Giro di boa nella fase a gironi del percorso europeo del Valdagno. E che boa. La trasferta che attende i campioni d’Italia è di quelle toste, al cospetto del Reus dove i lanieri saranno privi del loro capitano Carlos Nicolia.
“Carlos è sicuramente un giocatore importantissimo, e lo sarebbe per qualsiasi squadra” esordisce Franco Vanzo “ma questi ragazzi nei momenti di difficoltà sanno tirar fuori il carattere e questo mi piace molto. La squadra poi sta prendendo corpo, e più passa il tempo più l’intesa e il gioco che vorrei vedere aumenta. Chiaro che abbiamo ancora da lavorare, specie per sistemare qualcosina nel pacchetto arretrato, ma ci arriveremo”.
A chi pensa a un Reus che non è più quello dei Tràbal, dei Marin, dei Gil poi magari va a guardarsi la classifica in Spagna e scopre che i rossoneri sono belli comodi al secondo posto tra due colossi come Barcellona e Liceo.
“E infatti è un bel Reus” ammette Vanzo “un Reus che certo non sarà più imbottito di nomi altisonanti ma che è carico di nazionali. Bisogna tener conto anche che alle spalle c’è una società solida e blasonata e questi sono fattori che contano specie in competizioni come queste”.
Una bella fetta di qualificazione passa per questo match e Franco Vanzo ha le idee chiare: “in un girone come il nostro dove forse solo i tedeschi partono un gradino sotto, è chiaro che ogni scontro diretto rischia di diventar decisivo; ora come ora chi è messo peggio è l’Oliveirense visto i risultati, per noi vincere a Reus significherebbe fare un bel passo avanti…”.
Servirà dunque un Valdagno gagliardo in terra spagnola per fare bottino pieno ma, come detto, quando la posta in gioco è alta e si alza anche l’asticella questo gruppo ha abituato i tifosi a notti magiche. Forte dei Marmi docet.