Quanto cuore questo Valdagno! Un gruppo che non finisce mai di stupire. La squadra di Franco Vanzo mette in pista un’altra, ennesima prova da incorniciare e fa suoi 3 punti davvero pesanti. Onore al Giovinazzo, che si è battuto come un leone fino all’ultimo secondo, fino all’ultimo sussulto di Cirilli che per fortuna dei veneti non ha trovato la buona sorte. Il tutto con la deliziosa e gustosa ciliegina finale che arriva da Forte dei Marmi dove i rossoblu si sono spartiti la posta nel derby con gli acerrimi nemici viareggini e questo permette a Valdagno di accomodarsi al secondo posto in classifica in coabitazione con i bianconeri e ad appena 2 punti dalla vetta dove stanno Gil e compagni.
Nella serata pugliese risplende poi la stella luminosa di bomber Massimo Tataranni che, in assenza di capitan Nicolia, si carica letteralmente la squadra sulle spalle in una partita dove i supporters bianco verdi lo hanno bersagliato di insulti e lui, ringraziando, cala il pokerissimo colpendo duro dove fa più male ovvero nel tabellone del punteggio; cinque gol d’autore che lo proiettano sempre più leader della classifica capocannonieri.
LA CRONACA
Come detto Valdagno arriva all’incontro con ancora l’handicap Nicolia da affrontare, così, coach Vanzo, manda in pista lo stesso eroico quintetto iniziale visto a Reus ossia Gnata in porta, poi Nicoletti, Rodriguez e Platero a supportare la punta d’oro Tataranni; mister Poli risponde con Maldonado tra i pali (ottima prova fornita dall’estremo bianco verde) nelle retrovie Bertran con De Palma e davanti il duo terribile Antezza- Fernandez.
La partita comincia con Valdagno che manovra e il Giovinazzo ad attendere chiuso dietro a zona per poi ripartire, così le prime sventagliate di Tataranni, Nicoletti e Rodriguez non trovano fortuna. I padroni di casa rispondono con un tiro accompagnato di Fernandez e con una girata in area del cileno che trovano però l’ottimo Gnata pronto a rispondere; lo imita Platero dall’altra parte ma la pallina esce. Ecco allora che esce fuori l’ex Antezza: il principe per 3 volte testa i riflessi di Gnata con un tiro al primo incrocio, una staffilata dalla distanza e una conclusione sul primo palo, ma il portiere della nazionale è un muro e non lascia passare niente. L’equilibrio si rompe sulla metà del tempo: Nicoletti tocca corto all’indietro per Tataranni che di giustezza spara il colpo sull’incrocio lontano, 1-0. Su erroraccio di Cirilli Valdagno potrebbe raddoppiare, ma il duo Nicoletti-Platero non trova il gol; e così a 9.52 dall’intervallo Rodriguez commette un’incredibile ingenuità sgambettando da terra Fernandez: blu e punizione di prima che Antezza alza e schiaccia in faccia a Gnata per l’1-1. Passa un minuto e il Giovinazzo raddoppia: stavolta Antezza veste i panni dell’uomo assist per servire l’indisturbato Fernandez che tutto solo sul secondo palo accompagna in porta il 2-1. Valdagno ha un sussulto e Tataranni pesca Platero ad un passo dalla linea di porta, ma Matias manca l’appuntamento con il gol. A 5.50 dalla sirena dell’intervallo i bianco verdi calano il tris: viene decretato un rigore per pattino di Nicoletti e ancora il cileno Fernandez scaglia in rete il 3-1. Valdagno non sbanda, e si riorganizza: Festa conclude 2 volte da lontano, ma Maldonado risponde presente. Tocca allora a Tataranni togliere le castagne dal fuoco: a 3.23 dal riposo i campioni d’Italia vanno sul dischetto del rigore col bomber materano che si fa parare il tiro; sulla ribattuta l'attaccante lucano inventa l’alza-schiaccia mortale che accorcia le distanze e manda le squadre negli spogliatoi sul 3-2.
Ripresa. Valdagno comincia a ruggire: Nicoletti timbra la traversa con una sassata mentre Antezza si fa parare la punizione di prima da un Gnata mostruoso per il decimo fallo dei lanieri. Antezza però si fa perdonare l’errore con un gol d’autore: in caduta, il numero 5 biancoverde manda la pallina all’angolino lì dove Gnata non può arrivare, 4-2. Ed è qui che Valdagno cuor di leone fa la sua apparizione: dopo pochi secondi Cocco serve Tataranni appostato sulla linea di porta, 4-3. Colpo di reni dei padroni di casa: Fernandez fa una cosa meravigliosa palleggiando pallina fino a presentarsi a tu per tu con Gnata che fa una magia andando a sbarrare la strada col guantone sull’angolino basso alla sua sinistra. Poi Nicoletti prende pallina, scende lungo balaustra e giustizia di potenza, 4-4. E’ ancora la volta di Tataranni che pallina sulla stecca non trova ostacoli lungo il tragitto e trafigge Maldonado, 5-4. Il Giovinazzo sbanda, rischia di capitolare, Tataranni indisturbato a tu per tu con Maldonado stampa il montante, e ancora prende pallina, si decentra sulla sinistra scagliando all’incrocio l’allungo del 6-4. Giovinazzo comunque non molla e fa gran pressing, in successione Cirilli e Fernandez non trovano la via del gol; quella via che potrebbe trovare Platero a tu per tu con l’estremo giovinazzese che lo neutralizza e che, in fotocopia, fa anche con Festa. A 59” dalla fine sono ancora brividi: per il Giovinazzo viene decretato un rigore che Fernandez non si fa certo pregare per realizzare, 6-5. Lo stesso cileno, a una trentina di secondi dalla sirena finale, si incunea in area da sinistra verso destra, ma da pochi passi alza troppo la pallina e poi, come detto, è un sussulto all’ultimo secondo di Cirilli a non trovare il pertugio giusto per il pareggio. Suona la sirena.
Valdagno sbanca la difficile pista di Giovinazzo e fa suoi i 3 punti tanto agognati. I biancoazzurri hanno buttato ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo, e non importa che sia in Italia o in Europa, al completo oppure no, a questo gruppo basta il vecchio muscolo cardiaco che pompa sangue biancoazzurro e che, forse, il resto d’Italia un po’ invidia. I tifosi valdagnesi hanno di che essere fieri.