GEMATA TRISSINO - SPORTING LODI 3-4
GEMATA TRISSINO: Oviedo, Nicoletti, Randon, Bertinato, Pallares, Conte, Barberi, Ceretta, Mastropierro, Ramina. All. Marozin.
SPORTING LODI: Passolunghi, Achilli,
Medina, Brescia, Severgnini, Motaran, Ciavattini, Losi, Giuditta. All. Perin.
Arbitro: Rotelli di Viareggio.
Marcatori: primo tempo: 1534 Brescia (L); secondo tempo: 317 Pallares (G), 1825 Mottaran (L), 1927 Brescia (L), 2129 Mastropierro (G), 22 Brescia (L), 2437 Randon (G).
Anche nella penultima gara casalinga il risultato non ha soddisfatto, anzi si è dovuto assistere ad una prestazione confusa e scoordinata.
Lo Sporting, sconfitto allandata sulla propria pista, aveva un debito con il Gemata e lo ha saldato con gli interessi, vincendo sulle piastrelle di Trissino con la più semplice delle tecniche. La formazione di casa lo ha anche favorito, offrendo in più di unoccasione larghi spazi e disorganizzazione difensiva, nei quali si è infilato una prima volta al 15 del primo tempo Brescia portando in vantaggio il Lodi che ha saputo mantenere fino al riposo.
Il Gemata è riuscito solo a cogliere unasta con Randon.
Nella ripresa arriva al 3 il sospirato pareggio di Pallares che si fa dapprima parare il rigore dal bravo Passolunghi ma sulla sua respinta insacca la pallina. Da qui in avanti il Gemata ha più di unopportunità per passare in vantaggio ma sia Mastropierro che Randon non riescono a finalizzare gli attacchi. Ci riesce invece Motaran che al 18 scappa libero e bello e supera Oviedo. Un minuto dopo Brescia, la bestia nera per il Trissino, realizza la punizione di prima per il Lodi. Mastropierro al 21 con un bellissimo rasoterra accorcia le distanze per il Gemata ma è solo un illusione. Conte sbaglia il pareggio subito dopo. Gol sbagliato, gol subito: è ancora Brescia a dare il colpo di grazia al Trissino. Il gol di Randon non serve a mitigare la delusione dei tifosi. Con la sconfitta in questo scontro diretto il Gemata ha delle buone probabilità di perdere il treno per i play off, complice una forma psicologica in costante calo.
Esemplare la conduzione di gara da parte dell'arbitro, il viareggino Rotelli, che è riuscito con sfoggio di grande esperienza a controllare un momento di deriva disciplinare.
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