Fino allundicesima giornata del girone di andata il match fra rossoneri, complici le condizioni climatiche nelle edizioni precedenti, poteva benissimo essere battezzato come Derby delle Nevi, ma quello visto nellultimo turno, stavolta complice la qualità del gioco espresso, ha meritato tutti i crismi di Derby da Titani.
Alla vigilia sulla sponda valdagnese si temeva in particolare non solo la qualità del quintetto avversario, ma anche la maggiore esperienza di alcuni suoi elementi. Il bilancio finale della pista del PalaFerrarin ha invece dato ragione ad una Eco.El. che, tranne in qualche frangente come nelle occasioni del doppio vantaggio iniziale rossonero, ha gestito in modo perfetto la partita.
Il tecnico Alberto Lodi ha indovinato in pratica tutte le mosse e la squadra, anche in occasione delle rotazioni, ha risposto ad hoc. La condizione mentale, al momento del primo colpo di pattini e fino alla fine, è stata quella giusta. Come pure la determinazione, la grinta e la cattiveria.
Il tecnico Lodi aveva proposto uno starting five su Ventra, Hernandez e Pranovi nel reparto arretrato con il supporto di un Zarantonello tornante e davanti Gomez. Nella prima decina di minuti Breganze ha tentato la manovra avvolgente e in almeno quattro occasioni Ventra è stato superlativo. La Eco. El. aveva tentato soprattutto i tiri dalla media distanza, ma senza fortuna.
Il derby sè sbloccato all1146 quando Lopez ha approfittato di una marcatura discutibile a centrocampo e, dopo alcuni metri, ha scagliato un bolide a mezzaltezza che si è infilato sul primo palo. Unaltra piccola smagliatura in difesa al 1724 ha permesso a Corvo Crovadore di insaccare un tap in a stretto contatto con il montante.
Qualsiasi altra squadra probabilmente a quel punto sarebbe stata defunta, ma la Eco.El. ha avuto il grosso merito di restare sempre unita. I primi cambi sono stati operati con lingresso di Nicolia per Zarantonello e di Cocco per Gomez. Il Cabezon cha messo davvero poco a far valere i diritti della sua classe: magia da retro porta (1823) e, in uscita, pallina alzata e subito schiacciata alle spalle di un esterrefatto Mabilia. Scocca il 2111 e arriva il pari, su rigore, con Nicolia che beffa lestremo rossonero con un tiro rasopista centrale. Il Breganze ha avuto dopo appena 35 lopportunità di tornare in vantaggio, ma Ventra-super ha esorcizzato il rigore scoccato da Corvo Crovadore. Tensione sempre altissima e squadre al riposo sul 2-2.
La ripresa si prospettava al calore bianco e così è stato a tutti gli effetti. Al 706 lottimo Zarantonello è stato incredibilmente spedito fuori con il rosso dallarbitro Parolin. Al 1703 una punizione di prima per il Breganze che super Ventra ha stagnato su Marimont. La risposta della Eco.El. Nicolia-Gomez coppia devastante. E così al 1836 arriva il gol più bello della serata: Nicolia finta di allargare dietro alla porta, tocca la pallina indietro fino al vertice dellarea, piomba a treno Gomez che di prima mette nel sette: favoloso! Al 2155 il derby virtualmente si chiude: Gomez va in percussione in area, spara una fucilata, Mabilia respinge come può ma Gomez è un falco e ribatte in rete: 2-4. A quel punto Eco.El. fa cerniera a tutto campo e Breganze non trova più uno straccio di passepartout.
Positive alla fine anche le prove di Pranovi, Cocco ed Hernandez. Il PalaFerrarin, zeppo in ogni ordine di posti con grande rappresentanza di tifosi valdagnesi, si è sciolto in un tripudio biancoceleste.
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