E' andato tutto bene. Lo si può dire di quanto accaduto sugli spalti del PalaCastellotti in occasione di Lodi-Valdagno, ma anche dell'esito della riunione di mercoledì a Roma tra i funzionari dell'osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale e i dirigenti della Lega Nazionale Hockey.
E' andato tutto bene perchè il modello Lodi diventerà la procedura di riferimento per poter consentire alle tifoserie di seguire le proprie squadre anche nelle partite finora considerate a rischio: a Lodi, a Valdagno, a Viareggio.
Per la diplomazia dell'hockey italiano è un bel successo. Il lavoro fatto dai presidenti di Lodi e Valdagno per convincere il prefetto di Lodi a dare fiducia ai tifosi dell'hockey è stato portato come esempio dalla Lega Hockey che già aveva preso contatti con l'Osservatorio. Ora quella procedura diventerà uno standard, almeno per questa stagione. In previsione delle partite a rischio, i dirigenti delle società interessate prenderanno contatto con le prefetture e stabiliranno le modalità di accoglimento dei tifosi ospiti. L'acquisto dei biglietti sarà possibile soltanto previa identificazione e i tagliandi saranno incedibili.
Si andrà avanti così per tutta la stagione. Per il futuro, la Lega Hockey studierà un sistema di fidelizzazione del pubblico viaggiante attraverso un sistema simile alla tessera del tifoso già in uso nel mondo del calcio.
Ovviamente sarà necessaria tutta la collaborazione e tutto il buon senso da parte dei tifosi: se si dovessero verificare incidenti, infatti, tutto il lavoro diplomatico fatto fin qui sarebbe immediatamente vanificato.