezza firma il 2-4. Al 545 su azione insistita Randon becca in pieno il montante. E una Isello sfortunata, ma anche estremamente confusionaria e sotto ritmo. Alla quale non suona bene nemmeno il decimo fallo del Bassano al 621: punizione di prima di Tataranni e Cunegatti fa due volte il mostro. Come non bastasse al 755 fallo inutile di Nicolia e blu, punizione di prima di Cacau e quinto ceffone. Mischia le carte il tecnico Valverde, ma le cose non mutano perché la Isello proprio non cè. La retroguardia biancoceleste è diventata terra di conquista così all856 una penetrazione di Abalos e al 959 Cacau (assist di Abalos) firmano il settebello. La Isello potrebbe lenire lo squarcio al 1024, ma il rigore di Tataranni becca in pieno lincrocio. Ci riesce invece Rigo su penalty al 1338 con tiro saetta allincrocio: 3-7. Al 1621 decimo fallo della Isello, batte la punizione di prima Antezza, ma Oviedo para. E serata nera che più non si può per la Isello: al 1804 un rigore di Tataranni viene bloccato da Cunegatti. Non che il peso sia determinante, ma anche la coppia arbitrale è un qualcosa di assolutamente scadente e non alla altezza di un confronto simile. Colmo della serataccia, a 439 dalla fine Motaran è costretto ad uscire a causa di una ferita allarcata sopracigliare procurata da una pallinata. Ma il derby era già finito da tempo immemore.