Da sud a nord, risalendo il fiume per 15km, per arrivare in alta valle. Valdagno aspetta il Trissino, che seguendo questo tragitto questa sera arriverà diretto al Palalido. Valdagno ritrova il suo capitano Carlos Nicolia, rientrato dall’Argentina, e che sarà regolarmente in pista a guidare la squadra con la sua fascia ben salda intorno al braccio. Ma soprattutto Valdagno vuole questi 3 punti, per dimenticare la battuta d’arresto di Sarzana e perché, si sa, un derby è sempre qualcosa di più.
Nella serata degli ex, da Randon a Rigo, passando per i vari Tataranni, Nicoletti e De Gerone, i campioni d’Italia sono chiamati al pronto riscatto per riprendere in mano quel discorso che solo la trasferta in terra ligure ha interrotto. “Ma la sconfitta di Sarzana non pesa” afferma Nicoletti “lì diverse big si sono fermate, e poi dalle sconfitte c’è sempre qualcosa da imparare. C’è poi da dire che in una pista così giocare a hockey è molto difficile, quindi può capitare di perdere”.
In un campionato che non si ferma mai, gli scudettati hanno dovuto fare i conti anche con le assenze. “Personalmente parlando” continua Nicoletti “la stanchezza a questo punto è più mentale che fisica. Per chi come me ha partecipato al mondiale e non si ferma da settembre, una pausa avrebbe permesso alla testa di staccare un po’. Ma niente paura; nei momenti topici della stagione non ci saranno di queste scuse e saremo pronti”.
E se il roccioso difensore è uno dei grandi ex della partita, con la mente lucida e fredda lui risponde così: “Trissino mi ha dato tanto nella mia vita da giocatore, ma quando scendo in pista una partita vale l’altra, che sia Trissino o anche Breganze, io non guardo queste cose perché gioco col Valdagno e devo vincere con la mia squadra!”.
Fuoco alle polveri, dunque, per decretare la regina della valle: Valdagno negli ultimi anni ha lo scettro ben stretto nelle sue mani.