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Il Valdagno espugna la pista di Breganze


Derby elettrizzante tra le due squadre venete, entrambe capaci di giocare un ottimo hockey. Il Valdagno ha il merito di non essere crollato al doppio vantaggio dei padroni di casa e di essere riuscito a recuperare grazie ai numeri dei suoi fuoriclasse argentini.

Scritto da Hockey Valdagno - Pubblicato il 11/12/2006
Fino all’undicesima giornata del girone di andata il match fra rossoneri, complici le condizioni climatiche nelle edizioni precedenti, poteva benissimo essere battezzato come “Derby delle Nevi”, ma quello visto nell’ultimo turno, stavolta complice la qualità del gioco espresso, ha meritato tutti i crismi di “Derby da Titani”.
Alla vigilia sulla sponda valdagnese si temeva in particolare non solo la qualità del quintetto avversario, ma anche la maggiore esperienza di alcuni suoi elementi. Il bilancio finale della pista del PalaFerrarin ha invece dato ragione ad una Eco.El. che, tranne in qualche frangente come nelle occasioni del doppio vantaggio iniziale rossonero, ha gestito in modo perfetto la partita.
Il tecnico Alberto Lodi ha indovinato in pratica tutte le mosse e la squadra, anche in occasione delle rotazioni, ha risposto ad hoc. La condizione mentale, al momento del primo colpo di pattini e fino alla fine, è stata quella giusta. Come pure la determinazione, la grinta e la cattiveria.
Il tecnico Lodi aveva proposto uno starting five su Ventra, Hernandez e Pranovi nel reparto arretrato con il supporto di un Zarantonello tornante e davanti Gomez. Nella prima decina di minuti Breganze ha tentato la manovra avvolgente e in almeno quattro occasioni Ventra è stato superlativo. La Eco. El. aveva tentato soprattutto i tiri dalla media distanza, ma senza fortuna.
Il derby s’è sbloccato all’11’46” quando Lopez ha approfittato di una marcatura discutibile a centrocampo e, dopo alcuni metri, ha scagliato un bolide a mezz’altezza che si è infilato sul primo palo. Un’altra piccola smagliatura in difesa al 17’24” ha permesso a ‘Corvo’ Crovadore di insaccare un tap in a stretto contatto con il montante.
Qualsiasi altra squadra probabilmente a quel punto sarebbe stata defunta, ma la Eco.El. ha avuto il grosso merito di restare sempre unita. I primi cambi sono stati operati con l’ingresso di Nicolia per Zarantonello e di Cocco per Gomez. Il “Cabezon” c’ha messo davvero poco a far valere i diritti della sua classe: magia da retro porta (18’23”) e, in uscita, pallina alzata e subito schiacciata alle spalle di un esterrefatto Mabilia. Scocca il 21’11” e arriva il pari, su rigore, con Nicolia che beffa l’estremo rossonero con un tiro rasopista centrale. Il Breganze ha avuto dopo appena 35” l’opportunità di tornare in vantaggio, ma Ventra-super ha esorcizzato il rigore scoccato da ‘Corvo’ Crovadore. Tensione sempre altissima e squadre al riposo sul 2-2.
La ripresa si prospettava al calore bianco e così è stato a tutti gli effetti. Al 7’06” l’ottimo Zarantonello è stato incredibilmente spedito fuori con il rosso dall’arbitro Parolin. Al 17’03” una punizione di prima per il Breganze che super Ventra ha ‘stagnato’ su Marimont. La risposta della Eco.El. Nicolia-Gomez coppia devastante. E così al 18’36” arriva il gol più bello della serata: Nicolia finta di allargare dietro alla porta, tocca la pallina indietro fino al vertice dell’area, piomba a treno Gomez che di prima mette nel sette: favoloso! Al 21’55” il derby virtualmente si chiude: Gomez va in percussione in area, spara una fucilata, Mabilia respinge come può ma Gomez è un falco e ribatte in rete: 2-4. A quel punto Eco.El. fa cerniera a tutto campo e Breganze non trova più uno straccio di passepartout.
Positive alla fine anche le prove di Pranovi, Cocco ed Hernandez. Il PalaFerrarin, zeppo in ogni ordine di posti con grande rappresentanza di tifosi valdagnesi, si è sciolto in un tripudio biancoceleste.
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