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Il Valdagno a Follonica per fare un passo verso lo scudetto


Scritto da Hockey Valdagno - Pubblicato il 21/05/2010
Fresca di impresa e subito chiamata a provare il bis. Dopo la sofferta vittoria in gara tre di semifinale con il Breganze, neanche il tempo di respirare che la Isello Vernici si trova subito impegnata al via della finale per lo scudetto, al meglio delle cinque partite, partendo proprio dal “Capannino” di Follonica, vero regno del quintetto toscano arrivato a pari punti dei biancocelesti alla fine della regular season, ma a tutti gli effetti secondo in quanto il team del tecnico Valverde si era imposto sia all’andata che al ritorno. Stasera, sabato 22 (via alle 18.30) il delicato confronto sarà diretto da Carmazzi e Rotelli.
-Come giudica questo percorso che porta al Tricolore? Qual è l’ostacolo più difficile?
“E’ un tragitto molto duro, anzi durissimo –argomenta Valverde-. Intanto per la qualità di questi avversari. Ma c’è dell’altro. Dopo questa gara uno dovremo iniziare subito la Final Six di Eurolega e per questo siamo svantaggiati. Il Follonica invece ha tempo per farsi una crociera e per pensare solo in seguito a gara due. Spero che questa Final Six non ci costi caro. Ce la giocheremo però davanti al nostro pubblico e questo ci obbligherà a dare il massimo in ogni partita. Gestire finale per lo scudetto e finale di Eurolega, avvenimenti così vicini nel tempo, è davvero difficile”.
-C’è qualche motivo di rammarico dietro a questo doppio prestigioso impegno?
“Siamo l’unica squadre italiana partecipante alla finale europea. Contavo per questo che ci fosse data la possibilità di riposare un po’ di più. Almeno un paio di giorni sarebbero stati sufficienti”.
-Torniamo al braccio di ferro con il Follonica…
“Non anticipo però nessun pronostico. Dico solo che affronteremo partita per partita come se fosse la ultima e decisiva”.
-Nella regular season era arrivato un doppio clamoroso successo contro il quintetto toscano…
“Nella regular season il fattore importante era la regolarità in ventisei partite. Ogni partita dei play off e tanto più queste per la conquista dello scudetto sono delle autentiche finali. Tanto per restare al passato più recente ricordiamo quanto è successo contro il Breganze…”.
-Già, tutto è stato deciso in gara tre.
“Lì, comunque, non abbiamo avuto tanta fortuna. Avevamo avuto la possibilità di ampliare il risultato e in questo caso non c’è andata bene ed è stato davvero duro passare. Ecco, s’è vista una squadra di carattere, magari non al cento per cento, che però ha saputo far emergere il cuore. E’ stata una vittoria sofferta, che ha dato un’utile spinta al morale e alla convinzione dei propri mezzi”.
-Due traguardi in ballo. Dovesse scegliere?
“Per quanto mi riguarda è meglio puntare sullo scudetto. E’ la prima volta in settantadue anni di vita che la società biancoceleste arriva ad una finale per il titolo. Vincere lo scudetto significa dare una gratificazione enorme alle sofferenze di un anno intero. Il discorso è ben diverso per quanto riguarda l’Eurolega. Arrivare a questa Final Six è già stato importante, mai era successo in precedenza e quindi il solo partecipare, ovviamente dando il massimo, è assai gratificante. Essere fra le sei migliori squadre d’Europa è già cosa di rilievo”.
-C’è una città in attesa di traguardi concreti…
“A Valdagno, però, anche se si dovesse vincere lo scudetto, ci sarebbe una gran parte di scontenti”.

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